Future di Wall Street in rosso dopo i dati sull’inflazione


L’inflazione negli Stati Uniti aumenta più delle previsioni anche grazie al rialzo del petrolio, alimentando le previsioni di un prossimo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.


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Inflazione e Fed

Arrivato uno dei dati più importanti che la Federal Reserve prenderà in considerazione nella sua prossima decisione sui tassi di interesse: l'indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto.

L’inflazione del mese scorso negli Stati Uniti è salita al 3,7% su base annuale, dato superiore alle previsioni degli analisti (3,6%) e a quello precedente (3,2%), mentre quella ‘core’ (esclusi alimentari ed energia) si raffredda (+4,3%) rispetto a luglio (+4,7%).

Dunque, l’inflazione resta significativamente al di sopra dell’obiettivo del 2% della Federal Reserve, rafforzando le previsioni di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso del resto dell’anno.

Determinante l’aumento dei prezzi del petrolio e, secondo Bloomberg Economics, un altro lieve aumento dei prezzi al netto di alimentari ed energia dello 0,2% (risultato oggi dello 0,3%) in agosto sarebbe probabilmente più importante per i funzionari della Fed di un rimbalzo trainato dall’energia nell’indice generale dei prezzi al consumo, hanno scritto gli economisti di Bloomberg Anna Wong e Stuart Paul.

Per la prossima riunione in programma il 21 settembre, lo strumento CME FedWatch prevede al 91% una pausa, mentre una nuova stretta è vista al 40,4% a novembre.

Wall Street vira in negativo

Immediata la reazione dei future sui principali indici della borsa di New York, piatti prima della diffusione dei dati.

I contratti sul Nasdaq cedono lo 0,40%, mentre quelli sul Dow Jones e quelli sullo S&P500 scendono dello 0,20%.

Dopo un rapido rafforzamento nei confronti dell’euro, il dollaro cede i guadagni e la coppia EUR/USD torna piatta a 1,0745.

Continua a salire (+0,60%) il rendimento del biennale USA a due anni, oltre la soglia del 5%, seguito dal decennale (+1%), in crescita al 4,31%.

Rally del petrolio

Continua la crescita del petrolio, sempre vicino ai massimi di 10 mesi, con quotazioni di 89,44 dollari per il greggio WTI e di 92,64 dollari per il Brent, aumentando così il timore del persistere di alti livelli di inflazione.

“Spinti principalmente dai prezzi del petrolio, i dati sull’inflazione potrebbero indurre i mercati a scommettere su ulteriori rialzi dei tassi. Pensiamo che sarebbe la conclusione sbagliata”, hanno detto Wong Paul di Bloomberg, aggiungendo che “l’evidenza di un rapido raffreddamento della crescita salariale e di un rallentamento delle assunzioni dovrebbe convincere gli scettici funzionari della Fed che i tassi sono già sufficientemente restrittivi”.

Anche in futuro, “qualsiasi aumento dei dati core potrebbe davvero mettere i mercati in difficoltà date le possibili implicazioni sui tassi di interesse”, ipotizza Tim Waterer, capo analista di mercato di KCM Trade.

“Se l'inflazione dovesse fare un passo in più, ciò metterebbe in luce la sfida affrontata non solo dalla Federal Reserve, ma dalle banche centrali di tutto il mondo, ovvero che i prezzi possono rialzare la testa in momenti inopportuni”, ha aggiunto Waterer.

Le domande di mutui

Intanto, continuano a diminuire i mutui negli USA, dove nella settimana all'8 settembre 2023 le richieste di mutuo ipotecario registrano una diminuzione dello 0,8%, dopo il -2,9% della settimana precedente.

L'indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 5,4%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un incremento dell'1,2%. I dati sono stati diffusi dalla Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono saliti al 7,27% dal 7,21% della settimana precedente.

Quotazione Arm

Sull’azionario, domani ci sarà l’esordio di Arm e gli analisti di Bernstein si attengono ad una valutazione di 46 miliardi di dollari, affermando che le indicazioni del management durante il roadshow per l'IPO del progettista di chip non sono state sufficienti a rassicurare sulle preoccupazioni relative alla crescita dei tassi di royalty

“Riteniamo che la capacità di Arm di realizzare aumenti dei tassi di royalty, soprattutto nel settore mobile, rimanga una delle ipotesi più critiche per la valutazione” e “rimaniamo prudenti sull'implementazione degli aumenti dei tassi di royalty rispetto a quanto ci viene comunicato attraverso il roadshow”, scrivono da Bernstein.

“La sua valutazione implica un rapporto PE per il prossimo anno fiscale di 55 volte, rispetto alle 58 di Cadence Design Systems e alle 50 di Synopsys” e “tenendo conto di circa 1,5 miliardi di dollari di debito netto”, Bernstein calcola “un valore azionario di 47,2 miliardi di dollari”.

Fonti Reuters riferiscono che la società ha ricevuto abbastanza sostegno dagli investitori per assicurarsi una valutazione di 54,5 miliardi di dollari su base completamente diluita.

New Constructs, invece, mette in guardia gli investitori dall'acquistare l'IPO, affermando che “una valutazione di 49 miliardi di dollari implicherebbe una crescita composta dei ricavi del 20% all'anno per il prossimo decennio”, che a suo avviso è “uno scenario altamente improbabile”.

Notizie societarie e pre-market USA

Apple (+0,10%): ha sorprendentemente mantenuto invariato il prezzo della sua ultima gamma di iPhone. Goldman Sachs riduce il target price a 216 dollari da 222 dollari.

Moderna (+2%): il suo vaccino antinfluenzale mRNA-1010 ha raggiunto l'obiettivo primario in uno studio in fase avanzata ed è stata completata la presentazione della domanda di autorizzazione per il suo vaccino RSV mRNA-1345.

TeamViewer (+1%): riduzione della partnership con la squadra di calcio inglese Manchester United che avrà un effetto positivo sull'EBITDA rettificato di circa 17,5 milioni di euro (18,8 milioni di dollari) nel 2024 e di quasi 35 milioni di euro nel 2025.Ford Motor (+1%): ha in programma il raddoppio della produzione di pick-up ibridi F-150 nel 2024.

Eiger BioPharmaceuticals (-34%): terminerà lo studio di fase avanzata che testava il suo farmaco sperimentale per il trattamento della forma più grave di epatite virale dopo la raccomandazione arrivata da un comitato indipendente per il monitoraggio dei dati e della sicurezza.

MGM Resorts International (-1%): ha identificato un problema di cybersicurezza che riguarda alcuni sistemi dell'azienda.

Spirit Airlines (-4%): ridotte le previsioni sui ricavi per il terzo trimestre per tenere conto dell'aumento dei prezzi del carburante e ora si attende nel terzo trimestre che siano compresi tra 1,24 e 1,25 miliardi di dollari, rispetto alla precedente stima di 1,3-1,32 miliardi di dollari.

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