I nove megatrend che segneranno i prossimi cinque anni

Dal reshoring delle catene di fornitura al definitivo decollo dell’economia spaziale, passando per robot umanoidi, agenti AI e prime applicazioni dei computer quantistici, i prossimi cinque anni saranno caratterizzati da una serie di trasformazioni tecnologiche che cambieranno il volto dell’economia globale più rapidamente di quanto ci aspettiamo.
Indice dei contenuti
- 1. I nove trend tecnologici al 2030
- 2. 1. Reshoring, negli USA e non solo
- 3. 2. L’avvento dei robot umanoidi
- 4. 3. Gli agenti AI cambiano il mondo software
- 5. 4. L’AI richiede sempre più energia
- 6. 5. I computer quantistici diventano utilizzabili
- 7. 6. AI e genomica rivoluzionano la sanità
- 8. 7. I droni ridefiniranno gli scenari di conflitto
- 9. 8. I robotaxi diventano mainstream
- 10. 9. L’economia spaziale decolla
I nove trend tecnologici al 2030
L'accelerazione tecnologica è stata impressionante in questi ultimi anni. Idee che fino a poco fa sembravano fantascienza come assistenti AI, razzi riutilizzabili, veicoli autonomi e chip quantistici stanno entrando concretamente nell’economia globale, rivoluzionando settori, modelli di business e comportamenti dei consumatori.
Per gli investitori, come si legge nell'analisi di Tejas Dessai, Director of Research di Global X, restare al passo non significherà solo comprendere la portata della disruption, ma anche mettere in discussione vecchie certezze su ciò che è fattibile, sulla velocità del cambiamento e sui confini dell’impatto tecnologico.
La prossima fase della trasformazione è già in atto, e potrebbe portare cambiamenti più profondi, più rapidi e più strutturali rispetto al passato. Dessai ha individuato le innovazioni più forti che stanno plasmando il decennio e le scommesse più audaci che potrebbero definirne la seconda metà. Ecco i nove trend tecnologici da osservare, da qui al 2030, per non restare sorpresi dal cambio di paradigma in corso.
1. Reshoring, negli USA e non solo
Per anni, le catene globali del valore hanno inseguito il risparmio sui costi, alimentando il boom della globalizzazione. Il commercio mondiale è passato dal 39% al 61% del PIL globale tra il 1990 e il 2008. Ma quell’epoca si sta rapidamente sgretolando. Il Covid, le tensioni tra Stati Uniti e Cina e la guerra in Ucraina hanno messo a nudo la fragilità di sistemi globali profondamente interconnessi, spingendo aziende e governi a rimettere in discussione la loro dipendenza dal modello globalizzato.
Sta emergendo un nuovo sistema post-globalizzazione, basato sul reshoring e su legami regionali più stretti. I Paesi stanno puntando con forza su manifattura interna, tecnologie strategiche e sicurezza delle supply chain. La guerra commerciale del 2025 non fa che accelerare il processo. Dessai di Global X si aspetta flussi per migliaia di miliardi di dollari in investimenti di capitale per ricostruire supply chain più vicine a casa in questo decennio, insieme a un profondo riassetto delle infrastrutture di sicurezza e difesa.
2. L’avvento dei robot umanoidi
Quello che l’auto ha fatto per la mobilità personale, i robot umanoidi potrebbero farlo per il lavoro fisico. Secondo Dessai, la loro adozione sta accelerando grazie ai recenti progressi nell’AI e nell’hardware computazionale. Questi robot potranno operare 24/7, adattarsi a contesti variabili e migliorare continuamente grazie ai dati.
Leader con grandi risorse come Tesla, insieme a startup come Agility Robotics e Figure AI, stanno correndo per lanciare umanoidi versatili entro il 2026 e i primi test, soprattutto nella logistica, stanno già dando risultati impressionanti. Con il mercato del lavoro statunitense che si prepara ad affrontare una carenza di quasi 2 milioni di lavoratori nel manifatturiero entro il 2033, questa tecnologia potrebbe diventare presto una necessità per Dessai.
3. Gli agenti AI cambiano il mondo software
Oltre il 71% delle aziende USA sta già sperimentando l’AI generativa e l’ecosistema si sta rapidamente commercializzando. OpenAI, da sola, è proiettata a raggiungere 13 miliardi di dollari di ricavi nel 2025 e 175 miliardi entro il 2030.
Il vero valore, si legge nel report di Global X, potrebbe arrivare dalla diffusione degli agenti AI: sistemi in grado di comprendere flussi di lavoro end-to-end e automatizzare le attività ripetitive dall’inizio alla fine, trasformando per sempre il lavoro cognitivo. Questi agenti hanno il potenziale di rivoluzionare il software tradizionale, alimentando un boom di produttività. Entro il 2030, secondo le previsioni di Global X, l’AI potrebbe aggiungere fino a 15.700 miliardi di dollari all’economia globale, pari a circa il 13% del PIL mondiale.
4. L’AI richiede sempre più energia
I data center, un tempo progettati per l'hosting web e l'archiviazione cloud, vengono rapidamente rinnovati per gestire carichi di lavoro AI che richiedono molta più energia. I cluster di AI, infatti, utilizzano enormi array di GPU 24 ore su 24, richiedendo sistemi di raffreddamento avanzati e consumando una quantità di elettricità molto maggiore. Con l'espansione dell'implementazione dell'AI e l'attenuarsi dei vincoli relativi ai chip, secondo Dessai, l'energia potrebbe diventare il principale collo di bottiglia.
