I tassi non scenderanno a breve, ma non saliranno


Jerome Powell: "Probabilmente più tempo del previsto per avere la fiducia" necessaria a tagliare i tassi di interesse. Ma il messaggio più forte, almeno per il mercato finanziario, è nel non detto. Powell non ha smentito la possibilità di un taglio dei tassi più avanti e, soprattutto, si è mantenuto ben lontano da ipotesi di rialzo dei tassi, un evento che il mercato comincia a prendere in considerazione. L'economia globale è destinata a un altro anno di crescita lenta ma costante, secondo il Fondo monetario internazionale. Aviva Investors prevede che la crescita globale si attesterà intorno al 3% nel 2024. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo. Future del Dax di Francoforte +0,2%.


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Dalle società che hanno presentato ieri i conti del trimestre sono arrivate indicazioni troppo contrastanti per riuscire a dare una direzione alla seduta, alla fine sono state ancora una volta le dichiarazioni dei banchieri centrali a lasciare il segno. L’indice S&P500 ha perso lo 0,2%, terza seduta consecutiva di ribasso. Nasdaq -0,1%. Dow Jones +0,2%. L’S&P500 si è comunque stabilizzato, arrivando da due sedute di rialzi superiori all’1%.

FEDERAL RESERVE

L'inflazione stabile nell'ultimo trimestre "ha introdotto una nuova incertezza su quando e se la Fed avrà la possibilità di abbassare i tassi d'interesse più tardi nel corso dell’anno" ha detto il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, parlando a un forum economico al quale partecipava anche il governatore della banca centrale del Canada, Tiff Macklem. Servirà "probabilmente più tempo del previsto per avere la fiducia" necessaria a tagliare i tassi di interesse.

Qualche ora prima, il vicepresidente della Fed, Phillip Jefferson, aveva affermato che la recente forza economica e le letture dell'inflazione possono giustificare il mantenimento dei tassi di interesse più a lungo. Stessa argomentazione per il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin. Insomma, a meno che qualcosa non cambi, la Fed non taglierà a breve. Ma il messaggio più forte, almeno per il mercato finanziario, è nel non detto. Powell non ha smentito la possibilità di un taglio dei tassi più avanti e, soprattutto, si è mantenuto ben lontano da ipotesi di rialzo dei tassi, un evento che il mercato comincia a prendere in considerazione.

TAGLIO TASSI

Sul mercato circolano queste ipotesi.

Gilles Moec, Axa Group Chief Economist and Head of Axa IM Research ha posticipato di un mese l’avvio dell’allentamento monetario negli Stati Uniti.

“Sebbene i prezzi alla produzione abbiano portato qualche rassicurazione, riteniamo che ci sia poco tempo per ottenere una fiducia tale da indurre la Fed a tagliare entro giugno, e abbiamo rivisto la nostra aspettativa per il primo easing a luglio”.

State Street, un colosso della gestione patrimoniale da 3,6 trilioni di dollari ritiene che la banca centrale inizierà a tagliare ben prima delle elezioni presidenziali, per evitare di influenzare il risultato. Lori Heinel, la chief investment pensa che lo scenario dell'inflazione resti a favore di questa mossa e punta su giugno come data di avvio. "Riconosciamo che i dati recenti mettono a rischio questa decisione, ma il quadro generale dell'inflazione supporta un taglio".

All'inizio di aprile, Heinel aveva dichiarato di aspettarsi un taglio di mezzo punto a giugno, con un allentamento di 150 punti base entro la fine dell’anno, successivamente ridotto a cento punti base.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo. Future del Dax di Francoforte +0,2%.

Morgan Stanley ha tagliato ieri da 100 a 75 punti base la stima sui tagli ai tassi della Bce per l'anno in corso. Lo si legge in una nota in cui gli stessi analisti "sulla base della revisione dei colleghi Usa" riducono l'entità del taglio attesa. Per il 2025 invece i tassi si ridurranno di 100 punti base complessivi, distribuiti in 4 interventi da 25 punti base.

MARIO DRAGHI

L’ex governatore della BCE propone un "cambiamento radicale" per rilanciare la competitività dell'Unione europea. "Abbiamo bisogno di un'Ue che sia adatta al mondo di oggi e di domani", ha detto ieri a una conferenza a La Hulpe a proposito della relazione sulla competitività che gli ha chiesto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

L'Europa deve poter contare su sistemi energetici puliti e indipendenti, su un sistema di difesa integrato e adeguato, su un'industria manifatturiera nei settori più innovativi e su una posizione di primo piano nell'innovazione tecnologica, ha detto. Secondo Draghi, l'azione dell'Europa è stata limitata finora dal fatto che i processi decisionali sono stati concepiti per il "mondo di ieri": pre-Covid, pre-Ucraina, pre-crisi in Medio Oriente, pre-ritorno della rivalità tra grandi potenze. Dovremmo essere in grado di sviluppare ora un nuovo strumento strategico per il coordinamento delle politiche economiche, sostiene Draghi aggiungendo che "se dovessimo scoprire che questo non è fattibile, in casi specifici, dovremmo essere pronti a prendere in considerazione la possibilità di andare avanti con un sottoinsieme di Stati membri”.

