Gli appuntamenti macro della settimana

Si apre per gli Usa la settimana più intensa sul fronte delle trimestrali, con i numeri di Apple, Facebook, Microsoft, Alphabet e Amazon. L’attenzione degli analisti resterà concentrata sull’altra sponda dell’Atlantico anche per le decisioni di politica monetaria della Fed. Anche la Banca del Giappone deciderà in merito ai tassi di interesse del Paese. In Europa il focus va sui temi macro con Germania, Francia, Italia e Spagna che pubblicheranno le stime preliminari sul Pil del primo trimestre, i tassi di inflazione e quelli sulla disoccupazione.
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Europa e Regno Unito
Questa settimana le maggiori economie dell'Eurozona, tra cui Germania, Francia, Italia e Spagna, pubblicheranno le stime preliminari sul Pil del primo trimestre, i tassi di inflazione e quelli sulla disoccupazione. Secondo gli analisti, nel primo trimestre il blocco Ue è entrato in una fase di doppia recessione, causata dalle limitazioni imposte dalla pandemia, in particolare sul settore dei servizi.
Tra gli appuntamenti importanti si segnalano:
- l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende, il report GfK sul clima fra i consumatori in Germania;
- il morale delle imprese e dei consumatori in Italia;
- il sentiment dei consumatori in Francia;
- le vendite al dettaglio in Spagna;
- il Pil del primo trimestre in Svezia;
- la fiducia delle imprese e il commercio estero in Svizzera e Turchia.
Dal Regno Unito arriveranno i dati sulla produzione automobilistica, quelli sull’andamento del commercio della Confederation of British Industry (Cbi) e i prezzi delle case a livello nazionale.
America
Le decisioni di politica monetaria si spostano sull’altra sponda dell’Atlantico. Mercoledì 28 aprile i funzionari della Federal Reserve saranno chiamati a decidere sui tassi di interesse, ora compresi nell’intervallo target 0-0,25%. Mentre sul fronte macro si attende stima anticipata del Pil, influenzata dalla ripresa economica del primo trimestre dell’anno e dall’accelerazione nel ritmo delle vaccinazioni contro Covid-19. Le attese sono per una crescita del 6,5% annualizzato nel periodo gennaio-marzo, dopo la precedente espansione trimestrale del 4,3%. Altre pubblicazioni degne di nota per gli Stati Uniti riguardano:
- il PCE price index, indice dei prezzi basato sulla spesa al consumo personale (Personal Consumption Expenditure) calcolato dal Bea;
- Gli ordini di beni durevoli;
- l’indice dei costi dell'occupazione del primo trimestre;
- il CB consumer confidence, che indica la fiducia dei consumatori rispetto all’economia;
- le vendite di case in sospeso;
- il Dallas Fed Manufacturing Index;
- le vendite delle case e l’andamento del Case-Shiller home prices sulle variazioni nel valore del mercato immobiliare;
- il Chicago PMI;
- le stime anticipate della bilancia commerciale e delle scorte all'ingrosso;
- e la lettura finale del sentiment dei consumatori del Michigan.
Si delinea anche la settimana più intensa della stagione dei guadagni, con l'attenzione dei trader rivolta alle trimestrali di Apple, Alphabet, Amazon, Microsoft, Facebook, Tesla, Twitter, Alibaba, CME Group, 3M, Caterpillar, Qualcomm, Spotify, Gilead Sciences, Merck & Co, Mastercard, Visa, McDonald's, Starbucks, General Electric, Ford Motor, Boeing, Exxon Mobil e Chevron.
Altrove in America, i dati importanti da seguire includono il Pil mensile, le vendite al dettaglio e la lettura finale dei prezzi alla produzione del Canada; il Pil del primo trimestre del Messico; il tasso di disoccupazione e le partite correnti del Brasile.
Asia e Oceania
Sul fronte asiatico, faro puntato sulla decisione della Banca centrale del Giappone che deciderà sui tassi di interesse nella riunione del 26-27 aprile. I dati economici chiave includono anche le vendite al dettaglio, la produzione industriale, la fiducia dei consumatori e il tasso di disoccupazione. In Cina, l'interesse degli investitori è sull’aggiornamento del Purchasing Managers Index del National Bureau of Statistics (Nbs) e sui profitti industriali. In Corea del Sud occhi puntati sul Pil del primo trimestre, il morale delle imprese e quello dei consumatori.
Altrove, gli investitori rivolgeranno la loro attenzione all'inflazione dei prezzi al consumo del primo trimestre dell'Australia, ai prezzi alla produzione e al commercio estero e alla bilancia commerciale della Nuova Zelanda.
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