I future di Wall Street tornano in rosso

I rialzi di ieri avevano fatto parlare di un rally per il periodo di Natale, ma tra il warning di Micron e i dati sull’economia USA sembrano già terminare le speranze di nuovi rialzi.
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Verso apertura negativa a Wall Street
Future in rosso quando manca poco meno di un’ora dal suono della campanella di Wall Street.
Dopo una mattinata passata sotto la parità, la diffusione dei dati su PIL e richieste di disoccupazione rendevano più intenso il rosso dei contratti sui principali indici americani, tutti in calo di circa mezzo punto.
Nella seduta di oggi il ‘punto debole’ potrebbe essere Micron, la quale ha terminato il primo trimestre fiscale del 2023 con conti sotto le attese, annunciando un piano di ristrutturazione, che prevede la sospensione dei bonus per tutto l’anno prossimo e il taglio del 10% del personale.
Fine del rally di Natale
Sembra terminato, dunque, quello che ieri qualcuno già iniziava a chiamare il ‘Rally di Natale’, vista la chiusura positiva dei principali indici di Wall Street.
Il Dow Jones saliva di 526,74 punti (+1,60%), lo S&P 500 guadagnava 56,81 punti (+1,49%) e il Nasdaq chiudeva in rialzo di 162,26 punti (+1,54%).
Gli acquisti trovavano sostegno anche dall’entusiasmo per la trimestrale di Nike (+15%), alimentando le speranze di una stagione delle trimestrali migliore delle attese.
“Siamo un po’ in una condizione di ipervenduto e credo che il mercato stesse cercando una scusa per segnare un rally: scusa che è arrivata con i numeri di Nike e FedEx”, sottolineava Sam Stovall, chief investment strategist di CFRA Research, per poi chiedersi se “davvero i rialzi siano destinati a durare”.
Mentre si avvicina la fine del 2022, intanto, i tre maggiori indici vanno verso la peggior performance annuale dal 2008 e il primo calo dopo tre anni positivi.
PIL oltre le attese
Oggi erano in programma alcuni dati sull’economia USA e il dato finale del Pil del terzo trimestre su base trimestrale negli Stati Uniti, è risultato in crescita del 3,2% rispetto alle previsioni del 2,9% del consensus.
Leggermente inferiori alle previsioni le nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana al 16 dicembre, aumentate di 216 mila unità rispetto alle 222 mila attese.
A questo punto si attende il leader indicatore, in programma per le 16 e atteso in calo dello 0,5%.
Altri dati macro
Ieri il sentiment era sostenuto anche dall’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, salito dai 101,4 di novembre (rivisto dall'iniziale 100,2) a 108,3 punti, ai massimi dall'aprile 2022, quando gli analisti si attendevano un dato a 101,2 punti.
Inoltre, l’inflazione a un anno, secondo il Conference Board, dovrebbe attestarsi al 6,7%, in calo dal 7,1% atteso il mese precedente.
Rilevanti anche i dati macroeconomici in programma domani sempre alle 14.30, quando verrà pubblicato l’indicatore dell'inflazione più seguito dalla Federal Reserve, il Personal Consumer Expenditure, con il consensus che si aspetta una nuova frenata per la voce ‘core’, a +4,6%.
Notizie societarie principali e pre-market USA
Micron (-3%): si attende ricavi tra 3,6 e 4 miliardi di dollari nel primo trimestre fiscale, mentre il consensus prevedeva 3,9 miliardi, mentre i ricavi sono scesi del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
CarMax (-13%): sospeso il riacquisto di azioni dopo il calo del’86% dei suoi utili trimestrali, mentre l’utile netto è diminuito a 37,6 milioni di dollari (0,24 dollari per azione) dai 269,4 milioni dell’anno precedente (1,63 dollari per azione).
Alvotech (+12%): la Food And Drug Administration deciderà sull’approvazione del suo farmaco antinfiammatorio (AVT02) entro il 13 aprile 2023, dopo i rifiuti precedenti.
ORIC Pharmaceuticals (+53%): avviata collaborazione con Pfizer per lo sviluppo di un potenziale studio di fase intermedia per il farmaco sperimentale ORIC-533 per il trattamento del mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule.
IsoPlexis (+59%): verrà acquistata da Berkeley Lights per 57,8 milioni di dollari e i suoi azionisti riceveranno 0,612 azioni dell’acquirente per ogni titolo detenuto.
Raccomandazioni analisti
Alphabet
Evercore ISI: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 130 USD a 120 dollari.
Tesla
Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e target price ridotto 270 USD dai 355 dollari precedenti.
Nike
Credit Suisse: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 122 USD a 132 dollari.
Wells Fargo Securities: ‘buy’ e target price incrementato da 130 USD a 135 dollari.
Cowen: ‘buy’ e aumento del prezzo obiettivo da 122 USD a 131 dollari.
UBS: ‘buy’ e target price sale da 141 USD a 146 dollari.
Micron
Credit Suisse: confermato ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 66 dollari.
Fedex
Goldman Sachs: ‘buy’ e target price lievemente aumentato a 218 USD dai precedenti 215 dollari.
Evercore ISI: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto a 196 dai precedenti 202 dollari.
UBS: ‘buy’ e target price incrementato da 215 USD a 225 dollari.
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