Fitch declassa il debito italiano a un passo dal livello 'spazzatura'

L'agenzia ha declassato a BBB- il debito italiano e lasciato l'outlook a 'stabile' mentre si attendono i giudizi di Moody's e Dbrs previsi per il prossimo 8 maggio
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Fitch declassa il debito italiano
Mossa a sorpresa per l'agenzia Fitch che ieri ha declassato di un livello il rating del debito italiano a BBB-, appena un gradino sopra lo Speculative Grade, altrimenti detto 'junk bond', ovvero 'spazzatura', mentre ha lasciato a 'stabile' l'outlook.
La decisione non ha avuto particolari conseguenze a Piazza Affari nella seduta di oggi, ma ha messo pressione sullo spread con i bund tedeschi, salito sopra i 220 punti.
Secondo quanto spiegato da Fitch, il downgrade è stato deciso a causa dell'impatto del coronavirus sull'economia italiana, definito “significativo”, e sulla posizione di bilancio. Gli esperti dell'istituto si attendono una contrazione del Pil pari all'8% nel corso di quest'anno, con un aumento del debito al 156%, ma la situazione potrebbe migliorare nel 2021 fino ad arrivare ad una crescita stimata al 3,7%.
Dal Ministero dell'Economia, però, hanno assicurato che i fondamentali dell'economia italiana sono “solidi”, e hanno spiegato che la valutazione di Fitch “"non tiene conto delle rilevanti decisioni assunte nell'Unione europea, dagli Stati che la compongono e dalle istituzioni che ne fanno parte”.
“In particolare”, ha aggiunto il Ministro Roberto Gualtieri, “non sembrano adeguatamente valorizzati l'orientamento strategico della Bce e gli interventi che si stanno per realizzare con la condivisione delle responsabilità della gestione della reazione alla crisi e dei relativi oneri di finanziamento".
Il giudizio degli esperti
La scelta di Fitch non rappresenta una “particolare novità e le considerazioni sono abbastanza simili a quelle di Standard&Poor”, spiegano gli esperti di Mazziero Research.
“Apparentemente Fitch sembra aver considerato la prossima data di valutazione programmata (10 luglio 2020) troppo avanti nel tempo e la decisione a sorpresa sembra dettata dalla volontà di anticipare decisioni analoghe di altre agenzie, anche nei confronti di Moody’s che già valuta il debito italiano a BBB- con outlook stabile”, aggiungono dall'istituto. Le prossime agenzie che si esprimeranno sul debito italiano, infatti, saranno Moody’s e Dbrs, entrambe in calendario per l’8 maggio prossimo.
“Al tempo stesso”, proseguono da Mazziero Research, “questa decisione sembra essere funzionale a smorzare l’ondata di ottimismo che era seguita alla conferma del rating BBB da parte di Standard&Poor’s e non c’è dubbio che possa implicitamente essere utilizzata come strumento di pressione nei confronti dell’Italia nelle negoziazioni internazionali”.
L'agenzia, inoltre, ha lasciato l’outlook 'stabile', decisione che riflette l'opinione “che gli acquisti netti di attività della BCE faciliteranno la sostanziale risposta fiscale dell’Italia alla pandemia di COVID-19 e faciliteranno i rischi di rifinanziamento mantenendo i costi di prestito a livelli molto bassi almeno nel breve termine”, concludono da Mazziero.
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