PIANETA TERRA

L'economia globale è destinata a un altro anno di crescita lenta ma costante, secondo il Fondo monetario internazionale. La stima si inserisce in un contesto macro in cui gli Stati Uniti spingono la produzione mondiale nonostante un elevato e persistente tasso di inflazione, la domanda è debole in Cina e in Europa, e sono in corso due guerre regionali. Il Fondo prevede una crescita del Pil reale globale del 3,2% per il 2024 e il 2025, invariato dal 2023. Le previsioni quest'anno sono state riviste al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla precedente stima del World Economic Outlook di gennaio, in gran parte a causa di una significativa revisione al rialzo delle prospettive del mercato statunitense.

SCENARIO POSITIVO PER LE AZIONI

Nel suo aggiornamento trimestrale della House View, Aviva Investors prevede che la crescita globale si attesterà intorno al 3% nel 2024. Pur essendo ancora in calo rispetto al 3,25% del 2023, si tratta di una revisione al rialzo rispetto alla previsione di inizio anno (2,75%). Ciò grazie alla crescita stabile o in miglioramento nel 1° trimestre del 2024 nella maggior parte delle regioni.

A livello geografico, gli Stati Uniti hanno beneficiato di un inizio d'anno migliore del previsto, con un miglioramento delle previsioni di crescita per l'intero anno. Dopo un anno di stagnazione, si prevede un ritorno alla crescita nell'Eurozona nel 1° trimestre. Michael Grady, Head of investment strategy e Chief economist di Aviva Investors, commenta così: “Ci aspettiamo che gli asset di rischio siano al centro dell'attenzione nei prossimi mesi. Anche se i dati sulla crescita globale potrebbero finire per essere inferiori ai livelli del 2023, questo inizio d'anno migliore del previsto, unito all'imminente ciclo di tagli, potrebbe rappresentare uno scenario positivo per i mercati azionari nel resto del 2024”.

Stamattina in Asia si mettono in evidenza le borse della Cina, in particolare il listino di Shenzhen, +2,2%. Stanno rimbalzano di più le società a media e piccola capitalizzazione, scese molto nelle ultime sedute a seguito del timore di un’ondata di delisting causata di un nuovo quadro regolamentare molto restrittivo. Ieri sera il soggetto di vigilanza dei mercati finanziari ha provato a calmare le acque spiegando che ci vorrà tempo per portare a regime il nuovo regolamento. La borsa del Giappone è in calo nel finale di seduta, nel giorno della pubblicazione dei dati sull’export.

TITOLI

Stellantis. L’assemblea ha approvato i compensi corrisposti al top management della casa automobilistica, compreso un pacchetto del valore massimo di 36,5 milioni di euro per l'AD Carlos Tavares. Il gruppo confida di poter iniziare a consegnare le prime auto dalla joint venture con la cinese Leapmotor entro la fine di quest'anno, ha detto l’AD.

Lusso. Lvmh chiude il primo trimestre con 20,7 miliardi di euro di ricavi.

Il comparto Fashion & Leather Goods, che rappresenta la parte maggiore delle attività di Lvmh con marchi come Luis Vuitton e Christian Dior, ha registrato una crescita organica del 2% nel primo trimestre (-2% il dato reported) a 10,49 miliardi sotto le previsioni degli analisti.
ll cognac Hennessy è stato ancora una volta ostacolato da un atteggiamento cauto dei rivenditori, che hanno limitato gli ordini dei dettaglianti, in un contesto ancora incerto negli Stati Uniti, spiega la nota. Per l’area dei vini e alcolici il decremento dei ricavi non organico è stato del 16% a 1,41 miliardi.
Il business Perfumes & Cosmetics ha segnato una crescita

organica dei ricavi pari al 7% (+3% reported) a 2,18 miliardi mentre il comparto Watches & Jewelry, che comprende Tiffany, ha visto invece scendere i ricavi organici del 2% (-5% reported) a 2,46 miliardi.

Il cosiddetto Selective Retailing infine ha registrato un

aumento dei ricavi organici pari all'11% (+5% reported) a 4,17 miliardi.

De Nora ha ceduto il business Hyde Marine a Optimarin AS, società norvegese operante nel settore trattamento acque di zavorra.

Saes Getters. La controllante S.G.G. lancia l’Opa, obiettivo dell’operazione è il delisting.

Piquadro ha chiuso l’esercizio al 31 marzo con ricavi in crescita del 3,6% a parità di cambi, a 180,3 milioni

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