GRANOLAS, l’Europa riscopre la qualità con i suoi campioni

05/11/2025 16:30
GRANOLAS, l’Europa riscopre la qualità con i suoi campioni

Dopo mesi dominati da pochi titoli, i mercati europei stanno vivendo un ritorno della qualità: cresce l’attenzione per le aziende capaci di generare cassa e mantenere margini solidi. Tra i cosiddetti "GRANOLAS", LVMH, ASML e Nestlé incarnano questa nuova leadership. La rotazione in corso, però, resta fragile: la domanda cinese, i ritmi degli investimenti in AI e l’affollamento sui titoli GRANOLAS restano fattori cruciali da monitorare.

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Leadership europea in evoluzione

Il mercato azionario europeo sta attraversando una fase di cambiamento strutturale, con un ritorno all’attenzione sui fondamentali. Dopo mesi in cui la performance era trainata da pochi titoli dominanti, il rialzo si sta ora allargando ai settori rimasti indietro, come materie prime, tecnologia, sanità e lusso. La nuova dinamica privilegia le aziende che gestiscono con disciplina costi e scorte, producendo risultati tangibili più che promesse o storytelling.

Questa tendenza, spiega in una nota Ruben Dalfovo, Investment Strategist di BG Saxo, ha premiato i cosiddetti GRANOLAS, un gruppo di undici giganti europei con caratteristiche di solidità e redditività superiori: GSK, Roche, ASML, Nestlé, Novartis, Novo Nordisk, L’Oréal, LVMH, AstraZeneca, SAP e Sanofi. Questi titoli, simbolo di qualità e stabilità, rappresentano oggi la spina dorsale del mercato europeo, anche se non tutti si muovono con lo stesso passo. Il lusso resta condizionato dalla debolezza della domanda cinese, mentre la sanità deve affrontare la scadenza di alcuni brevetti chiave. Nonostante le difficoltà, sottolinea Dalfovo, la rotazione verso la qualità appare ormai in corso, sostenuta da una maggiore selettività degli investitori che preferiscono esecuzione e trasparenza rispetto alle narrazioni di crescita.

I fondamentali tornano protagonisti

Nel nuovo scenario, il fattore macroeconomico resta rilevante ma non determinante. Più che tassi e valute, secondo Dalfovo a fare la differenza oggi è la capacità delle imprese di eseguire in modo efficace: gestire scorte, controllare i costi e garantire flussi di cassa regolari. L’euro debole e il calo dei rendimenti obbligazionari hanno fornito un sollievo tecnico, ma la spinta principale è arrivata dalle trimestrali.

Le aziende che hanno mostrato ordini solidi e scorte ordinate sono state premiate dal mercato. In particolare, spiega Dalfovo, LVMH, ASML e Nestlé hanno offerto esempi emblematici di questa nuova stagione. Il colosso del lusso ha stupito per la gestione impeccabile dell’offerta e la capacità di mantenere vendite a prezzo pieno, ASML ha beneficiato di una domanda sostenuta dall’espansione dell’intelligenza artificiale, mentre Nestlé ha dimostrato che la disciplina sui costi e la rifocalizzazione sui prodotti redditizi possono generare valore anche in un contesto di crescita moderata.

A livello di valutazioni, osserva Dalfovo, il comparto di qualità tratta a circa 19 volte gli utili attesi, un livello solo lievemente superiore alla media del mercato (17 volte per lo STOXX 50). Questo premio moderato è giustificato dalla solidità dei bilanci e dalla capacità di difendere i margini anche in scenari complessi.

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Metodologia: capitalizzazione di mercato e rapporto P/E a 12 mesi (forward) da Bloomberg al 20/10/25; tutti i valori sono stati convertiti in euro utilizzando i tassi di cambio di riferimento della BCE al 17 ottobre 2025. Le performance % da inizio anno sono calcolate sulla base della quotazione principale europea di ciascuna società, arrotondate al punto percentuale più vicino.

Fonte: elaborazioni e stime BG Saxo.

I segnali di una rotazione credibile

La settimana che ha visto brillare LVMH, ASML e Nestlé ha rappresentato un punto di svolta nella narrazione dei mercati europei. Secondo Dalfovo, i risultati positivi di questi tre campioni hanno innescato un cambio di tono tra gli investitori, spostando l’attenzione dal momentum puro (l’acquisto dei titoli che salgono) alla forza dell’esecuzione aziendale.

Nel lusso, si legge nel report di BG Saxo, LVMH ha registrato un +12% grazie a scorte gestite con rigore e minori sconti, segnali di una domanda sana in vista delle festività. Nel settore tecnologico, ASML ha sorpreso con ordini superiori alle attese, confermando che la spinta dell’intelligenza artificiale continuerà per anni. Nei beni di consumo, Nestlé ha guadagnato il 9,3% in una sola seduta, grazie alla rifocalizzazione del portafoglio prodotti e a una strategia di efficienza sui costi che protegge i margini.

Questi risultati, puntualizza Dalfovo, hanno rafforzato la convinzione che la nuova leadership di mercato europea si basi sulla capacità di generare utili stabili e flussi di cassa consistenti, non sulle mode del momento.

Rischi e variabili da monitorare

Nonostante il rinnovato entusiasmo, osserva Dalfovo, la rotazione verso la qualità resta fragile. La domanda dalla Cina rappresenta un rischio chiave: un rallentamento nei consumi o nei viaggi potrebbe colpire lusso e beni di consumo, influenzando i margini. Anche i ritmi degli investimenti in intelligenza artificiale vanno monitorati da vicino, poiché eventuali ritardi nell’apertura dei data center o nell’espansione delle reti potrebbero rinviare ordini per i produttori di chip.

Sul fronte macro, spiega Dalfovo, tassi d’interesse e dazi commerciali restano variabili cruciali: un dollaro più forte o rendimenti a lungo termine in aumento potrebbero comprimere le valutazioni dei grandi campioni globali. Infine, c’è il rischio di affollamento nei titoli GRANOLAS, dove molti fondi sono già posizionati: eventuali delusioni su conti o guidance potrebbero generare correzioni improvvise.

L’Europa si avvia verso una fase in cui la qualità torna al centro della leadership di mercato. I casi di LVMH, ASML e Nestlé dimostrano che l’esecuzione disciplinata e la visibilità sugli utili valgono più delle promesse macro. Per mantenere lo slancio, conclude Dalfovo, serviranno buone vendite nel lusso, ordini stabili nei chip e margini solidi nei beni di consumo. In un mercato rumoroso e pieno di narrazioni, vincono i fatti: i numeri, la cassa e la coerenza operativa sono tornati i veri driver della performance europea.

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