Fitch modifica i suoi rating sulle principali banche italiane

L'agenzia Fitch ha modificato i suoi giudizi su diverse società italiane a causa delle conseguenze che la pandemia da coronavirus sta avendo sull'economia.

Proprio a causa dell'emergenza sanitaria Fitch aveva ridotto le sue stime sul Pil Italiano, indicando un calo del 2% rispetto alle precedenti previsioni di +0,2%, arrivate a febbraio. Secondo l'istituto, l'economia italiana dovrebbe poi recuperare nel 2021.

L'impatto da coronavirus dovrebbe peggiorare la qualità degli attivi delle società finanziarie, intensificando le sfide sui ricavi a causa di volumi di business più deboli e a cui si aggiungono un crescente costo del credito e della raccolta istituzionale, provocando un aumento dello spread tra Bpt e Bund, con conseguente effetto repricing del debito bancario.

"Maggiori costi della raccolta sul mercato istituzionale rappresentano un rischio nel caso in cui i piani di sostegno monetari, compreso il pacchetto da 750 miliardi di euro della Bce, non riescano ad abbassarli", spiegano gli esperti di Fitch.

Gli esperti di Fitch confermano il long term issuer debit rating a livello BBB con prospettiva negativa, a causa dei rischi a medio termine per Intesa Sanpaolo.

"La banca entra nella recessione economica da una relativa posizione di forza data la sua rete leader in Italia, un modello di business diversificato e stabile, una generazione di utili meno ciclica rispetto ai concorrenti domestici, una solida capitalizzazione, forti finanziamenti e liquidità", spiegano questi esperti.

"Le ricadute sul mercato economico e finanziario derivanti dall'epidemia di coronavirus creano ulteriori rischi al ribasso per la nostra valutazione degli utili e della capacità di raccolta rispetto all'ultima revisione dei rating della banca", concludono da Fitch, aggiungendo che la banca opera con un Cet 1 al di sopra delle soglie di importo massimo distribuibile e per Fitch non cambierà.

Per la banca milanese vengono confermati i giudizi BBB a lungo termine,F2 a breve termine e il rating individuale a BBB con outlook negativo.

Per Unicredit si avvicinano rischi di medio termine, ma il gruppo parte da un posizione di forza grazie alle azioni intraprese negli ultimi tre anni sui crediti in sofferenza e a una ripresa nella redditività.

"La banca entra nel ciclo negativo da una posizione di debolezza relativa data la sua qualità degli asset più bassa della media, nonostante i recenti progressi nella riduzione degli npl", aggiungono gli analisti di Fitch.

Conferma di tutti i rating risalenti al 24 febbario per Ubi Banca, con gli esperti di Fitch che hanno un giudizio long-term issuer default rating a BBB, con rating watch positivo, viability rating, rating sui depositi e sul debito).

Per la banca, inoltre, è stato mantenuto il rating watch positivo, mentre i nuovi rating attribuiti agli strumenti passano a senior non-preferred debt (BB+), subordinated tier 2 debt (BB).

Per la banca toscana Fitch porta il rating watch a negativo sul lungo termine, mentre restano il long-term issuer default rating (B), il viability rating (b), i rating sui depositi e sul senior preferred (entrambi pari a “B”) e il rating sul debito subordinato (CCC+).

Secondo questi esperti, Mps è a rischio nel breve termine in quanto “lo affronta da una posizione di debolezza dal momento che non ha completato il suo piano di ristrutturazione dopo anni di difficoltà finanziarie"