Fincantieri affonda: pesa il debito superiore alle previsioni

La società italiana operante nel settore della cantieristica navale e il più importante gruppo navale d'Europa ha visto un aumento dei ricavi pari al 16% nel semestre ma la posizione finanziaria netta ha segnato un debito superiore alle attese.
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Fincantieri in difficoltà
Prosegue il calo di Fincantieri dopo i dati della semestrale diffusi oggi caratterizzati da un risultato netto negativo impattato da una review del portafoglio del business e da partite non ricorrenti del periodo.
Dopo quasi due ore di contrattazioni, le azioni della società cedono oltre il 7%, ma sono arrivate e perdere anche il 13% con un minimo di 0,49 euro.
Alti i volumi, con oltre 4,2 milioni di pezzi scambiati, rispetto ad una media a 30 giorni di 1,85 milioni di titoli.
I numeri della semestrale
Il primo semestre di Fincantieri si è chiuso con una crescita dei ricavi pari al 16%, arrivando così a 3,5 miliardi di euro, in linea con le previsioni di sviluppo dell’attuale portafoglio ordini, a cui si contrappone, però, un risultato netto negativo di 234 milioni.
La posizione finanziaria netta risulta a debito per 3.296 milioni (2.238 milioni di euro al 31 dicembre 2021), coerente con i volumi di produzione sviluppati dal Gruppo nel corso del semestre e il piano di consegne con 5 unità cruise nella seconda metà dell'anno.
L’Ebitda è pari a 90 milioni di euro (219 milioni nello stesso periodo del 2021), con un Ebitda margin del 2,6% escluse le attività passanti (7,2% nel 2021).
Il risultato di periodo è stato di -234 milioni di euro, andato in rosso dopo i 7 milioni positivi nello stesso semestre 2021, mentre quello adjusted è stato negativo per 94 milioni, quando nel 2021 era positivo per 49 milioni di euro.
A pesare sui numeri sono stati gli esiti di una review strategica delle commesse nel settore delle Infrastrutture, la valutazione degli effetti dei maggiori prezzi delle materie prime sui costi a vita intera delle commesse nel settore Shipbuilding, la svalutazione di alcuni attivi finanziari, oltre alla svalutazione dell’avviamento della controllata norvegese Vard e della controllata USA Fincantieri Marine
Rischio aumento di capitale
“Al mercato non è piaciuto il dato sul debito netto molto superiore alle attese”, e “a questo punto, non è da escludere che ci sia il rischio di un aumento di capitale”, dichiarano due trader alla Reuters.
Stesse preoccupazioni per gli analisti di WebSim: “l'indebitamento e la leva finanziaria rimangono elevati; prevediamo una revisione significativa al ribasso delle stime e non escludiamo a questo punto il rischio di un aumento di capitale, anche se la generazione di cassa dovrebbe migliorare nel 2H 2022 con la consegna di 5 navi da crociera (solo 2 consegnate nel 1H 2022)”.
La sim, pertanto, conferma la raccomandazione ‘poco interessante’ su Fincantieri, con target price di 0,55 euro.
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