Future di Wall Street senza direzione dopo i nuovi record toccati ieri dallo S&P500

I dati sull’inflazione diffusi ieri erano stati accolti positivamente alla Borsa di New York e gli operatori non modificano le loro previsioni di un primo taglio dei tassi a giugno da parte della Federal Reserve.

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Wall Street piatta

Poco movimento a Wall Street dopo un’altra seduta da record arrivata ieri a seguito dei dati sull’inflazione del mese di febbraio che non hanno modificato particolarmente le previsioni sui tempi dei prossimi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Oggi i future sui principali indici della Borsa di New York scambiano intorno la parità, dopo che ieri lo S&P500 aveva toccato un nuovo massimo storico (5.179 punti) grazie al rally delle azioni Oracle.

Appena sopra la parità anche i rendimenti dei Titoli di Stato USA e leggero calo per il dollaro nei confronti dell’euro, con la coppia EUR/USD a 1,0941.

Nuovi massimi storici toccati dal Bitcoin che arriva a 73.623 dollari, mentre l’oro resta poco mosso 2.170 dollari l’oncia.

Inflazione e Fed

Ieri i dati sull’inflazione sorprendevano in quanto mostravano una certa resilienza degli alti livelli dei prezzi che si affianca a quella dell’economia USA. “Sebbene i dati dell'IPC di febbraio siano stati ‘rumorosi’ in tutti i segmenti, riteniamo che l'economia statunitense continui a essere in buona forma e si stia dirigendo verso un atterraggio morbido”, ha detto in una nota Mark Haefele, chief investment officer di UBS Global Wealth Management.

“Il dato maggiore del previsto dell’IPC aumenterà ulteriormente la cautela della Fed riguardo alle prospettive di inflazione”, prevede Kathy Bostjancic, capo economista di Nationwide, in una nota ai clienti dopo il comunicato. “Anche se pensavamo che fosse sul tavolo un taglio dei tassi a maggio, è sempre più probabile che il FOMC aspetterà almeno fino a giugno per iniziare ad allentare la politica monetaria”, ha aggiunto.

“Sarà difficile per la Fed non assumere un atteggiamento aggressivo nella prossima riunione poiché la lotta contro l’inflazione chiaramente non è ancora vinta”, secondo Justin Onuekwusi, responsabile degli investimenti presso il gestore patrimoniale St. James’s Place. “Questo dato fa riflettere ed evidenzia il rischio che l’inflazione rimanga ostinatamente alta e ciò ha enormi ripercussioni su tutti i portafogli. I mercati potrebbero sottovalutare l’impatto di un’inflazione vischiosa poiché stanno ancora scontando in modo aggressivo un taglio dei tassi a giugno”, conclude Onuekwusi.

Gli operatori vedono ora il 66% di possibilità che il primo taglio dei tassi avvenga a giugno, secondo lo strumento FedWatch del CME.

Altri dati macro

Oggi è stato diffuso l’indice Mba che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti nella settimana terminata l’8 marzo, il quale ha registrato un aumento del 7,1%, in rallentamento rispetto al +9,7% della settimana precedente. Nel corso della settimana sono previsti altri dati economici, tra cui quelli relativi ai prezzi alla produzione di febbraio, che potrebbero offrire maggiori indicazioni sull'inflazione nella più grande economia del mondo.

Notizie azionarie e pre-market USA

Intel (-1%): il Pentagono avrebbe cancellato un piano da 2,5 miliardi di dollari di sostegno alla produzione di chip secondo quanto riportato da Bloomberg.

Eli Lilly (+1%): ha stretto una partnership con Amazon e ora le prescrizioni inviate a LillyDirect Pharmacy Solutions saranno consegnate da Amazon Pharmacy o Truepill.

NextEra Energy (+1%): la Commissione elettorale federale degli Stati Uniti (FEC) ha chiuso il suo dossier sulle accuse mosse nel 2022 contro la sua unità Florida Power & Light (FPL).

GE HealthCare Technologies (-6%): General Electric sta per tagliare la sua partecipazione nella società.

Dollar Tree (-8%): perdita netta ante imposte per il quarto trimestre di 1,92 miliardi di dollari, rispetto all'utile di 590 milioni dell'anno precedente e prevede per l'anno fiscale 2024 ricavi netti tra i 31 e i 32 miliardi, leggermente inferiore alle stime di LSEG di 31,65 miliardi.

Raccomandazioni analisti

Apple

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo resta fissato a 205 dollari.

Tesla

Wells Fargo: da ‘equal weight’ a ‘underweight’ e target price ridotto da 200 USD a 125 dollari.

Netflix

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 580 USD a 700 dollari.

JP Morgan

RBC: ‘buy’ e target price ancora a 185 dollari.

Boeing

UBS: ‘buy’ e Prezzo obiettivo sempre a 275 dollari.

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