Gli appuntamenti macro della settimana

Negli Stati Uniti i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale di settembre mostrano segni di cedimento dovuti alla crisi Covid-19 e alla insufficiente risposta del governo. Nonostante si attenda un miglioramento del sentiment dei consumatori del Michigan dalla lettura preliminare di ottobre, in tutto il Paese il tasso di inflazione dovrebbe accelerare fino ai livelli dello scorso marzo. Altre pubblicazioni di rilievo per gli Stati Uniti riguarderanno:

• i prezzi di produzione e commercio estero,
• il NY Empire State Manufacturing Index,
• il Philadelphia Fed Manufacturing Index,
• L’indice Ibd/Tipp sulla misura del livello di fiducia dei consumatori e dell’ottimismo in relazione all'economia;
• e le scorte aziendali.

Al via anche la stagione degli utili del terzo trimestre con i risultati del gigante dell’healthcare, Johnson & Johnson, e quelli delle grandi banche tra cui JPMorgan Chase, Goldman Sachs, Bank of America, Wells Fargo e Citigroup.

Altrove in America, i dati chiave da seguire includono il report mensile sul numero di occupati Automatic Data Processing (Adp) in Canada; la produzione industriale del Messico; il morale delle imprese del Brasile; i dati mensili del Pil e il tasso di disoccupazione del Perù; il tasso di inflazione in Argentina.

Da questa parte dell’Atlantico, nei prossimi giorni riprenderanno i colloqui informali per giungere a un accordo su Brexit, in vista del Consiglio europeo del 15 ottobre. Il premier Uk Boris Johnson punta su un accordo di libero scambio, e ha avvertito che inizierà a lavorare su una pianificazione “no-deal” se non ci sarà un consenso prima del vertice.

Sul fronte macro gli investitori europei monitoreranno i dati sulla produzione industriale e sul commercio estero dell’Eurozona: la crescita dell’attività industriale è rallentata ad agosto, e questo potrebbe indicare una ripresa economica in fase di esaurimento. Tra gli appuntamenti centrali per le economie dei singoli Paesi si segnalano:

• il morale degli investitori tedeschi;
• la bilancia commerciale e gli ordini industriali in Italia;
• il conto corrente, il tasso di disoccupazione, i dati sul commercio industriale e al dettaglio della Turchia;
• il tasso di disoccupazione e l'inflazione in Svezia;
• e la disoccupazione nei Paesi Bassi.

In Asia, la Cina pubblicherà i prezzi al consumo e alla produzione di settembre. I mercati prevedono un rallentamento dell'inflazione e un calo dei prezzi di produzione. Sotto i riflettori anche la bilancia commerciale del Paese: le previsioni indicano un aumento sia delle esportazioni sia delle importazioni. Tra gli altri importanti aggiornamenti anche gli indicatori monetari, gli investimenti diretti esteri e le vendite di veicoli.

In Giappone, i dati chiave includono gli ordini di macchinari, i prezzi alla produzione, l'indice dell'industria terziaria e la lettura finale della produzione industriale di agosto.

In Australia gli investitori rivolgeranno la loro attenzione alle cifre relative all'occupazione, al Westpac Consumer Sentiment (misura della variazione di fiducia dei consumatori rispetto all’economia) e ai dati dell’Housing Industry Association (Hia) sull’andamento del mercato immobiliare.

Il 17 ottobre si terranno le elezioni generali in Nuova Zelanda, i sondaggi danno un vantaggio netto per il partito laburista (con consensi superiori a doppia cifra rispetto a quelli del principale partito di opposizione).

Altri aggiornamenti per la regione dell'Asia-Pacifico includono:

• i prezzi al consumo e all'ingrosso, la produzione industriale e la stima finale dei dati commerciali di settembre in India;
• le decisioni sul tasso di interesse e l’andamento della disoccupazione in Corea del Sud;
• la stima anticipata del Pil del terzo trimestre, la bilancia commerciale e le nuove dichiarazioni di politica monetaria a Singapore;
• la bilancia commerciale e la fiducia delle imprese in Indonesia;
• la produzione industriale della Malesia.