Generali, ecco il contropiano di Caltagirone per il Lione di Trieste

Oggi Francesco Gaetano Caltagirone ha presentato il programma “Awakening the lion” (risvegliare il leone), che prevede di rilanciare la compagnia assicurativa attraverso 5 linee di intervento strategico. Il piano “si basa sulla constatazione della progressiva ed inesorabile perdita di competitività di Generali rispetto ai principali competitor europei, conseguenza di una serie di elementi di debolezza strategici del Leone mai risolti”, ha detto Caltagirone. Presentata anche una lista di candidati.
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Gli obiettivi del piano
Il programma “Awakening the lion” presentato da Caltagirone per Generali punta a:
- Utili per 4,2 miliardi di euro nel 2024, circa il doppio rispetto al piano ufficiale del Leone e oltre il doppio rispetto alle grandi rivali europee;
- Generazione di cassa cumulata per 9,5 - 10,5 miliardi di euro nel periodo 2022-2024;
- Circa 1,5-1,6 miliardi di euro di investimenti in trasformazione digitale e tecnologica;
- Riduzione di costi annui fino a 0,6 miliardi;
- Massimizzazione della disponibilità di cassa per attività di fusioni e acquisizioni fino a circa 7 miliardi di euro.
Inoltre, si punta a sostituire l’attuale Ad Philippe Donnet, sostenuto da Mediobanca e De Agostini. Nella sua lista, Caltagirone presenta la candidatura di Claudio Costamagna e Luciano Cirinà, rispettivamente a presidente e CEO del gruppo.
La critica a Mediobanca e all’attività svolta
Caltagirone critica la presentazione della lista da parte del CdA uscente, ad opera di Mediobanca, primo azionista di Generali. Secondo l’imprenditore, la scelta dell’attuale cda di presentare una lista propria è rappresentativa solo di una certa parte di azionariato, cioè di Mediobanca. Dunque, Caltagirone ha voluto presentare una lista di maggioranza, a seguito della scelta immotivata e atipica di Mediobanca. È mancata, inoltre, la condivisione su almeno un paio di elementi: la visione e la governance.
Caltagirone ha criticato lattività di M&A svolta da Generali negli ultimi anni. Il piano presentato a dicembre dall’attuale cda è stato definito come poco ambizioso per la crescita della compagnia. Costamagna vuole portare l’azienda a essere più profittevole, per questo sono stati destinati 7 miliardi di euro da destinare alle future acquisizioni, rispetto ai 3 miliardi stanziati da Donnet. La lista presentata da Caltagirone è incentrata sull’avere un “consiglio con poteri bilanciati” e non nelle mani di un unico amministratore delegato.
La strategia e l’obiettivo finale
L’obiettivo finale, secondo Caltagirone, è creare “una grande multinazionale con sovranità italiana che protegga i risparmi del paese”. Per quanto riguarda la strategia, viene indicato che nel business assicurativo Generali dovrà guardare alla crescita in Europa e Oriente (Cina e India in particolare), mentre per la crescita del risparmio gestito il focus è sugli Stati Uniti.
Si tratta tutti di elementi evidenziati già nel business plan di dicembre 2021, dove veniva specificata la volontà di rafforzare la leadership in Europa e Asia per quanto riguarda i segmenti Danni e Vita, quindi business assicurativo. Proprio da questo nasce il piano “Awakening the lion”, dall’esigenza di ribilanciare un portafoglio troppo incentrato sul segmento Vita che soffre in contesti di bassi rendimenti come quello corrente, da un segmento Asset Management sottoperformante rispetto al mercato e da una sub-ottimale gestione dei costi a livello centrale.
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