Future di Wall Street appena sopra la parità, focus su dati macro

Wall Street intorno la parità prima dell’apertura ufficiale, con le previsioni sull’avvio del percorso di allentamento monetario della Federal Reserve sempre al centro dell’attenzione dei mercati.

I future sul Nasdaq, quelli sul Dow Jones e quelli sullo S&P500 guadagnano appena lo 0,20% quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni.

Il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scende (-0,10%) a 1,0786.

Ora era in programma il dato ADP sull’occupazione di novembre che ha mostrato la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato (103 mila) inferiore alle previsioni (130 mila), oltre che a quello precedente (106 mila), mostrando così un leggero indebolimento per l’economia USA e aumentando le attese per un avvio dei tagli ai tassi di interesse.

L’attenzione resta sul report dell’occupazione in programma per venerdì, sotto osservazione soprattutto in vista della prossima riunione della Fed della prossima settimana.

“A questo punto, sarà probabilmente necessaria una serie di dati statunitensi solidi per sfidare davvero l’attuale narrativa accomodante della Fed”, ha affermato Win Thin di Brown Brothers Harriman & Co.

“Continuiamo a sottolineare che l’economia statunitense continua a crescere pari o superiore a tendenza anche mentre il resto del mondo scivola nella recessione, mentre le pressioni sui prezzi rimangono abbastanza persistenti da impedire alla Fed di tagliare i tassi così presto e nella misura in cui pensano i mercati”.

Nella mattinata era stato diffuso anche il tasso d’interesse medio contrattuale per i mutui a tasso fisso a 30 negli USA della scorsa settimana, risultato in calo al 7,17% dal precedente 7,37%, livello minimo da agosto, secondo quanto comunicato dalla Mortgage Bankers Association.

Il dato ha permesso alle richieste di mutui di aumentare del 15% rispetto alla settimana precedente e del 10% rispetto al dato di un anno fa.

Ieri il Nasdaq chiudeva in verde spinto dalle crescite di NVIDIA (+2,33%) e Apple (+2,11%), quest’ultima oltre i 3 miliardi di capitalizzazione, mentre il Dow Jones e lo S&P500 hanno chiuso vicino la parità, confermando il buon momento per il mercato.

Gli operatori stanno ora ragionando sulla capacità di tenuta di un rally costruito sulla speranza di una brusca inversione di rotta nella politica monetaria della Fed.

“I recenti commenti accomodanti dei banchieri centrali potrebbero non equivalere a garantire che si stiano preparando a passare a una politica accomodante”, ha scritto in una nota ai clienti Craig Erlam, analista di mercato senior di Oanda.

In precedenza fattori tecnici eccessivi e la convinzione che la Fed non taglierà i tassi di interesse così rapidamente come i mercati si aspettano, hanno portato movimenti ribassisti da parte dei pesi massimi di Wall Street.

“Con la Fed che vuole essere sicura che l'inflazione sia veramente scesa prima di allentare la politica, assisteremo a questo gioco d'ipotesi, in cui il mercato cerca di posizionarsi in vista della prossima mossa della Fed", Steve Clayton, responsabile azionario fondi a Hargreaves Lansdown si legge in una nota.

Le quotazioni dell’oro sono passate dal massimo storico di 2.135,40 dollari l'oncia di lunedì agli attuali 2.040 dollari, cedendo così circa 100 dollari.

Il calo del prezzo del metallo prezioso arriva con l’aumento delle incertezze sui tempi dei tagli ai tassi di interesse della Fed, oltre che con la debolezza del dollaro.

“Nel breve termine, rimaniamo cauti e suggeriamo agli investitori di non inseguire il rally dell'oro”, suggerisce in una nota Mark Haefele, chief investment officer di UBS Global Wealth Management.

Nvidia (+1%): il CEO annunciato di essere impegnato a lavorare a stretto contatto con il governo statunitense per garantire che i nuovi chip destinati al mercato cinese siano conformi ai limiti all'esportazione.

Exxon Mobil (+0,50%): prevede una produzione di 3,8 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno (boepd) nel 2024 e aumenterà il ritmo dei riacquisti di azioni a 20 miliardi di dollari all’anno dalla conclusione dell’accordo con Pioneer fino al 2025.

Mastercard (+0,70%): il suo consiglio di amministrazione ha approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni, autorizzando la società a riacquistare fino a 11 miliardi di dollari delle sue azioni di Classe A.

Box (-12%): prevede ricavi per il quarto trimestre compreso tra 262 e 264 milioni di dollari, al di sotto delle stime degli analisti di 265,8 milioni.

Campbell Soup (+2%): superate le aspettative di Wall Street per quanto riguarda gli utili trimestrali, beneficiando dell'aumento dei prezzi dei suoi prodotti che ha contribuito a compensare il rallentamento della domanda da parte dei consumatori attenti ai prezzi.

SentinelOne (+19%): ricavi per 164,2 milioni di dollari nel terzo trimestre, in crescita del 42%, battendo le stime degli analisti di 156,1 milioni di dollari (dati LSEG).