Ford-Renault, alleanza anti-Cina per le piccole auto elettriche

Ford-Renault, alleanza anti-Cina per le piccole auto elettriche

La Casa americana userà la tecnologia Ampere per sviluppare piccoli modelli elettrici e furgoni per il mercato europeo. A Douai (nord della Francia) nascerà la “base produttiva condivisa”. Renault beneficia di scala industriale. Dopo un calo del 22% da inizio anno, gli analisti vedono per il titolo francese un potenziale rialzo del +24%

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L’obiettivo strategico è abbattere i costi degli EV

Il mercato europeo dell’auto elettrica entra in una fase di difesa strategica. La concorrenza dei marchi cinesi sta mettendo sotto pressione i costruttori tradizionali, costringendo anche i grandi gruppi a collaborare. È in questo contesto che nasce l’accordo tra Ford e Renault, una partnership industriale destinata a produrre piccoli veicoli elettrici e furgoni commerciali sviluppati congiuntamente per il mercato europeo. L’intesa è stata annunciata lunedì 8 dicembre a Parigi dai Ceo delle due aziende, Jim Farley e Antoine Provost.

L’obiettivo è abbattere i costi e accelerare i tempi di sviluppo, rafforzando la presenza dei due marchi nei segmenti dove l’Europa è più vulnerabile: le piccole EV a basso costo e i veicoli commerciali leggeri, mercati destinati a diventare terreno di scontro con i costruttori cinesi.

La strategia: EV compatte e furgoni per difendere l’Europa

Il primo modello frutto della collaborazione arriverà nel 2028 e sarà prodotto nello stabilimento Renault di Douai, nel nord della Francia. A guidare lo sviluppo sarà Ford, che utilizzerà la piattaforma elettrica Ampere, il marchio in cui da anni Renault ha riunito tutte le sue attività nella mobilità elettrica. E’ sulla piattaforma Ampere che Renault sta costruendo le sue nuove generazioni di piccole EV (tra cui Twingo e Dacia elettrica).

L’accordo non si limita alle auto: i due gruppi svilupperanno insieme furgoni a marchio Renault e Ford. Un segmento cruciale per l’ovale blu, che in Europa mantiene una quota importante grazie alla gamma Transit. L’alleanza permette a Ford di colmare un vuoto nella sua linea elettrica e a Renault di aumentare la capacità produttiva, riducendo i costi fissi.

“Siamo in una lotta per la sopravvivenza», ha dichiarato il CEO di Ford, Jim Farley, confermando che la collaborazione non riguarda quote azionarie né una possibile fusione. Il manager ha sottolineato che il mercato europeo delle piccole EV rischia di essere travolto dai cinesi e che “attendere non è un’opzione”.

Perché Ford ha bisogno di Renault

Negli ultimi anni Ford ha faticato in Europa: nel 2019 la quota di mercato era del 6,2%, oggi è scesa al 3%. Il gruppo ha ridotto drasticamente la gamma di vetture passeggeri, chiudendo gli stabilimenti di Saarlouis in Germania e interrompendo la produzione di modelli storici come Fiesta e Focus. La transizione all’elettrico si è rivelata costosa e poco redditizia, spingendo l’azienda a rivedere le sue strategie.

Renault è stata scelta come partner perché dispone di una capacità di sviluppo di nuove EV “in tempi dimezzati”. La divisione Ampere ha dimostrato di poter progettare un modello elettrico in meno di due anni, un vantaggio decisivo per competere con i produttori asiatici.

Perché Renault ha bisogno di Ford

Renault, a sua volta, non vende in Cina e negli Stati Uniti, i due mercati più grandi del mondo. Per crescere ha bisogno di scala industriale e di alleanze. L’accordo con Ford riduce il rischio finanziario dello sviluppo di EV e le permette di sfruttare pienamente la propria capacità produttiva.

Uno scenario aperto anche alle ibride

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, l’accordo potrebbe estendersi in futuro anche alla produzione di modelli ibridi, grazie al know-how di Horse, la joint venture di Renault con la cinese Geely. Non è escluso, quindi, che il marchio Ford possa tornare ad avere modelli compatti in Europa sfruttando tecnologie Renault, come una possibile “Clio ibrida by Ford”.

L’annuncio non ha suscitato particolari reazioni ai titoli delle due società. Sul fronte azionario Renault attraversa una fase delicata: dall’inizio del 2025 il titolo perde il 22%, con una capitalizzazione pari a 10,8 miliardi di euro. Nonostante la debolezza in Borsa, 13 analisti su 19 raccomandano l’acquisto e il target price medio è 45,6 euro, pari a un potenziale rialzo del 24% rispetto ai prezzi attuali. La partnership con Ford, per gli analisti, migliora la visibilità sui ricavi e compensa i costi fissi del settore EV.

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