Governo e Atlantia disegnano il nuovo assetto di Autostrade


L’accordo tra la concessionaria e l’esecutivo prevede il 55% del nuovo soggetto in mano a Cdp (33%) e investitori istituzionali (22%). Edizione scende all’11%. L’Ipo è attesa per l’inizio del prossimo anno. Il titolo debole in Borsa a metà mattina dopo l’exploit di ieri (chiusura +26,6%).


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Il riassetto della concessionaria

Retromarcia di Atlantia, dopo la chiusura a +26,6% della seduta precedente. A metà mattina il titolo perde il 2,45% portandosi in area 14,14 euro.

Nella serata di ieri ha preso forma l’accordo tra governo e concessionaria di Autostrade con Cassa Depositi e Prestiti al 33% con un aumento di capitale dedicato, mentre il 22% sarà acquistato da uno o più investitori istituzionali «graditi e individuati» da Cdp stessa. Il ricavato dell’operazione dovrà essere utilizzato per rafforzare la rete autostradale e non potrà essere usato per distribuire dividendi.

Resta ancora il nodo valorizzazione di Aspi, a cui è anche legata l’entità della ricapitalizzazione. Le stime si aggirano fra 3 e 3,9 miliardi, con una valorizzazione dell’asset in una forbice compresa tra 9 e 12 miliardi. Alla fine del processo Edizione scenderà all’11% di Aspi e la garanzia del debito (5 miliardi) sarà in capo ai nuovi investitori.

Il passaggio successivo prevede lo scorporo della società e la contestuale quotazione in Borsa. In questa fase Edizione potrebbe definitivamente uscire dal nuovo soggetto, scongiurando del tutto la possibilità di revoca della concessione.

Un’operazione destinata a protrarsi fino al 2021

I tempi dell’operazione restano lunghi. Il Memorandum of Understanding (Mou) dovrebbe essere siglato entro il 27 luglio e il primo passaggio dovrebbe concludersi entro il 30 settembre. Mentre la quotazione della newco a cui saranno trasferite le quote di Cdp e istituzionali potrebbe avvenire anche all’inizio del prossimo anno.

Gli analisti guardano in particolare alla valutazione di Aspi emersa dalle indiscrezioni di stampa di questa mattina. Banca Imi stima il valore in un range pre-money di 6-8 miliardi nel caso in cui Cdp investisse, come preventivato, fra i 3 e i 3,9 miliardi di euro. Visti i diversi range di valutazione apparsi sui vari quotidiani, gli analisti lasciano invariato il rating hold e tp a 13,6 euro.

Gli analisti di Equita stimano una valutazione pre-money di Aspi tra i 6,1 e gli 8,9 miliardi con un valore implicito di Atlantia di 15,5-18,5 euro. Dalla cessione del 20% Atlantia incasserebbe così tra i 2 e i 2,7 miliardi riducendo il debito.

I fondi puntano sulla nuova Autostrade

Ieri sono emersi nomi di peso interessati a entrare nella nuova compagine di Autostrade nell’ambito del famoso 22% destinato agli istituzionali. Fonti vicine alla situazione hanno riferito che Blackstone e Macquarie sono tra i fondi interessati a investire in Autostrade. Le due società non hanno commentato. Secondo quanto riporta Milano Finanza anche Intesa Vita, Unipol, Poste Vita e altre casse previdenziali sarebbero interessate a investire in Autostrade insieme a Cdp.

Mentre F2i, chiamato in causa diverse volte nei giorni scorsi, ancora non ha dato segnali di interesse.

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