Generali, nel I semestre risultato operativo stabile a 2,7 miliardi, utile netto in calo del 57%


I conti semestrali sono in linea con le aspettative in un contesto «senza precedenti». Il titolo reagisce portandosi in territorio negativo a -3,63%. Intanto si attende la decisione dei soci di Cattolica, convocati per l’assemblea del 30 e 31 luglio.


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Generali, secondo semestre in linea con le attese. Titolo giù in Borsa

Generali chiude il secondo trimestre in linea con le attese nonostante un «contesto senza precedenti» determinato dalla pandemia Covid-19. Questa mattina, prima dell’apertura della Borsa, il Cda del Leone ha approvato i conti semestrali con un utile operativo stabile a 2,7 miliardi.

«I risultati semestrali evidenziano una performance operativa resiliente e confermano la solidità patrimoniale», precisa una nota. Il titolo ha reagito con un andamento negativo, nella prima parte della giornata di scambi a quota -3,63% (13 euro).

Secondo Banca Akros, Generali Assicurazioni ha registrato conti trimestrali poco sotto le attese ma quasi in linea al consensus. L’outlook sul 2020, resta in linea con quello pubblicato dopo i conti del primo trimestre (Rating accumulate e tp di 15,5 euro confermati).

I dati semestrali

Generali chiude il primo semestre con un utile netto in calo del 57% circa, a 774 milioni di euro, legato a svalutazioni (226 milioni), alla conclusione dell’arbitrato sulla cessione di Bsi (183 milioni) e all'impatto della pandemia da coronavirus con il contributo di 100 milioni per il Fondo straordinario internazionale.

In calo, ma “solido”, il solvency ratio a 194%, due punti in meno rispetto alla fine del primo trimestre.

I premi complessivi del Gruppo ammontano a 36,5 miliardi, in aumento dell’1,2% per effetto degli andamenti positivi in entrambi i segmenti di attività (+1,3% il segmento Vita e +0,9% quello Danni).

Le previsioni sull’anno

Generali sottolinea la forte incertezza dello scenario sul resto dell’anno. Le stime sono per un risultato operativo «resiliente nel 2020, sebbene in probabile flessione rispetto al 2019» e un risultato netto in calo considerato l'impatto negativo derivante dai mercati finanziari e da alcuni oneri non ricorrenti registrato nella prima metà dell’anno.

La Compagnia resta comunque focalizzata sull'esecuzione del piano al 2021.

«In coerenza con il piano al 2021 e con quanto di esso è già stato realizzato, oggi la nostra potenza di fuoco per acquisizioni è tra 2 e 3 miliardi». Ha dichiarato in conference call con i giornalisti Philippe Donnet, Ceo di Generali. «In termini di priorità strategiche non cambiamo la nostra visione: la priorità per il settore assicurativo resta l'Europa, vogliamo rafforzare la nostra leadership globale attraverso opportunità di crescita non organica, piccole o medie».

Il manager ha poi ribadito che la compagnia intende pagare il dividendo previsto per il 2019. «Abbiamo già pagato la prima tranche e il cda che si terrà l’11 novembre farà le sue valutazioni sulla nostra capacità di confermare questa cedola. Ad oggi non vedo motivi che potrebbero impedirne il pagamento. Generali è molto resiliente in questo contesto», ha spiegato.

Il nodo Cattolica

Donnet è intervenuto anche sulla questione Cattolica. «Su Cattolica abbiamo fatto una proposta di partnership industriale che potrebbe creare valore per entrambi i partner ma il tutto è ovviamente condizionato alla trasformazione in Spa. I soci Cattolica hanno l’assemblea venerdì e prenderanno la loro decisione».

L'assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci di Cattolica Assicurazioni, convocata per il 30 e 31 luglio, deciderà sulla trasformazione da cooperativa a società per azioni e sul progetto di partnership con Generali che ha visto negli ultimi giorni l'approvazione da più parti. Oggi il titolo a metà mattina è in flessione dell’1,36%, scambiato a 5,09 euro.

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