La guidance di Intel delude Wall Street nonostante utili e ricavi sopra le attese
La società produttrice di microchip prevede un primo trimestre dell’anno con risultati inferiori alle attese degli analisti, attirando le vendite nel premarket di New York.
Una guidance opaca
Premarket USA difficile per Intel, nonostante i buoni risultati comunicati ieri sera ma caratterizzati da previsioni deludenti relativamente all’inizio del 2022.
Le azioni della multinazionale statunitense produttrice di microprocessori cedono oltre il 2% a New York, lasciando presagire una seduta difficile a Wall Street.
La società ha comunicato di attendersi ricavi per 18,3 miliardi nel primo trimestre 2022, inferiore al risultato dello stesso periodo 2021, mentre l’utile adjusted del periodo è visto a 80 centesimi, cifra minore rispetto agli 86 centesimi attesi dagli esperti.
Previsioni, sottolineano dalla stessa società, relative ad un trimestre che include una settimana in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
Il 2021 di Intel
Nel corso dell’anno da poco terminato, Intel ha registrato un utile per azione adjusted pari a 1,09 dollari, inferiore a 1,52 dollari del 2020 ma superiore ai 91 centesimi attesi dagli esperti.
Record per i ricavi grazie alla forte domanda mondiale di chip che ha provocato diversi colli di bottiglia nell’offerta. Nel dettaglio, Intel è arrivata a 79 miliardi di dollari di ricavi, dato superiore alle previsioni della stessa azienda.
In calo il margine lordo, passato dal 56,8% del 2020 all’attuale 53,6%, con un utile risultato in diminuzione del 21% (4,6 miliardi di dollari), a causa dei forti investimenti realizzati per colmare i ritardi nella produzione.
Tra i segmenti del gruppo, il Client Computing Group ha ceduto il 7% anno su anno, a 10,1 miliardi di dollari comunque superiore alle attese del consensus (9,6 miliardi).
I ricavi derivanti dai personal computer sono aumentati di quasi il 16% rispetto al precedente anno, mentre quelli del Data Center Group sono balzati del 20% (7,3 miliardi), risultati oltre le attese (6,7 miliardi).
Per quanto riguarda il dividendo annuale, il chipmaker prevede la distribuzione del 5% a 1,46 dollari per azione, con un dividendo trimestrale di 0,365 dollari per azione, pagabile il primo marzo agli azionisti registrati al 7 febbraio.
L’ultima trimestrale dell’anno
Nel trimestre terminato il 25 dicembre le entrate GAAP sono aumentate su base annuale fino a 20,5 miliardi di dollari, in crescita del 3%, mentre quelle non GAAP sono risultate di 19,5 miliardi rispetto ai precedenti 18,9 miliardi (+4%). Le previsioni degli analisti si fermavano a 18,4 miliardi di dollari.
La sussidiaria di Intel impegnata sulla tecnologia per la guida autonoma e prossima alla quotazione, Mobileye, ha registrato vendite pari a 356 milioni di dollari nel corso del trimestre, mettendo a segno un +7%.
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