Ciò rende l'accesso a energia economica e affidabile una risorsa strategica: come si legge nel report di Global X, le nazioni con abbondanti risorse energetiche avranno un vantaggio strutturale nella costruzione di infrastrutture di IA e nel plasmare il futuro della tecnologia stessa.
5. I computer quantistici diventano utilizzabili
Il quantum computing sta avanzando più rapidamente del previsto. Alla fine del 2024, Google ha presentato il chip quantistico Willow, seguito a ruota da Microsoft con l’annuncio di Majorana 1, due svolte fondamentali verso sistemi quantistici stabili e praticabili. Secondo Dessai, anche se oggi queste macchine operano ancora in ambienti di laboratorio controllati, richiedendo temperature estreme e restando sensibili alle interferenze, queste sfide potrebbero essere superate entro pochi anni.
Il quantum computing è in grado di risolvere problemi complessi ben oltre le capacità dei computer tradizionali. La prima ondata di applicazioni commerciali arriverà probabilmente dai big tech come Microsoft, Google e Amazon, che offriranno il calcolo quantistico via cloud. Come si legge nel report di Global X, questo renderà accessibili nuovi strumenti potentissimi per simulazioni, ottimizzazione, sicurezza e ricerca sui materiali, problemi che finora erano semplicemente fuori portata.
6. AI e genomica rivoluzionano la sanità
La diffusione dell’IA ha il potenziale per rivoluzionare quasi ogni settore, e la sanità è tra i più pronti a beneficiarne, soprattutto in un contesto segnato da normative complesse e carenza crescente di personale. Grazie all’analisi di enormi quantità di dati genomici, l’AI ha aperto nuove frontiere nella scoperta di farmaci, riducendo drasticamente i tempi di sviluppo che un tempo si misuravano in decenni.
Sfruttando milioni di simulazioni, secondo l'analisi di Global X, l’AI può tagliare i costi della fase preclinica del 20-40% e accelerare la progettazione e validazione dei candidati farmaci fino a 15 volte. L’impatto è già visibile nei trial clinici: i farmaci scoperti con l’ausilio dell’AI hanno mostrato tassi di successo nella Fase 1 dell’80-90%, contro una media storica del 40-65%.
7. I droni ridefiniranno gli scenari di conflitto
I droni sono passati da ruoli di supporto a protagonisti nei conflitti moderni. In Ucraina, droni tattici come quadricotteri a basso costo e UAV a lungo raggio hanno mostrato per la prima volta il loro impatto strategico su scala globale: hanno ostacolato avanzate corazzate, sorvegliato posizioni nemiche in tempo reale ed eseguito attacchi di precisione a una frazione del costo delle tecnologie tradizionali.
Entro il 2030, secondo Dessai, il mercato globale dei droni militari potrebbe raddoppiare e superare i 40 miliardi di dollari, spinto dalla crescente domanda di sciami autonomi e sistemi di puntamento automatico. Il calo dei prezzi ne sta ampliando l’adozione. Entro fine decennio, i droni potrebbero dominare le missioni d’attacco, spostando gli equilibri di potere verso Stati, e attori non statali, in grado di produrli su larga scala.
8. I robotaxi diventano mainstream
I robotaxi stanno già superando gli autisti umani per tasso di errore, con i primi mercati che mostrano alti volumi di adozione e un’economia unitaria promettente. Waymo è attiva in tre città statunitensi, con 250mila corse a pagamento a settimana nel 2025 (partendo da zero nel 2020). Nel frattempo, anche Tesla ha lanciato il proprio servizio di robotaxi.
Entro il 2030, secondo Dessai, gli Stati Uniti potrebbero contare su 500.000 taxi autonomi attivi, pari al 30% della flotta attuale. Nel frattempo, il trasporto a lunga distanza è sotto pressione, con una carenza prevista di 160.000 autisti entro la fine del decennio, aprendo la strada ad aziende di camion autonomi come Aurora e Kodiak per dominare le autostrade americane.
9. L’economia spaziale decolla
Negli ultimi cinque anni, la commercializzazione dello spazio è entrata in una nuova fase: veicoli di lancio riutilizzabili, costi più bassi per il posizionamento dei satelliti e una crescente domanda di infrastrutture orbitali stanno aprendo nuovi mercati. Entro il 2030, come si legge nel report di Global X, il numero di satelliti attivi in orbita potrebbe superare quota 100mila, supportando servizi che vanno da internet satellitare e osservazione terrestre fino alla manutenzione in orbita e alla manifattura spaziale.
SpaceX effettua oggi oltre 130 lanci all’anno, mentre in orbita operano oltre 7mila satelliti Starlink (più di tutti gli altri satelliti attivi messi insieme appena cinque anni fa). Intanto, conclude Dessai, la NASA e attori privati come Blue Origin e Axiom Space stanno accelerando i piani per missioni lunari e stazioni spaziali commerciali, con i primi habitat privati pronti ad accogliere equipaggi rotativi già entro il 2028.
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