Governi in aiuto del settore aereo. Oggi tocca a Klm
Dall’Olanda 3,4 miliardi di euro di aiuti alla controllata locale di Air France-Klm. Taglio costi del 15% tra riduzione del personale e stipendi. Ieri, in Germania, via libera al salvataggio da 9 miliardi di euro da parte degli azionisti di Lufthansa. La paura dell’insolvenza ha messo tutti d’accordo: 98% dei consensi.
Olanda, sul piatto 3,4 miliardi di euro per il salvataggio di Klm
Il governo olandese ha annunciato aiuti da 3,4 miliardi di euro a Klm, controllata locale di Air France-Klm.
Secondo il ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra, le misure consisteranno in prestiti bancari con garanzie per 2,4 miliardi di euro e un prestito diretto da 1 miliardo. «Questo pacchetto è necessario per garantire che Klm e Air France possano continuare a svolgere l'importante ruolo che hanno nella nostra economia», ha dichiarato Hoekstra in una conferenza stampa all'Aia.
Gli aiuti olandesi, in attesa di approvazione da parte dell’Unione europea, andranno a sommarsi a alle misure varate in aprile dalla Francia pari a 7 miliardi di euro per Air France.
Immediata la reazione sui listini di Air France che a metà mattina guadagna il 2,82% scambiata a 4,26 euro.
Tagli costi…
Il salvataggio non sarà privo di conseguenze per la compagnia aerea e la forza lavoro.
Già previsto un taglio dei costi del 15%, e si attende la scure di un 20% in meno nelle buste paga dei piloti. Non si sarebbe discusso di licenziamenti per gli oltre 30mila dipendenti di Klm, ma il ministro Hoekstra ha dichiarato che «alcuni tagli saranno inevitabili».
Anche Lufthansa approva il piano di salvataggio
Diverso Paese, diversa compagnia, ma stesso copione.
Ieri l’assemblea straordinaria virtuale degli azionisti di Lufthansa ha approvato con il 98% dei consensi il pacchetto da 9 miliardi di euro concordato con il governo tedesco. Unico punto all’ordine del giorno: la partecipazione statale del 20% come prezzo del salvataggio.
Nessuna certezza sulla riuscita dell’operazione fino alla vigilia dell’assemblea, quando il primo azionista, il miliardario Heintz Hermann Thiele (con il 15,5% delle quote), ha dato la sua benedizione al piano osteggiato fino a qualche giorno prima. Lo spauracchio dell’insolvenza ha messo tutti d’accordo.
«La decisione dei nostri azionisti procura a Lufthansa la prospettiva di un futuro di successo. A nome dei nostri 138 mila dipendenti, vorrei ringraziare il governo e gli esecutivi dei Paesi delle nostre altre compagnie, per la volontà di stabilizzarci. Siamo consapevoli della nostra responsabilità e ripagheremo i 9 miliardi ai contribuenti il prima possibile», ha dichiarato ieri al termine dell’assemblea il ceo della compagnia, Carsten Spohr.
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