Guerra dei dazi: nuove aperture dalla Cina

Nella girandola di notizie contraddittorie circa la guerra commerciale tra USA e Cina, oggi il governo asiatico getta 'acqua sul fuoco' decidendo di escludere alcuni prodotti dall'aumento dei dazi sull'import statunitensi
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La giornata di oggi
Proseguono le 'montagne russe' nelle relazioni tra USA e Cina con le notizie sulla guerra commerciale che ogni giorno sorprendono i mercati.
La giornata di oggi si caratterizza per l'ottimismo, dopo che Pechino ha annunciato di voler escludere alcuni prodotti dall'amento dei dazi sull'import USA. “La commissione sulle tariffe doganali sta attuando l'esclusione di alcuni semi di soia, maiale e altre materie prime sulla base della domanda delle imprese”, si legge in un comunicato diffuso dal governo cinese.
La nota si aggiunge alle dichiarazioni di Gao Feng, portavoce del Ministero del commercio cinese nel corso di un incontro a Pechino. "I funzionari delle due parti hanno mantenuto strette comunicazioni", spiegava Gao Feng, mentre le trattative puntano a raggiungere un accordo entro il 15 dicembre, quando entreranno in vigore nuovi dazi.
Una girandola di dichiarazioni contraddittorie
Le due notizie arrivano dopo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg mercoledì, secondo la quale i due giganti sarebbero vicini ad un accordo sulla riduzione dei dazi attualmente in vigore.
Inoltre, nella stessa giornata si erano aggiunte le parole del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo il quale i negoziati “stanno andando molto bene”.
Queste dichiarazioni confortanti avevano attirato gli acquisti sui mercati mondiali, facendo da contraltare alle giornate precedenti, in cui lo stesso Trump aveva dichiarato che un accordo con la Cina sarebbe preferibile che arrivasse “dopo elezioni americane che si terranno nel novembre 2020”.
Il messaggio era stato interpretato dai mercati come una chiara volontà di un mancato accordo tra le parti, scatenando vendite pesanti in tutte le borse.
La spada di Damocle dell'Impeachment
Sulle relazioni tra USA e Cina potrebbe pesare anche il processo di impeachment in corso al Congresso americano. La speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha dato il via alla redazione degli articoli, passaggio che potrebbe portare al voto su Trump prima di Natale.
Trump è accusato di aver fatto pressioni su Volodymyr Zelens'kyj, presidente ucraino, col fine di convincerlo ad indagare su Joe Biden, tra i possibili avversari alle presidenziali del 2020.
“Negli Usa nessuno è sopra la legge. La nostra democrazia è in gioco", aveva detto Pelosi nel corso di una conferenza stampa. "Il Presidente non ci lascia altra scelta che agire, perché sta cercando di manipolare, ancora una volta, le elezioni a suo vantaggio", continuava Pelosi, ribadendo che "le azioni del Presidente hanno gravemente violato la Costituzione”.
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