Fisco USA bussa alla porta di Microsoft: 28,9 miliardi non pagati

Fisco USA bussa alla porta di Microsoft: 28,9 miliardi non pagati

L’IRS ha inviato una richiesta alla società di Bill Gates che già annuncia una difesa strenua e che potrebbe arrivare fino alle aule dei tribunali, mentre novità importanti arrivano dalla vicenda legata all’acquisizione di Activision Blizzard.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Microsoft nelle mire del fisco

Microsoft finisce nelle mire del fisco degli Stati Uniti con l’accusa di non aver versato tutte le tassa dovute. A lanciare l’offensiva verso la società di Bill Gates è l’Internal Revenue Service (IRS), l’Agenzia delle Entrate negli USA, la quale ha inviato una notifica alla big tech chiedendo un ulteriore pagamento da 28,9 miliardi di dollari, oltre a sanzioni e interessi relativi agli anni fiscali compresi tra il 2004 e il 2013.

Il titolo MSFT, intanto, inizia il pre-market USA in calo di mezzo punto percentuale, a 330 dollari per azione, proseguendo così il trend seguito nelle contrattazioni afterhours, chiuso in negativo (-0,43%).

La difesa

La notizia è stata diffusa dalla stessa Microsoft in una nota, nella quale annuncia la sua intenzione di contestare l’avviso ricevuto dall’IRS, fino ad intraprendere un’azione legale se necessaria.

“Microsoft non è d'accordo con queste rettifiche proposte e intende presentare un ricorso all'interno dell'IRS, un processo che si prevede durerà diversi anni”, scrivevano dalla società di Redmond, in quanto ritiene “di aver sempre seguito le regole dell'IRS e pagato le tasse che dobbiamo negli Stati Uniti e in tutto il mondo”.

Secondo la società, l’ente governativo non ha tenuto conto di 10 miliardi di dollari già versati in tasse e che, al 30 settembre 2023, i fondi stanziati per le imposte sul reddito siano “adeguati”.

Nessun commento dall’IRS, la quale ha spiegato all’agenzia Reuters che la legge statunitense gli impedisce di confermare o smentire se sta effettuando un audit su un contribuente.

Novità su Activision

Nel frattempo, un articolo di Bloomberg rivela che l’accordo per l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non dovrà ricevere l’approvazione da parte dell’Unione europea, pertanto basterà quella dell’autorità antitrust britannica, ormai imminente.

Secondo fonti del media americano, la Commissione europea avrebbe deciso di non avviare un secondo “processo di approvazione” dell’operazione, pertanto la precedente approvazione sarebbe definitivo o, quantomeno, destinato a non essere modificato dai “rimedi strutturali” proposti dal colosso tecnologico USA per rispondere alle criticità ravvisate dalla CMA britannica in ambiti come il cloud gaming.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Aziende citate nell'Articolo

Codice: MSFT.US
Isin: US5949181045
Rimani aggiornato su: Microsoft

Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it