Fumata nera all’Opec+ e il prezzo del petrolio crolla

09/03/2020 10:00
Fumata nera all’Opec+ e il prezzo del petrolio crolla

Il mancato accordo tra i paesi produttori dell’Opec con la Russia ha provocato la reazione dell’Arabia Saudita, spingendo il petrolio a 30 dollari

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Crolla il greggio e i titoli petroliferi

Crollo improvviso dei prezzi del petrolio dopo il mancato accordo sui tagli alla produzione tra i paesi dell’Opec e il membro esterno, la Russia. Il greggio, infatti, scende a 32 dollari dopo aver toccato i 29 dollari, ai minimi dal febbraio 2016, mentre il Brent viene scambiato a 36 dollari al barile, avvicinandosi così ai minimi del 1991.

I forti cali si stanno riflettendo anche sull’andamento dei titoli petroliferi, con quelli di Milano particolarmente colpiti. Saipem, Tenaris, Eni e Saras, infatti, cedono oltre il 18%, mentre i cali a doppia cifra riguardano le altre compagnie europee.

Secondo gli esperti di Goldman Sachs, "le prospettive per il mercato del petrolio sono ancora peggiori di quelle del novembre 2014, quando è iniziata l'ultima guerra dei prezzi, che ha raggiunto il suo apice con il crollo della domanda di petrolio a causa del coronavirus”.

Fumata nera all’Opec

Oltre che a causa del coronavirus, il crollo del petrolio è determinato dal mancato accordo tra i paesi aderenti all’Opec e la Russia, con il meeting della settimana scorsa conclusosi con un nulla di fatto.

La Russia, infatti, aveva rifiutato la proposta di un taglio della produzione pari a 1,5 milioni di barili, scatenando la reazione degli altri paesi, tra cui l’Arabia Saudita che aveva proposto l’aumento dei tagli.

Da Riad, infatti, hanno annunciato che Aramco, la compagnia petrolifera del regno aumenterà la produzione di petrolio a partire da aprile oltre la soglia dei 10 milioni di barili al giorno, rispetto agli attuali 9,7 milioni, puntando addirittura gli 11 milioni, secondo fonti Reuters.

Con questa mossa, l’Arabia Saudita punterebbe anche a indebolire il ruolo della Russia nel mercato del petrolio. Quest’ultima, infatti, ha dei costi di produzione più alti e un punto di pareggio maggiore su ogni barile prodotto, rischiando così di essere danneggiata maggiormente rispetto alle ‘sorelle’ dell’Opec.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Aziende citate nell'Articolo

Codice: SPM.MI
Isin: IT0005252140
Rimani aggiornato su: Saipem

Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it