Governo in cerca di uno sposo per Mps. Via al risiko bancario

05/04/2019 23:00

Incalzato dalla Vigilanza europea, il governo deve trovare una soluzione per l’uscita dalla banca più antica del mondo. La via più sensata sono le nozze che accenderanno il risiko di tutto il comparto: Banco BPM, Bper Ubi non staranno alla finestra. Unicredit invece guarda all’Europa mentre Intesa ha munizioni in cascina per il ruolo da predatore.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Via al risiko bancario.

I grandi investitori guardano alle nozze transfrontaliere dopo le indiscrezioni del Financial Time che, in caso di mancata fusione tra Commerzbank e Deustche Bank, ha scritto che un altro pretendente è pronto a farsi avanti: Unicredit avrebbe già messo gli occhi su Commerzbank.

Operazione che industrialmente ha un razionale forte. Unicredit è presente in Germania con il gruppo Hvb.Come si sa, quando due big si mettono insieme, i concorrenti non stanno a guardare.

Ma senza valicare le Alpi, anche nel nostro territorio il risiko bancario prende forma, spinto in primis dai giudizio della Vigilanza europea.

Mps, Ubi Banca, BancoBpm e Bper, da quattro gruppi presto potrebbero nascere due realtà. In tutto stiamo parlando di 9 miliardi di capitalizzazioni, per banche che trattano a multipli storicamente molto bassi: tra le 0,3 e le 0,5 volte il patrimonio netto.

Sullo sfondo la forte esigenza di tagliare i costi, o meglio le filiali, e investire pesantemente nel digital banking, per non essere superati dai colossi come Unicredit e Intesa SanPaolo, senza contare Bnp Paribas.

Mps è da tempo in cerca di uno sposo

Dopo aver corteggiato le big italiane senza grande successo, il governo, principale azionista, sarebbe al lavoro per una soluzione di sistema. I rumor narrano di pressioni su BancoBpm, guidate anche dal vicino rapporto del Banco con la Lega.

L’assemblea di Bpm è in agenda domani.  Il gruppo non ha ancora digerito pienamente la fusione tra Banco Popolare e Bpm e forse un’altra operazione straordinaria con una banca, un po’ troppo distante sia come cultura che storia e dimensioni, non sarebbe facile. Ma una decisione va presa.

Entro fine anno l’esecutivo dovrà rispondere a Bruxelles sulle modalità con cui uscire dal capitale della Banca più antica del mondo, prima del termine fissato per il 2021. La soluzione più rapida è appunto una fusione.

Scartata Bpm, sulla carta appare più probabile quella con Bper, guidata da Unipol. Il progetto industriale sembra infatti più credibile. Forte taglio costi, perché molte filiali si sovrapporrebbero, e condivisione degli ingenti investimenti nel digital banking. Qualcuno ci aggiunge sinergie nel bancassurance, ma la storia insegna che sono poche.

Ubi: il ruolo di predatore

A giocare il ruolo di predatore c’è poi Ubi che su Mps si era già fatta avanti. Il 12 aprile si terrà l’assemblea dei soci. Appuntamento importante perché sarà rinnovato il cda e si attende una ventata di novità. Il nuovo gruppo di dirigenti avrà davanti a sé tre anni per elaborare un piano industriale di medio lungo respiro, dunque anche con operazioni di M&A. Victor Massiah, attuale a.d. del gruppo, più volte ha dichiarato che la strada delle aggregazioni è nei dossier sul tavolo e il momento delle scelte è vicino.

Una fusione anche  solo annunciata, tra Mps e un altro gruppo, rimescolerebbe le carte in tavola, facendo scattare il risiko bancario dell’intero settore. Le concorrenti, infatti, non  starebbero a guardare e a quel punto è gioco forza, tra gli attori rimasti esclusi, allearsi.

A fronte di uno scenario di risiko bancario i titoli coinvolti potrebbero proseguire il rally di questi mesi. Il taglio costi e le sinergie derivanti da una fusione spiegherebbero valutazioni più elevate. Se poi scatteranno anche delle situazione di contesa, allora tra i due litiganti il terzo gode, e sarà l’azionista.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: BMPS
Isin: IT0005218752
Rimani aggiornato su: Bca MPS

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: UCG.MI
Isin: IT0005239360
Rimani aggiornato su: UniCredit

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: BPE
Isin: IT0000066123
Rimani aggiornato su: Bper Banca

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: UBI.MI
Isin: IT0003487029
Rimani aggiornato su: Ubi Banca

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: BAMI.MI
Isin: IT0005218380
Rimani aggiornato su: Banco Bpm

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: CBK
Isin: DE000CBK1001
Rimani aggiornato su: Commerzbank

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni

Titolo:
Codice: DBK.XETRA
Isin: DE0005140008
Rimani aggiornato su: Deutsche Bank

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in euro

Ogni anno cumula cedole del 6,55%. Richiamabile dal primo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it