Fincantieri, boom di ordini e ricavi in crescita
L'azienda italiana rafforza la sua posizione nel mercato globale della difesa e delle crociere, migliorando le previsioni per il 2024.
I conti di Fincantieri
Performance eccezionale per Fincantieri nei primi nove mesi del 2024, segnando un significativo aumento dei ricavi e un'impennata degli ordini. L'azienda ha riportato ricavi per 5,58 miliardi di euro al 30 settembre 2024, con un incremento del 4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La redditività del gruppo ha mostrato un netto miglioramento, con l'Ebitda che ha raggiunto i 328 milioni di euro, segnando un aumento del 19% rispetto ai primi nove mesi del 2023, e quella margin attestata al 5,9%, in crescita rispetto al 5,1% registrato nello stesso periodo dell'anno precedente.
I risultati dei primi nove mesi dell’anno, “che confermano un forte aumento dell'Ebitda, testimoniano l’efficacia delle azioni intraprese per migliorare i margini in tutti i segmenti di business, con un approccio disciplinato che ci ha permesso di generare cassa e accelerare il percorso di deleveraging in netto anticipo rispetto al Piano” sottolinea nella nota Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri.
Raddoppiano gli ordini
Uno dei risultati più impressionanti è stato il più che raddoppio dei nuovi ordini acquisiti, che hanno raggiunto la cifra di 8,5 miliardi, rispetto ai 4 miliardi dello scorso anno. Questo incremento è principalmente attribuibile al settore delle navi da crociera, grazie a un importante accordo con Norwegian Cruise Line, e al comparto della difesa, con nuove commesse per la U.S. Navy e la Marina Militare italiana.
Il carico di lavoro complessivo di Fincantieri rimane stabile a livelli record, attestandosi a 40,1 miliardi di euro. Il backlog al 30 settembre comprende 95 navi con consegne previste fino al 2032, mentre il soft backlog ammonta a 13,7 miliardi di euro.
“Il livello del portafoglio ordini, raggiunto in tutti i segmenti, rappresenta il riconoscimento del nostro ruolo distintivo e della competitività della nostra offerta, in un mercato globale sempre più articolato”, commenta Folgiero.
Migliorate le previsioni
Alla luce di questi risultati positivi, Fincantieri ha migliorato le previsioni sui ricavi per il 2024, ora attesi a oltre 8 miliardi di euro. L'azienda conferma inoltre un forte aumento della redditività, con un Ebitda margin previsto intorno al 6% a fine anno, in crescita dell’1% rispetto al 2023, con un rapporto di indebitamento (PFN/Ebitda) tra 4,5 e 5 volte, escluso l’effetto temporaneo dell’aumento di cap.
“I risultati dei primi nove mesi sono una prova tangibile della solidità e della pianificazione strategica, che non solo confermano la visione sottostante il nostro Piano Industriale ma permettono di migliorare ulteriormente le previsioni di crescita per fine anno”, secondo Folgiero.
“In questo scenario, la nostra espansione nella dimensione subacquea è un segnale del coraggio e della capacità di innovare che contraddistinguono Fincantieri, impegnata a coniugare l’eccellenza del “made in Italy” con una visione di crescita sostenibile e di lungo respiro, con il capitale umano al centro”, concludeva il manager.
Target price alzato
Dopo la trimestrale comunicata ieri a mercato chiuso le azioni Fincantieri aprono la seduta di Piazza Affari in crescita del 3%, con un massimo di 5,782 euro, per poi rallentare (FTSE MIB in parità).
Gli analisti di Equita Sim hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo del 6% a 5,6 euro, confermando la raccomandazione hold. "Risultati del terzo trimestre sostanzialmente allineati alle attese con una buona progressione di fatturato/marginalità. Guidance 2024 leggermente migliorata", sintetizzano dalla sim.
Di conseguenza, Equita ha aumentato le proprie stime 2024-2025 del 2% sul fatturato e del 2/1% sull'Ebitda. "Abbiamo anche migliorato le stime di debito netto a fine 2024 di circa 70 mln euro principalmente per un miglior andamento del capitale circolante netto", aggiungono gli esperti. "Apprezziamo il focus del management sulla struttura finanziaria, la buona traiettoria intrapresa a livello di deleverage e il momentum favorevole dell'order intake nelle diverse divisioni. Tuttavia, pensiamo che alle attuali valutazioni il titolo sia prezzato correttamente", conclude Equita.
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