Giro di vite di Pechino sul settore tech, Borse dell’Asia in forte ribasso

Il Parlamento cinese ha varato una legge che impone regole più strette per la gestione dei dati personali. Affondano i titoli delle società dell’e-commerce. Nel mirino potrebbero finire anche alcolici e cosmetici. Il dollaro si conferma sui massimi degli ultimi nove mesi. In Europa future piatti
Indice dei contenuti
La Borsa di Hong Kong perde l’1,5%, Shanghai -0,4%, Tokio -0,6%.
Il lieve rimbalzo messo a segno ieri sera dalla Borsa americana non ha nessun effetto di trascinamento positivo sui mercati azionari asiatici, che stamattina soccombono sotto un’altra pesante ondata di vendite. La Borsa di Shanghai perde il 2,5%, Hong Kong -2,3%, Seul -1%. A Tokio l’indice Nikkei scende dello 0,8% e segna il minimo degli ultimi sette mesi.
Il future sull’indice europeo EuroStoxx 50 è invariato.
L’indice complessivo della regione MSCI Asia/Pacific è in ribasso stamattina dell’1% e si avvia a chiudere la peggiore settimana da febbraio con un calo del 4,8%.
Fra i titoli più colpiti sono i tech cinesi e in particolare le principali piattaforme di e-commerce come Alibaba (-2,7%) JD.com (-5,2%) e Pinduoduo (-7,7%), che dovranno fare i conti con la nuova normativa varata stamattina dal Parlamento cinese che impone regole più strette per la gestione dei dati degli utenti. L’indice del settore tech della Borsa di Hong Kong è in ribasso del 3,5%.
Il richiamo del presidente cinese Xi Jinping a moderare la crescita della ricchezza individuale è un altro elemento di forte preoccupazione per gli investitori. Nel primo discorso pubblico al rientro dalle vacanze, Xi Jinping ha detto che occorre “regolamentare i redditi eccessivamente alti e incoraggiare i gruppi e le imprese ad alto reddito a restituire di più alla società”.
Secondo i media di Stato, le autorità di Pechino starebbero mettendo nel mirino anche i produttori di alcolici, le farmacie online e i produttori di cosmetici.
Wall Street frenata dalla variante delta e dal tapering in arrivo.
Ieri sera a Wall Street entrambi gli indici S&P500 e Nasdaq hanno chiuso con un mini-rialzo dello 0,1%. Gli investitori sono preoccupati per la diffusione della variante delta del coronavirus che potrebbe rallentare la crescita economica globale. Negli ospedali Usa i morti sono tornati ai livelli di febbraio, in Nuova Zelanda e a Sidney sono stati estesi i lockdown. Apple ha deciso di rinviare il ritorno dei dipendenti al lavoro in ufficio.
In questo quadro, sale l’attesa per il discorso che il presidente della Fed, Jerome Powell, farà la settimana prossima a Jackson Hole in occasione del tradizionale meeting di fine estate che ogni anno riunisce nella cittadina del Wyoming i governatori delle banche centrali dei Paesi economicamente più sviluppati.
Fra gli economisti è ormai diffusa la convinzione che a settembre la Fed annuncerà la riduzione degli stimoli all’economia, il cosiddetto “tapering”, con una frenata alla politica di acquisto di bond, che ogni mese inietta nel mercato nuova liquidità per 120 miliardi di dollari.
Questa convinzione sostiene il dollaro che si mantiene ai livelli più alti degli ultimi nove mesi. Il cambio con l’euro è a 1,168.
Il rendimento del Treasury decennale è leggermente sceso a 1,23% (-2 punti base).
Oro a 1.787 dollari/oncia (+0,2%). In rialzo il Bitcoin a 47.070 dollari, da 44.460 dollari di ieri.
Lieve recupero per il petrolio: il Wti è scambiato a 64 dollari/barile (+0,6%), Brent a 66,6 dollari (+0,2%).
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Telecom Italia - Tim ha raggiunto con Dazn un'intesa triennale, che verrà finalizzata nei prossimi giorni, per la distribuzione del suo servizio nel circuito Horeca (hotel, ristoranti e bar) tramite la piattaforma TimVision.
Eni - Le compagnie petrolifere internazionali che operano in Nigeria devono 4 miliardi di dollari all'agenzia che promuove lo sviluppo nella regione del Delta del Niger. Lo ha dichiarato un ministro del paese africano.
Stellantis - Ha annunciato che la penuria di semiconduttori provenienti dall'Asia avrà un impatto sulla produzione di due suoi stabilimenti in Francia la prossima settimana.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
