Gli appuntamenti macro della settimana

09/11/2020 13:00
Gli appuntamenti macro della settimana

Joe Biden è il 46esimo presidente eletto degli Usa. La reazione delle Borse mondiali non si fa attendere: Tokyo chiude in rialzo del 2,1% mentre il Ftse Mib segna +2,15% a fine mattinata. Sul fronte macro, gli analisti statunitensi attendono il report sui prezzi al consumo di ottobre. Da questa parte dell’Atlantico, l’Eurozona fa i conti con la seconda stima del Pil del terzo trimestre e anche l’Uk si prepara ai dati sul Pil e sull’andamento del tasso di disoccupazione.

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America

Joe Biden è il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. La conferma è arrivata nella tarda mattinata di sabato (poco dopo le 17,30 in Italia) con lo scrutinio finale dei voti in Pennsylvania e la conferma del distacco ormai incolmabile per lo sfidante, il presidente uscente Donald Trump. In apertura di settimana la risposta dei mercati, è stata entusiastica: la Borsa di Milano ha aperto in territorio positivo portandosi al 2,15% alle 12, così pure il Dax di Francoforte (+1,9%). Anche Francoforte e Parigi mostrano guadagni superiori all’1,5% mentre lo spread Btp-Bund si attesta a 121 punti base, col rendimento del BTp decennale sotto il minimo storico dello 0,6%. Tokyo chiude in rialzo del 2,1% ai massimi da quasi 30 anni. Si segnala anche un rimbalzo del petrolio (il Brent guadagna il 2,4% a 40,4 dollari il barile), ancora guadagni per l’oro (a 1.964 dollari l’oncia) e un arretramento del dollaro. Intanto il future dell’indice Nasdaq si posiziona in rialzo del 2,5%.

Negli Usa si delinea una settimana ricca di appuntamenti sul fronte macro. Nei prossimi giorni sarà diffuso il report sui prezzi al consumo di ottobre. Le stime evidenziano già un rallentamento del tasso di inflazione rispetto a settembre e un parallelo allontanamento dell’obiettivo del 2% ipotizzato dalla Federal Reserve. Allo stesso tempo, la lettura preliminare del sentiment dei consumatori del Michigan per novembre mostrerà probabilmente un leggero miglioramento. Altre pubblicazioni degne di nota sono:

  • i prezzi alla produzione;
  • le offerte di lavoro Jolts (Job Openings and Labor Turnover Survey);
  • l’indice Ibd/Tipp sulla misura del livello di fiducia dei consumatori e dell’ottimismo in relazione all'economia;
  • e il bilancio mensile del governo.

Altrove in America, nella sua riunione di giovedì, la Banca centrale del Messico lascerà probabilmente i tassi di interesse invariati. Sempre in Messico si attendono gli aggiornamenti sul tasso di inflazione e la produzione industriale; mentre il Brasile diffonderà i dati sul commercio al dettaglio e il morale degli affari.

Europa e Regno Unito

Anche in Europa i dati macro catalizzano l’attenzione. In particolare si attende la seconda stima del Pil del terzo trimestre e i dati sull’andamento del commercio estero e della produzione industriale dell’eurozona. Questa mattina sono stati diffusi i dati sulla bilancia commerciale tedesca di settembre (precedente: +15,7 miliardi di euro); mentre si attendono domani gli aggiornamenti sull’Indice Zew tedesco e giovedì sull’inflazione a ottobre. Tra le altre pubblicazioni degne di nota si segnalano:

  • i dati del Pil del terzo trimestre di Paesi Bassi, Norvegia, Polonia e Russia;
  • la disoccupazione del terzo trimestre in Francia;
  • la produzione industriale di settembre in Italia e in Francia;
  • la disoccupazione della Svizzera;
  • i tassi di inflazione in Svezia e Irlanda;
  • e l'attività industriale, il commercio al dettaglio e il tasso di disoccupazione in Turchia.

Continuano intanto i negoziati su Brexit tra Europa e Uk. Anche il calendario dei dati economici del Regno Unito segnala una serie di appuntamenti di interesse per i mercati, con il Pil del terzo trimestre, produzione industriale di settembre e il report sull’occupazione. Secondo le stime l’economia Uk ha registrato una ripresa a ritmo record nei tre mesi fino a settembre, dopo la contrazione del periodo precedente. Tuttavia, i dati mensili dell'Ons (Office for National Statistics), equivalente inglese del nostro Istat, dovrebbero mostrare un Pil in rallentamento a settembre, e tassi di disoccupazione in salita con la seconda ondata di infezioni da Covid-19.

Asia e Oceania

Questa settimana la Cina pubblicherà i prezzi al consumo e alla produzione per il mese di ottobre, le attese sono per un calo dell’inflazione (l’ultima rilevazione indicava un +0,2% mese su mese e 1,7% sull’anno). Tra gli aggiornamenti importanti figurano gli indicatori monetari, gli investimenti diretti esteri e le vendite di veicoli.

In Giappone, la Bank of Japan pubblicherà la sintesi dei pareri dei membri del consiglio di amministrazione della sua riunione di ottobre. Sul fronte dei dati economici, i dati chiave includono il conto corrente, gli ordini di macchinari, i prezzi alla produzione, l'indice Reuters Tankan sull’andamento trimestrale dell’economia del Paese, e l'Eco Watchers Survey, sulle tendenze economiche delle singole regioni.

Nel frattempo, gli investitori australiani rivolgeranno la loro attenzione all’indice di business confidence della National Australia Bank (Nab), e al Westpac Consumer Sentiment (misura della variazione di fiducia dei consumatori rispetto all’economia). Al di là del Mare di Tasman, mercoledì la Reserve Bank of New Zealand terrà la sua riunione di politica monetaria.

Altri punti salienti per la regione dell'Asia-Pacifico includono:

  • il Tasso di inflazione e la produzione industriale in India;
  • il Pil del terzo trimestre, il tasso di disoccupazione, la produzione industriale e il conto corrente della Malesia;
  • il PIl del terzo trimestre delle Filippine;
  • la disoccupazione della Corea del Sud;
  • il conto corrente, le vendite al dettaglio e il morale dei consumatori dell'Indonesia.

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