Generali, attesa per la riunione informale di oggi con l'occhio alla conferma di Donnet
Previsto per oggi il meeting dei soci non esecutivi di Generali, dal quale potrebbero emergere segnali ufficiali di uno scontro tra i grandi azionisti della compagnia, divisi tra chi preferisce la conferma dell'attuale Ceo e chi vorrebbe cambiarne la guida.
La riunione dei consiglieri non esecutivi
E' arrivato il giorno del primo passo verso la futura assemblea dei soci di Generali. Per la serata di oggi, infatti, è prevista la riunione informale dei consiglieri non esecutivi della compagnia triestina, con al centro dell'ordine del giorno il tema del rinnovo del consiglio di amministrazione e sullo sfondo la conferma del Ceo Philippe Donnet, unico manager non convocato al meeting.
La riunione è stata convocata in vista del consiglio di amministrazione del 27 settembre che preparerà la prima messa a punto della lista per il prossimo board.
Philippe Donnet al centro dell'attenzione
Dal confronto previsto sul futuro vertice della compagnia, è possibile che possano uscire indicazioni sulla possibilità della creazione di una lista alternativa a quella presentata dall'attuale cda, con l'opposizione alla conferma di Donnet vero obiettivo.
L'attuale manager sta lavorando da mesi alla stesura del business plan da presentare a dicembre, molto atteso viste le previsioni di una distribuzione del dividendo.
La conferma di Donnet ha attualmente la maggioranza del consiglio, ma le mosse dei soci di questi giorni ed eventuali novità impreviste potrebbero rendere la partita incerta.
La posizione di Mediobanca
Il fronte della conferma di Donnet vede Mediobanca in prima fila, socio con il 12,93% del capitale della compagnia assicurativa.
Da Mediobanca ritengono opportuno un ulteriore mandato per Donnet alla luce migliorie nella governance apportate l'anno scorso e condivise da tutti i soci, mentre la sede giusta per discutere e decidere del tema è il consiglio di amministrazione: per questo ne rivendica il ruolo centrale, oltre al fatto che Donnet ha centrato tutti i target, in termini di risultati e di remunerazione dei soci, nonostante il Covid.
Il patto Caltagirone-Del Vecchio
Gli ultimi mesi hanno visto protagonista il fronte di 'chi dice no' alla conferma di Donnet.
Nei giorni scorsi, infatti, è diventato ufficiale il patto tra Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo del Vecchio, le cui quote societarie sono state aumentate nel corso delle ultime settimane, fino ad arrivare complessivamente al 10,984% di Generali.
Da non sottovalutare, inoltre, l'aumento della quota di Del Vecchio in Mediobanca nel mese di luglio, arrivata fino alla soglia del 20% di Piazzetta Cuccia.
Dal patto annunciato tra i due veniva fuori che la finalità condivisa è quella nominare un nuovo cda nel corso della prossima assemblea di bilancio.
Patto, però, che lasciava ai due piena libertà in sede di voto, mantenendosi informati reciprocamente indipendentemente dalle comunicazioni al mercato richieste dalla legge e a fare tutto quanto necessario affinché non sorgano in capo alle parti, congiuntamente o disgiuntamente, l'obbligo di lanciare un'Opa su azioni Generali.
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