Fusione Autogrill-Dufry, nasce gigante da 12 miliardi ma offerta a sconto del 30%


La società italiana ha annunciato oggi la firma dell’accordo finalizzato alla fusione con la svizzera Dufry, ma il prezzo con cui avverrà il concambio di azioni risulta nettamente inferiore ai valori di mercato di Autogrill.


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Una realtà da 12 miliardi

Una firma che permetterà la nascita di un nuovo big del travel retail dal valore di oltre 12 miliardi di ricavi combinati. La fusione tra Autogrill e l’elvetica Dufry annunciata questa mattina, infatti, permetterà la creazione di un mondiale del settore, “con una posizione di leadership in diverse geografie e su diversi servizi, favorita anche da importanti sinergie all’interno del nuovo gruppo”, secondo quanto spiega Alessandro Benetton, presidente di Edizione e controllante di Autogrill.

La nuova realtà opererà in più di 75 paesi servendo 2,3 miliardi di utenti tra passeggeri e vedrà un Ebitda di circa 1,3 miliardi di euro: “questo accordo permette la prosecuzione del percorso di crescita e di sviluppo di Autogrill, un asset che per Edizione rimarrà strategica”, aggiunge il comunicato diffuso questa mattina.

“Autogrill sarà protagonista, portando in dote i suoi valori e la sua cultura aziendale, in particolare sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione. In Dufry e negli attuali vertici della società abbiamo da subito riconosciuto una visione e valori comuni, uniti ad una cultura manageriale e a competenze di altissimo livello riconosciute da tutto il settore”, aggiungeva Benetton.

I dettagli dell’operazione

In particolare, con questa operazione ci sarà un trasferimento in Dufry della quota di maggioranza detenuta in Autogrill da Edizione attraverso la propria controllata Schema Beta S.p.A., pari al 50,3% del capitale azionario in cambio di azioni Dufry di nuova emissione.

Con questa mossa, Edizione arriverà a detenere 30.663.329 azioni di Dufry di nuova emissione e pari al 25,248% del capitale della società venditrice di viaggi, corrispondenti ad un concambio di 0,158 azioni Dufry per ogni azione Autogrill.

Successivamente, Dufry promuoverà un’offerta pubblica di acquisto e scambio obbligatoria sulle rimanenti azioni Autogrill, offrendo agli azionisti la possibilità di scambiare Autogrill con azioni Dufry.

In funzione dell’adesione degli azionisti di minoranza di Autogrill all’offerta pubblica e della loro scelta di ricevere azioni Dufry (in luogo della cash alternative), la partecipazione di Edizione potrà attestarsi in un range compreso fra il 25,2% e circa il 20% del capitale di Dufry.

Ulteriori dettagli saranno comunicati nel corso della giornata di oggi, quanto alle 17.30 avrà luogo una conference call nel corso della quale Gianmario Tondato da Ruos, Ceo di Autogrill, illustrerà il razionale strategico dell’operazione insieme a Camillo Rossotto, Corporate General Managner, CFO e CSO di gruppo.

La lente di Equita

A seconda del livello di adesione all’Opa, segnala Equita Sim, Edizione deterrà tra il 20% e il 25% della nuova entità, mentre le sinergie di costo individuate sono pari a 85 milioni di franchi svizzeri (circa in linea con le attese) in due anni con un impatto a livello di free cash flow di 55 milioni di chf (circa 15% dello stimato adjusted free cash flow 2024 di Autogrill).

Inoltre, dall’operazione “sono possibili anche sinergie di ricavo ma non quantificate”, mentre i “costi di transazione sono pari a 100 milioni di chf e costi di integrazione per 100 milioni di franschi”, aggiungono dalla sim.

Crollo in borsa e sconto

A Piazza Affari, intanto, la notizia ha attirato subito forti vendite sul titolo Autogrill, con le azioni della società che aprivano con una perdita dell’8% e toccando un minimo di 6,2 euro, sotto i prezzi del corrispettivo in contanti di 6,33 euro al quale Dufry promuoverà l’offerta pubblica di acquisto e scambio obbligatoria.

Il concambio di 0,158 euro per le azioni Dufry per ogni Autogrill “valorizza la società italiana ai prezzi di venerdì 4,93 euro”, sottolineano da Equita Sim.

Al closing, aggiungono dalla sim, “previsto per il primo trimestre 2023, Dufry lancerà un’Opa rivolta agli azionisti di minoranza di Autogrill (finalizzata al delisting) al prezzo di 6,33 euro per azione, corrispondente ad un -7,5% rispetto ai prezzi di chiusura di venerdì”.

Anche il Ceo di Dufry, Xavier Rossinyol, spiegava che “se si prende il prezzo dell'azione di Dufry, che era di circa 30 (franchi svizzeri) (30,63 dollari) venerdì, e lo si moltiplica per 0,158, si otterrà il prezzo equivalente che stiamo pagando per Autogrill e si vedrà che si tratta all'incirca - almeno per il primo 50% - di uno sconto del 25-30% rispetto alla negoziazione di venerdì”.

Da Equita, infine, mantengono un rating ‘buy’ sul titolo Autogrill, con target price di 7,5 euro per azione.

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