Frenata del PIL negli USA tra l’ottimismo di Wall Street

Frenata del PIL negli USA tra l’ottimismo di Wall Street

L’economia statunitense è cresciuta molto meno del previsto nei primi tre mesi del 2023 ma i numeri delle trimestrali delle società tecnologiche continuano a mantenere positivo il sentiment della borsa di New York.

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Cresce molto meno del previsto il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti nei primi tre mesi del 2023, lasciando così intravedere un possibile indebolimento dell’economia per il futuro.

Nel dettaglio, il PIL degli USA è cresciuto dell’1% nel primo trimestre del 2023 rispetto allo scorso anno, cifra nettamente inferiore alle attese (+2%) e al dato del quarto trimestre 2022 (+2,6%).

Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono state 230 mila, in calo rispetto sia alle previsioni (248 mila) che al dato precedente (246 mila).

La reazione del mercato

La mattinata aveva visto i future sui principali indici statunitensi in verde grazie alle indicazioni arrivate dalle trimestrali, in particolare quella di Meta.

I contratti sul Nasdaq crescevano oltre l’1% e dopo la diffusione sui dati macro subivano un leggero rallentamento, pur mantenendosi in positivo (+0,80%). Positivi anche i future sul Dow Jones e sullo S&P500 (+0,40%) quando mancava meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali.

In crescita i Treasury con i rendimenti dei titoli biennali e decennali in aumento di circa il 2% e dollaro poco mosso nei confronti dell’euro.

Verso la Fed

Domani sarà il turno dell’indice sui prezzi delle spese principali (PCE), il preferito dalla Federal Reserve nel valutare lo stato dell’inflazione negli Stati Uniti in vista della prossima riunione dell’istituto centrale prevista per mercoledì della prossima settimana (3 maggio), seguita poi dalla Banca centrale europea il giorno dopo.

Lo strumento CME FedWatch Tool indica una possibilità per la Fed di rialzo dei tassi da 25 punti base al 74,1%, in calo rispetto alle indicazioni precedenti.

“L’economia americana sta mostrando i primi cauti segnali di rallentamento”, evidenzia Illia Galka, junior portfolio manager di Ethenea Independent Investors, il quale prevede che il prossimo rialzo “potrebbe trattarsi dell’ultima stretta nell’attuale ciclo dei rialzi Fed”.

“Gli indicatori attuali suggeriscono che le banche statunitensi stanno diventando più restrittive nella concessione di prestiti, con il risultato di ridurre il numero di aziende che vuole espandersi, per la mancanza di fonti di finanziamento a basso costo. Il che a sua volta contribuisce ad allentare le pressioni inflazionistiche. Questo dovrebbe aver reso i membri della Fed più fiduciosi, così che non saranno necessari molti interventi sui tassi di interesse per combattere l’inflazione e forse ne basterà uno soltanto”, aggiunge Galka.

Meta e le trimestrali

Ieri sera i numeri di Meta Platforms battevano le stime degli analisti dando il via ad un rally a doppia cifra del titolo prima nell’after hours, poi nel pre-market, diffondendo ulteriore ottimismo a Wall Street.

Fino a questo momento, circa tre quarti degli utili societari statunitensi hanno finora superato le aspettative, mentre oggi a mercato chiuso arriveranno quelli Intel e di un altro gigante tech, Amazon di Jeff Bezos, con il consensus che si attende utili per azione (0,25 dollari) in crescita rispetto al dato precedente (0,21 dollari).

Per quanto riguarda i componenti del Nasdaq, il calo stimato degli utili del primo trimestre è inferiore a quello atteso dagli analisti a inizio mese, visto che questa settimana una serie di nomi del settore tecnologico come Microsoft e Alphabet hanno riportato risultati positivi.

Per lo S&P500, invece, gli esperti si aspettano un calo del 3,2% per gli utili del primo trimestre su base annua.

“Il settore tecnologico è più forte di quanto la maggior parte delle persone pensi e gli orsi stanno perdendo terreno”, sottolinea Brent Thill, analista di Jefferies.

Notizie societarie e pre-market USA

Meta Platforms (-12%): ricavi stimati tra 29,5 e 32 miliardi nel 2023 quando il consenso si fermava a 29,48 miliardi, mentre il trimestre si è chiuso con un +2,6% per i ricavi a 28,7 miliardi, uno oltre le attese.

Caterpillar (+1%): utile adjusted nel trimestre a 4,91 dollari per azione rispetto ai 2,88 di un anno prima, con gli analisti si aspettavano 3,78 (dati Refintiv IBES).

Hasbro (+2%): battute le aspettative sui ricavi del primo trimestre con un fatturato di 1 miliardo di dollari, battendo le stime degli analisti di 878,4 milioni (dati Refinitiv).

Eli Lilly and Co (+3%): ha alzato le sue previsioni di profitto per l’intero anno e ora si attende un utile rettificato per il 2023 compreso tra 8,65 e 8,85 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 8,35-8,55 dollari, mentre gli analisti (Refinitiv) si attendevano 8,45 dollari per azione.

Merck (1%): utili per azione in calo del 35% nel primo trimestre a 1,11 dollari ma ha alzato il suo range di vendite per il 2023 a 5,85-5,97 dollari e quello per l’eps rettificato a 6,88-7 dollari.

Harley-Davidson (+2%): ha registrato un aumento degli utili trimestrali di quasi il 37% a 304 milioni di dollari, o 2,04 dollari per azione rispetto ai 222,5 milioni di dollari, o 1,45 dollari per azione, dell’anno precedente.

American Airlines (-0,80%): prevede per il secondo trimestre un utile rettificato compreso tra 1,20 e 1,40 dollari per azione, rispetto alla stima media degli analisti di 1,04 dollari per azione.

Comcast Corp (+2%): fatturato totale sceso del 4,3% a 29,69 miliardi di dollari nel trimestre, ma ha battuto la stima media degli analisti di 29,30 miliardi di dollari (dati Refinitiv).

Vornado Realty Trust (-14,5%): rinvia la distribuzione dei dividendi sulle azioni ordinarie fino alla fine del 2023 e annuncia un riacquisto di titoli per 200 milioni di dollari.

Raccomandazioni analisti

Meta

JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 270 USD a 305 dollari.

Microsoft

Griffin Securities: ‘buy’ e target price da 320 USD a 325 dollari.

Alphabet

MoffettNathanson Research: ‘buy’ e prezzo obiettivo in calo da 125 USD a 120 dollari.

eBay

Goldman Sachs: ‘sell’ e target price da 40 USD a 39 dollari.

Boeing

RBC: ‘neutral’ e prezzo obiettivo fermo a 225 dollari.

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