È il giorno della Fed. Cosa aspettarsi?

È il giorno della Fed. Cosa aspettarsi?

L’attenzione del mondo finanziario si concentrerà sulle decisioni della Federal Reserve di oggi e sulle parole del suo presidente, Jerome Powell, il quale potrebbe annunciare novità in tema di tapering.

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L’attesa per la Fed

La giornata di oggi vedrà svolgersi il principale evento economico della settimana, ovvero la conclusione del meeting della Federal Reserve iniziato ieri, con particolare attenzione sulla conferenza stampa di Jerome Powell.

La banca centrale dovrebbe confermare l’attuale tasso Fed, in questo momento compreso tra lo zero e lo 0,25%, mentre novità potrebbero emergere dalle dichiarazioni di Powell su un possibile cambio della politica monetaria, in particolare sul tapering.

In attesa del grande evento di oggi, i principali indici europei restano in verde a metà mattinata, mentre l’andamento appena positivo dei future di Wall Street mostrano gli operatori una situazione di attesa per quanto avverrà quando in Italia saranno le ore 20.

Le previsioni degli analisti

Un sondaggio della Cnbc con la partecipazione di 32 operatori di mercato indica che la Fed potrebbe lasciare tutto invariato, spostando a novembre l’inizio della riduzione del suo programma di acquisto mensile di bond da 120 miliardi di dollari e il tapering in partenza a dicembre. Le previsioni parlano di un taglio mensile degli acquisti da 15 miliardi di dollari.

Da BlackRock prevedono un annuncio di avvio delle discussioni sul tapering, ma “non forniranno ulteriori dettagli”. “Credo che presenteranno un contesto da cui emergerà che potrebbero iniziare a lanciare il tapering a novembre o dicembre", spiega alla CNBC il responsabile degli investimenti della divisione globale di reddito fisso di BlackRock, Rick Rieder.

L’inizio del tapering a fine 2021 è anche lo scenario più probabile secondo Filippo Diodovich, Senior Strategist IG Italia,nonostante le recenti dichiarazioni di alcuni membri del FOMC per un tapering il prima possibile (il “sooner rather than later” era, infatti, stato espresso con parole diverse da Bullard, Fed di St Louis, Harker, Fed di Philadephia, George, Fed di Kansas City, Kaplan, Fed di Dallas, e Bostic, Fed di Boston)”.

Pertanto, da IG ritengono “che la maggioranza di membri dovish possa quindi scegliere di rimandare l’annuncio e lasciare solamente indizi su un prossimo tapering entro fine 2021 cercando di prendere ancora tempo per valutare lo stato di salute del mondo del lavoro, le pressioni inflazionistiche, la ripresa economica, gli sviluppi della pandemia e anche i possibili rischi per la stabilità finanziaria a causa del collasso del gigante del settore immobiliare cinese Evergrande”.

Mentre ad agosto, a Jackson Hole, Powell dichiarava che la banca centrale probabilmente comincerà il tapering prima della fine dell’anno, ha aggiunto che c’è ancora “molta strada da fare prima di raggiungere la piena occupazione”, considerata il criterio fondamentale per un aumento dei tassi. Tutta questa esitazione a dare il via al processo di tapering si è avuta prima della recente delusione dell’occupazione non agricola e dell’inflazione.

Questi dati macroeconomici sorprendentemente bassi, insieme ad un aumento della volatilità dei mercati, “spingeranno la Fed a non fornire alcuna indicazione precisa”, secondo Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Al contrario, prosegue Lien, “la banca probabilmente ammetterà che l’attività economica si è allentata ed esprimerà però fiducia per la ripresa”, portando Powell a confermare che si aspetta comunque che il tapering cominci quest’anno, ma è troppo presto per decidere se debba iniziare a novembre o a dicembre. Onestamente, che sia a novembre o dicembre non fa molta differenza. E, se la Fed volesse essere un po’ più decisa, potrebbe farlo”, conclude l’esperta.

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