I bond bloccano il rally di Babbo Natale

30/12/2024 07:30

Venerdì le vendite sulle società a maggiore capitalizzazione dell’high tech hanno depresso tutta Wall Street. Indice Bloomberg Magnificent 7 -2%, Nasdaq -1,5%, S&P500 -1,1%.

Il 2025 è dato come vincente dagli strateghi di Wall Street. Gli obiettivi di prezzo per l'S&P 500 alla fine del 2025 sono per lo più compresi tra 6.500 e 7.000 punti. Ciò potrebbe significare un altro aumento a due cifre dell'indice l'anno prossimo.

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Il rialzo di Babbo Natale, quel periodo che comprende le ultime cinque sedute dell’anno in chiusura e le prime due dell’anno nuovo, ha registrato uno stop venerdì. Le vendite sulle società a maggiore capitalizzazione dell’high tech hanno depresso tutta Wall Street.

Indice Bloomberg Magnificent 7 -2%, Nasdaq -1,5%, S&P500 -1,1%. In quello che statisticamente è un periodo di guadagni in borsa, le performance degli indici sono insolitamente deboli: secondo i dati di Dow Jones Market Data, l’indice delle blue chip ha guadagnato in media l'1,35% in questo periodo a partire dal 1950, l'S&P 500 l'1,29%. L’indice di riferimento di Wall Street segna un calo dello 0,1% dalla chiusura di lunedì: martedì è la prima delle sette sedute di riferimento.

2025

Potrebbe non essere una conclusione dell'anno con il rally ma arriva comunque dopo quasi dodici mesi di guadagni stellari degli indici azionari. Se anche le sedute a cavallo del cambio d’anno non fossero positive, per gli investitori questo potrebbe essere un buon punto di ingresso in vista di un 2025 dato come vincente dagli strateghi di Wall Street.

Gli obiettivi di prezzo per l'S&P 500 alla fine del 2025 sono per lo più compresi tra 6.500 e 7.000 punti. Ciò potrebbe significare un altro aumento a due cifre dell'indice l'anno prossimo.

L'S&P 500 ha chiuso venerdì a circa 5.971 punti. Gli analisti prevedono utili record per le aziende americane: il consenso sugli utili per azione dell'S&P 500 nel 2025 è attualmente di 275 dollari, con un aumento del 13% rispetto a quest'anno.

La crescita degli utili dovrà essere il motore dell'aumento dei prezzi delle azioni l'anno prossimo. Pochi strateghi prevedono una crescita delle valutazioni, che sono già molto elevate. L'S&P 500 viene scambiato a circa 22 volte gli utili previsti per il prossimo anno.

COSA DICONO I BOND

Il dollaro è poco mosso, sulla via del miglior anno dal 2015. Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni è in prossimità dei massimi da maggio. Mohamed El Erian nota che i rendimenti delle obbligazioni sulla scadenza a 10 anni sono aumentati in un anno che ha visto le banche centrali delle economie avanzate dare il via al taglio dei tassi di interesse e ha registrato importi record di afflussi di liquidità nel reddito fisso.

Il rendimento del Treasury USA a 10 anni, benchmark globale, è aumentato di 0,75 punti percentuali a 4,63%, vicino al massimo del 2024 (4,70%). Solo il Regno Unito si è avvicinato agli Stati Uniti, con un rendimento del 4,63% che è salito di 1,10 punti percentuali, nonostante una dinamica di crescita notevolmente più debole e pressioni inflazionistiche meno intense.

All'interno della zona euro, abbiamo assistito a una convergenza un tempo impensabile tra il nucleo della regione e la sua periferia. La Germania, il punto di riferimento regionale, ha visto il suo rendimento aumentare di 0,37 punti percentuali. La Francia ha registrato un guadagno di 0,65 punti percentuali, più del triplo dello 0,19% della Grecia. Nel frattempo, in Asia, c’è stato il quasi raddoppio del rendimento del Giappone all'1,11%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future dell’indice Dax di Francoforte -0,1%. La borsa tedesca ha chiuso la penultima settimana del 2024 con un rialzo dello 0,5%.

SETTIMANA

Nei prossimi giorni, molti mercati finanziari saranno chiusi: i dati macro di rilievo sono pochi. MPS Corporate & Investment Banking segnala nel suo Market Movers che in Eurozona inizierà la pubblicazione dei primi dati sull’inflazione preliminare di dicembre da parte di alcuni stati membri (Spagna, Portogallo, Irlanda in programma tra lunedì e martedì), anche se le indicazioni dalle principali economie arriveranno solo nella settimana successiva.

Poche sorprese sono attese dagli indici PMI manifatturieri (giovedì) dato che, ad eccezione di quelli di Spagna e Italia, si tratta di dati finali che sono attesi in linea con quelli preliminari. Negli Stati Uniti il principale dato macro è costituito dall’ISM manifatturiero di dicembre (venerdì), atteso restare in area di contrazione per il nono mese consecutivo. Infine, occhi puntati sulle indicazioni in arrivo dalla Cina dove saranno pubblicati gli indici PMI di dicembre sia quelli ufficiali che quelli calcolati da Caixin.

In particolare, l’attenzione sarà rivolta alle indicazioni in arrivo dal settore manifatturiero alla ricerca di evidenze di miglioramento dell’economia dopo le recenti misure di sostegno annunciate dalle autorità cinesi. Entrambi i PMI manifatturieri che saranno pubblicati martedì e giovedì sono attesi dal consenso degli economisti confermarsi in area espansiva.

In Asia Pacifico, l’indice regionale di MSCI perde lo 0,3% per effetto del calo del Nikkei di Tokyo -0,8%. Lo yen è invariato dopo aver toccato giovedì 158,08 contro il dollaro, il minimo da quasi sei mesi. In lieve rialzo le borse della Cina: Shanghai Composite +0,2%. A Seoul, scendono di circa il 10% le azioni della compagnia aerea Jeju Air.

TITOLI

Eni ha comunicato l'avvio della produzione della Fase 2 del progetto Baleine, che permetterà un incremento dell'output dell'offshore della Costa d'Avorio a 60.000 barili di olio giornalieri e a due milioni di metri cubi di gas associato.

Monte dei Paschi. Il Cda ha cooptato 5 nuovi consiglieri in sostituzione dei membri del board che si sono dimessi lo scorso 18 dicembre alla luce del nuovo assetto azionario dell'istituto dopo la progressiva riduzione della quota del Mef.

Poste italiane. La prevista vendita da parte del Mef di una quota del 14% probabilmente non avverrà prima di aprile, ha riferito domenica La Stampa, citando fonti. Il Tesoro aveva inizialmente programmato la vendita per il 2024, per poi rimandarla a gennaio, prima dell'ultimo ritardo.

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