General Motors ritocca al rialzo le previsioni 2022, Visa batte le attese
Prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, con General Motors e Visa.
La trimestrale di General Motors
La casa automobilistica statunitense è indicata in rialzo del 2% a Wall Street dopo aver riportato i risultati per il primo trimestre. General Motors ha annunciato ricavi in crescita del 10,8% a 35,98 miliardi di dollari, mancando di 1,13 miliardi il consensus. Gli utili per azione a 2,09 dollari (-7,1% anno su anno) sono ben sopra le attese ferme a 1,67.
General Motors ritocca al rialzo la guidance 2022 con utili per azione attesi tra 6,50 e 7,50 dollari (guidance precedente tra 6,25 e 7,25), rispetto al consensus di 6,70 dollari. L’utile operativo è stato rivisto al rialzo fra 13 e 15 miliardi di dollari mentre il consensus è a 13,4 miliardi.
Nella conference call il management è stato molto positivo sulla propria catena di fornitori che supporta i nuovi veicoli elettrici, parlando addirittura di vantaggio competitivo considerando che la società sta siglando partnership strategiche di lungo termine cercando il più possibile di focalizzarsi su forniture da Nord America e Australia.
Per GM la più grande opportunità in Nord America è ora rappresentata dai camion elettrici, dove punta a diventare leader del settore, dopo "essere stati leader nei pick up per due anni consecutivi", ha affermato l’ad Mary Barra.
Prendendo il punto medio della guidance di utili per azione sul 2022 di 7 dollari, l'azione tratta a 5,6 volte. Il consensus sta ora intorno a 6,7 dollari.
La trimestrale di Visa
In questa giornata piena di trimestrali, Visa pubblica risultati migliori del previsto ed è indicata in rialzo del 5%. Il colosso dei pagamenti digitali ha archiviato il trimestre con ricavi in crescita del 25% a 7,2 miliardi di dollari, battendo di 380 milioni il consensus. Gli utili per azione crescono di quasi il 30% anno su anno a 1,79 dollari, rispetto agli 1,65 dollari attesi.
Visa sta beneficiando della ripresa dei consumi, in particolare negli Stati Uniti, e di un ritorno dei viaggi e del turismo a livello globale. I volumi dei pagamenti sono cresciuti del 17% rispetto all’anno precedente, considerando un valore costante del dollaro, mentre i volumi "cross border" (internazionali) sono aumentati complessivamente del 38%.
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