Geopolitica: verso una nuova era per la sicurezza


Le turbolenze geopolitiche inaugurano una nuova era per la sicurezza in tema di energia, difesa, cibo e digitale

A cura di Ritu Vohora, T. Rowe Price


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FAANG 2.0

I FAANG 2.0 (carburanti, aerospaziale, agricoltura, energie nucleari e rinnovabili, oro e metalli/minerali) sono il riflesso di un mondo in piena mutazione.

“Siamo di fronte ad un'economia globale dirompente, da poco in ripresa da una pandemia e ora in preda a una guerra”, afferma Ritu Vohora, capital markets specialist di T. Rowe Price, che pur sperando in una soluzione a breve termine della guerra in Ucraina, ritiene che “le conseguenze dell'invasione potrebbero mostrare effetti dannosi per molti anni, inaugurando una nuova era in termini di sicurezza”.


“L'ultimo decennio - spiega la capital markets specialist  - è stato dominato dai giganti digitali FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google) che hanno continuato a prosperare durante la pandemia, ma l'aumento dei tassi ha visto cambiare le loro prospettive. I titoli FAANG 2.0 (carburanti, aerospaziale, agricoltura, nucleare e rinnovabili, oro e metalli/minerali) riflettono un mondo che cambia e potrebbero essere i prossimi vincitori a lungo termine, dato il rinnovato interesse per l’energia, la difesa, l’agricoltura e la sicurezza digitale”.

Il trilemma dell’energia

La guerra in Ucraina ha posto maggiore enfasi sul trilemma energetico:

  1. sicurezza dell'approvvigionamento
  2. costo
  3. impatto ambientale

L'obiettivo delle zero emissioni nette ha visto un momento di svolta nel 2021, raggiungendo un consenso globale, e l’attuale situazione geopolitica sta provocando un'accelerazione della transizione verde verso le energie rinnovabili, con il tema della sicurezza al centro della scena. “La sfida è quindi gestire le discrepanze tra obiettivi a breve termine (accessibilità e fornitura) e obiettivi a lungo termine (zero emissioni)”, spiega l’esperta di T. Rowe Price.

Dobbiamo essere pragmatici nell'eliminare gradualmente i combustibili tradizionali, che ad oggi rimangono essenziali per la transizione, ma possono isolare interi paesi dagli shock dell'offerta. D’altro canto, le energie eolica e solare possono essere intermittenti e in genere richiedono 3-5 anni per essere operative. Nel frattempo, i Paesi devono diversificare l’offerta, con il nucleare che offre una maggiore stabilità nelle forniture e con emissioni relativamente basse. Motivo che sta portando la Germania a riconsiderare l'energia nucleare e a siglare un accordo con il Qatar per il GNL.

Per raggiungere gli obiettivi verdi, il mondo dovrà investire in nuove tecnologie e trasformare i settori della vecchia economia: questo, secondo gli esperti di T. Rowe Price, potrebbe alimentare il prossimo super ciclo: la transizione verde, che si traduce in opportunità per gli investitori in settori come le utility che forniscono infrastrutture rinnovabili, stoccaggio, metalli rari e minerali, ma anche pompe di calore e isolamento degli edifici.

Aerospaziale

“La spesa per la difesa è destinata a crescere nei prossimi anni, data l'azione aggressiva di una superpotenza nucleare che solleva preoccupazioni sulle future minacce globali. La Germania si è già impegnata ad aumentare la spesa militare al 2% del PIL ed è probabile che altri governi europei seguano l'esempio”, precisa l’analista T.Rowe Price. Anche le probabilità che il budget della difesa statunitense venga approvato sono aumentate ed è anche una delle poche aree in cui esiste un accordo bipartisan. Il settore della difesa è altamente concentrato, in gran parte un monopolio sovvenzionato dal governo, tende a essere isolato dall'inflazione dei costi e dei salari. A causa del devastante impatto umanitario della guerra, tuttavia, l'attenzione ai fattori ESG rimane fondamentale, con molte società di difesa tradizionali che rientrano nelle liste di esclusione. È probabile che i budget della difesa vengano spesi per lo spazio (satelliti) e le tecnologie avanzate tra cui cyber, 5G e modi per raccogliere, analizzare e condividere i dati in modo sicuro.

Agricoltura e sicurezza alimentare

L'invasione dell'Ucraina può sconvolgere l'agricoltura per gli anni a venire e punta il dito sul tema della sicurezza alimentare. La Russia e l'Ucraina rappresentano circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano, il 19% del mais e il 79% dell'olio di girasole. La Russia è anche un produttore di fertilizzanti, in particolare potassio, azoto e fosfato, da cui dipende metà dell'approvvigionamento del Brasile. Le difficoltà prolungate nel settore dei cereali e dei fertilizzanti potrebbero portare a carenze alimentari a breve termine, in particolare nelle economie in via di sviluppo a basso reddito, e l'aumento dell'inflazione alimentare potrebbe innescare disordini civili. Una situazione che potrebbe portare a un approccio più protezionistico, con paesi che privilegiano l'approvvigionamento interno o cercano di localizzare la produzione.

Inoltre, la rapida crescita della popolazione mondiale comporta una maggiore importanza della produzione agricola. Secondo un rapporto del WWF, "nei prossimi quattro decenni dobbiamo produrre più cibo che negli ultimi 8.000 anni". Vediamo opportunità in aree come i produttori di fertilizzanti e i commercianti di cereali. Più in generale, la sicurezza alimentare ha implicazioni per gli obiettivi di sostenibilità, tra cui la riduzione degli sprechi alimentari, uno stoccaggio più efficiente e l'innovazione in aree come il vertical farming, la tecnologia delle sementi o l'agricoltura di precisione.

Sicurezza digitale

"Con l'accelerazione della digitalizzazione, nessun settore sarà immune dalle disruption. Le aziende che forniscono l'infrastruttura necessaria per l'economia digitale potrebbero trarne vantaggio, compresa la sicurezza informatica. Man mano che sempre più dati e informazioni vengono caricati sul cloud, l'importanza della sicurezza informatica continua a crescere per governi, aziende e individui. Mentre la guerra in Ucraina è in gran parte combattuta sul campo, il rischio di guerre digitali continua a crescere, così come il passaggio all'elettrificazione della rete, che potrebbe essere vulnerabile alle interruzioni".


“Nonostante le sfide e l'incertezza a breve termine, - conclude Ritu Vohora - ci troviamo in un contesto di cambiamenti senza precedenti. Riteniamo che ci siano opportunità per investire dalla parte giusta del cambiamento, supportando le società che fanno la cosa giusta o quelle in transizione. Queste tendenze potrebbero plasmare il prossimo decennio e determinare le aree in cui realizzare rendimenti aggiuntivi”.

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