Generali, trimestrale con “ottima performance” nonostante l’impatto russo

Approvati ieri i conti dei primi tre mesi del 2022 di Assicurazioni Generali, con il cda che parla di “un’ottima redditività con premi e risultato operativo in crescita” e di una “posizione di capitale estremamente solida”, nonostante l’utile netto in calo a causa delle “svalutazioni sugli investimenti russi”.

Venendo ai numeri, il primo trimestre di quest’anno del gruppo Generali ha visto premi lordi contabilizzati per 22,3 miliardi, segnando un aumento del 6,1% su base annuale grazie alle buone performance del ramo Danni (+6,4%) e di quello Vita (+6%).

Il risultato operativo cresce dell’1,1% e si porta a 1,6 miliardi di euro, mentre segna un calo del 9,3% (727 milioni) l’utile netto, scontando svalutazioni sugli investimenti russi per 136 milioni. Escluso tale impatto, l’utile sarebbe salito del 7,6% rispetto allo stesso trimestre 2021, arrivando a 863 milioni.

Al 31 marzo il Solvency Ratio si conferma solido al 237%, in aumento rispetto al 227% dello stesso periodo del 2021, mentre il Combined Ratio si attesta a 90,4% (+2,4%), riflettendo “principalmente la maggiore sinistralità”.

Il Group Cfo di Generali, Cristiano Borean parla di “risultati al primo trimestre che confermano l’ottima performance di Generali, nonostante lo scenario caratterizzato dall’incertezza dovuta al conflitto in Ucraina”.

In particolare, aggiungeva il manager, “lo sviluppo del business nei segmenti più profittevoli dimostra la costante capacità del Gruppo di generare valore, mantenendo una posizione di capitale solida e ai vertici del settore”.

In questi tre mesi, “il Gruppo ha avviato efficacemente il nuovo piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, basato su una forte crescita degli utili per azione, una maggiore generazione di capitale e dividendi più elevati”, concludeva Borean.

L’esposizione del gruppo verso la Russia, a seguito delle svalutazioni avvenute nel trimestre, ammonta a 176 milioni (384 milioni FY 2021), relativi alla partecipazione in Ingosstrakh, e a 40 milioni (188 milioni FY2021) per i titoli a reddito fisso. Inoltre, la compagnia detiene sia in Russia che in Ucraina anche investimenti indiretti e attività finanziarie collegate a contratti unit-linked marginali, pari rispettivamente a 43 milioni (111 milioni FY2021) di euro e 34 milioni di euro (117 milioni FY2021).

Dal gruppo indicano che in caso di ‘worst case scenario’ riguardo il conflitto in corso in Ucraina, ovvero “l’azzeramento della quota in Ingosstraks”, l’impatto sull’utile netto arriverebbe a 126 milioni, mentre “per quel che riguarda i titoli di stato russi abbiamo una quota residua di 40 milioni di euro a valore di mercato, che se fosse azzerata anch’essa porterebbe un impatto netto di ulteriori 37 milioni. Quindi in uno scenario estremo, l’impatto sarebbe di 163 milioni”, spiegava il Cfo di Generali Assicurazioni, Cristiano Borean, nella conference call con la stampa sui risultati di primo trimestre.

Dalla compagnia prevedono che il settore assicurativo globale potrebbe risentire dell’incertezza derivante dal rallentamento della crescita economica, dall’aumento dell’inflazione e dai rischi di escalation dell’invasione russa in Ucraina.

Nonostante questo rischio, da Generali confermano gli obiettivi di piano, comprensivi dell’impegno “a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da realizzare un tasso annuo composto di crescita dell'utile per azione nel periodo 2021-2024 tra il 6% e l’8%, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi, con ratchet policy sul dividendo per azione”.

I numeri del primo trimestre di Generali vengono definiti “solidi” dagli analisti di WebSim, i quali sottolineano come siano “migliori delle attese grazie al contributo del ramo Vita a 842 milioni e Danni a 699 milioni”, mentre l’indice Solvency 2 al 237% vs 230% era già “atteso”.

La sim mantiene sul titolo della compagnia una raccomandazione ‘neutral’ con target price di 19,20 euro, sottolineando che il prossimo 23 maggio staccherà un dividendo per azione di 1,07 euro (yield 5,90%).

Di “buoni risultati” complessivamente “coerenti con le stime” parlano da Equita Sim, “posizionate nella parte alta del consenso in termini di risultato netto”

A livello divisionale, aggiungono da Equita, “sorpresa positiva” dal Danni, mentre il Vita è allineato alle attese, ribadendo la raccomandazione ‘hold’ e il prezzo obiettivo a 20,3 euro sul titolo.

Infine, stessa raccomandazione da Jefferies e target price a 17,5 euro su Generali, mentre oggi il titolo viene scambiato a 18,14 euro dopo circa un’ora di contrattazioni a Piazza Affari, tra i pochi del Ftse Mib (-1%) in positivo.

“I dati mostrano un risultato netto dell’11,7% al di sopra del consenso”, notano gli analisti di Jefferies, mentre in generale, “ricavi, margini, utile e capitale sono tutti comodamente oltre le previsioni”. Generali, concludono dal broker, sta “performando eccezionalmente bene e sembra non penalizzata dalle dispute a livello di board”.