Goldman Sachs delude, Wall Street verso un avvio in ribasso
La stagione delle trimestrali è partita senza grandi sorprese positive, ma JP Morgan resta ottimista sulla capacità delle aziende di generare utili anche in condizioni meno favorevoli rispetto alla prima parte del 2021. I gestori dei fondi temono un eccesso di interventismo della Fed. Petrolio Brent: il quadro grafico dice che può arrivare velocemente a 90 dollari
I falchi minacciano i Tori
Il future del Nasdaq è in calo dell’1,7% prima della pubblicazione dell’indice della Fed di New York, l’unico dato macroeconomico di rilievo della giornata. Goldman Sachs perde il 4% dopo aver mancato le attese: le attività di trading sono andate meno bene del previsto.
Il bond governativo degli Stati Uniti a dieci anni tratta a 1,81%, tre punti base in meno dei livelli allarmanti di stamattina.
Il sondaggio mensile di Bank of America mostra che i grandi gestori continuano a considerare la politica monetaria restrittiva delle banche centrali come il principale rischio per i mercati. Segue l’inflazione. Non c’è quasi più traccia della pandemia.
A livello geografico, il sovrappeso è concentrato su Eurozona. A seguire Wall Street, lieve sottopeso per emergenti e forte sottopeso per il Regno Unito. A livello settoriale, da segnalare il record storico per i settori late cycle (energetici, bancari e materials) e per le commodity.
Costo del lavoro
Gabriele Debach, market analyst di eToro, segnala che “il 60% delle aziende americane che hanno già riportato gli utili, ovvero il 4% dell’Indice S&P500 (20 società), hanno citato l’impatto negativo del costo del lavoro come il principale fattore di rischio, maggiore rispetto ai rischi di Omicron. Situazione che conferma l’attuale record americano che vede il numero di offerte di lavoro maggiore del numero di disoccupati di oltre quattro milioni.”
L'orso tornerà presto in letargo
I profeti di sventura che da inizio anno sono tornati a farsi sentire, torneranno presto in silenzio, i dati del trimestre delle società mostreranno che il rally di Wall Street non ha molto da temere dal rialzo tassi. “Rimaniamo molto positivi sulle prospettive degli utili per il 2022, ci aspettiamo un altro anno di risultati sopra le attese", scriveva ieri pomeriggio lo strategist di JP Morgan, Mislav Matejka. Le migliori opportunità sono nelle banche e nelle società delle materie prime. Matejka spiega che il suo ottimismo si fonda anche su quanto sta avvenendo nelle catene della logistica: “i colli di bottiglia si stanno liberando”, questo dovrebbe portare ad un progressivo raffreddamento dell’inflazione.
Brent a 87,3 dollari il barile
Il greggio tipo Brent è in rialzo dell’1% a 87,3 dollari il barile. “Siamo in prossimità dell’area della sua resistenza degli 84 a barile. Una eventuale rottura potrebbe spingere i prezzi a toccare i 90 dollari”, afferma Debach nella nota di stamattina.
Criptovalute, la Spagna vuole regolamentare le pubblicità
Il bitcoin è poco mosso a 41.730 dollari.
La rapida diffusione delle criptovalute, ma soprattutto la sua pubblicità, ha attirato l’attenzione del regolatore spagnolo. Il governo di Madrid, nel suo bollettino ufficiale, ha riportato che gli inserzionisti e le aziende che commercializzano criptovalute dovranno informare l'organo di controllo CNMV con almeno 10 giorni di anticipo sul contenuto delle campagne rivolte a più di 100.000 persone.
Goldman Sachs: utili 4° trimestre sotto le attese
Il titolo perde il -2% nel preborsa. La banca d’investimento ha chiuso il quarto trimestre con profitti in calo e al di sotto delle stime e a causa della debolezza dell’attività di trading, mentre i ricavi sono saliti e hanno battuto le previsioni, grazie anche al buon andamento delle attività di investiment banking. Utile netto di 3,935 miliardi di dollari, 10,81 dollari per azione, in calo del 13% rispetto ai 4,506 miliardi, 12,08 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono saliti dell'8% a 12,639 miliardi. Gli analisti attendevano profitti per 11,77 dollari per azione su un giro d'affari di 12,04 miliardi. "Il 2021 e' stato un anno record per Goldman Sachs. La straordinaria performance dell’azienda e' una testimonianza di forza. Andando avanti, restiamo impegnati a far crescere Goldman Sachs, diversificando le nostre attività e offrendo forti ritorni per gli azionisti”, ha detto l'amministratore delegato David Solomon
Tra i titoli segnaliamo
Alibaba -4%. La Casa Bianca sta analizzando le attività cloud del colosso cinese, con particolare riferimento al sistema di immagazzinamento dei dati degli utenti statunitensi della piattaforma di e-Commerce. Dell’indagine dà conto Reuters.
Tesla -2,5% Credit Suisse alza il target price a 1.025 dollari, da 830 dollari.
Meta. -2%. JP Morgan aggiusta il target price a 385 dollari, 5 in meno del precedente target.
AbbVie. Cowen e JP Morgan alzano il target price.
Citi. Piper Sandler taglia il target price a 85 dollari.
Chevron. HSBC alza il target price a 138 dollari, da 124 dollari.
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