I conti di Tesla superano le aspettative e il titolo vola

Ieri la società di Elon Musk ha pubblicato, a mercati chiusi, i dati sul secondo trimestre e dato il via a una crescita del 4,4% nel trading after hour. Utile netto a 104 milioni e ricavi a 6,04 miliardi. Con i numeri diffusi ieri, Tesla elimina l’ostacolo all’ingresso della società nell’S&P 500.
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Tesla conferma la candidatura all’S&P 500
Il titolo Tesla vola nel trading after hour e conferma la sua candidatura all’ingresso nell’S&P 500. Ieri la società del “visionario” Elon Musk ha diffuso i dati del II trimestre e stimolato una crescita del 4,4% dopo aver chiuso gli scambi del 22 luglio in guadagno dell’1,53% a 1.592 dollari.
Nel trimestre, l’utile netto della società è di 104 milioni di dollari, ovvero 0,50 dollari per azione, contro il segno meno atteso dagli analisti. Ancora più sorprendente l’andamento dei ricavi: in un periodo di parziale fermo produttivo degli impianti californiani, sono scesi solo del 3% a 6,04 miliardi di dollari. Il consensus si aspettava 5 miliardi.
Con i numeri diffusi ieri, Tesla elimina l’ostacolo all’ingresso nel listino che riunisce le 500 società Usa a maggiore capitalizzazione in quanto conferma la condizione per la promozione: quattro trimestri consecutivi di redditività.
Il titolo è cresciuto del 500% in un anno, del 272% dall’inizio del 2020 con una market cap di quasi 300 miliardi di dollari.
Musk: dobbiamo rendere le nostre auto più accessibili
Nella conference call per discutere i dati con gli analisti, Musk ha detto che Tesla darà priorità alla crescita rispetto al profitto e si concentrerà sul rendere i suoi veicoli più accessibili. «La cosa che mi disturba di più in questo momento è che le nostre auto non sono abbastanza accessibili, dobbiamo rimediare a questo problema», ha detto Musk. Il prezzo di una berlina modello 3, il suo veicolo più popolare, parte da 37.990 dollari negli Stati Uniti.
In questa occasione è stata anche annunciata la sede della nuova fabbrica, la contea di Travis, in Texas, dove è compresa anche Austin. La zona era in competizione con Tulsa, Oklahoma, per il nuovo stabilimento in cui si prevede saranno creati almeno 5mila posti di lavoro.
Tesla ha anche confermato l’obiettivo di consegnare almeno mezzo milione di veicoli entro la fine del 2020 nonostante le interruzioni della produzione, compresa la chiusura di quasi sei settimane della fabbrica in California su ordine delle autorità locali. L'azienda ha consegnato più di 90mila veicoli nel secondo trimestre, superando anche in questo caso le aspettative degli analisti.
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