I tecnologici tentano la riscossa guidati da Nvidia

I future del Nasdaq indicano una possibile apertura positiva oggi a Wall Street per l’indice tecnologico e la regina dell’Intelligenza Artificiale sembra voler subito far dimenticare la brutta giornata di ieri.

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Tecnologici in crescita

Nasdaq alla riscossa dopo il -1% della seduta di ieri, con il ‘risveglio’ del gigante Nvidia a trascinare i titoli tecnologici. Prima dell’apertura ufficiale di Wall Street, infatti, i future sul settore tech guadagnano circa mezzo punto percentuale, seguiti dai contratti sullo S&P500 (+0,20%), mentre quelli sul Dow Jones ripiegano leggermente (-0,10%).

Il dollaro sale nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scende a 1,0714 (-0,15%) e dal fronte materie prime l’oro resta stabile sopra quota 2.400 dollari l’oncia e il petrolio cede lo 0,50% (Brent a 84,60 dollari e greggio WTI a 81 dollari al barile).

Nvidia recupera

Oggi il titolo Nvidia è tornato a salire nel pre market USA (+3%) dopo tre cali consecutivi che le sono costati quasi 500 miliardi di market cap, ovvero due terzi del valore di tutta Piazza Affari. La crescita nel 2024 resta ancora impressionante, il 138%, ma dopo aver raggiunto il podio per capitalizzazione ora è tornata terza con 2.900 miliardi. In recupero anche altri titoli del settore come Micron Technology (+1,30%), Broadcom (+1%), Qualcomm (+1%) e Super Micro Computer (+1,80%).

Proprio la crescita degli ultimi mesi di tutto il settore tecnologico aveva spinto ieri gli investitori ad una rotazione nei portafogli che ha favorito i titoli bancari ed energetici a scapito delle big tech, scelte evidenti nella crescita di ieri del Dow Jones rispetto al calo del Nasdaq.

Il calo dei titoli tecnologici è stato “puramente una storia di investitori/sentiment”, hanno scritto in una nota gli analisti di Danske Bank, in quanto “i fondamentali rimangono invariati rispetto a una settimana fa”.

“C'è stata sicuramente una forte speculazione sull'impennata esponenziale di Nvidia dall'inizio dello scorso anno: forti rally sono stati spesso seguiti da forti svendite”, spiega Ipek Ozkardeskaya, analista senior presso Swissquote Bank. Se “è troppo presto per definire la fine della ‘Nvidia mania’, data l'elevata quantità di speculazioni sul titolo, vedremo l'azione dei prezzi peggiorare prima di migliorare”, ha aggiunto.

La tecnologia “è un tema pluriennale, soprattutto l'Intelligenza Artificiale, quindi non ci aspettiamo che il prezzo delle azioni di Nvidia cada a picco. Ma è normale che gli investitori si fermino a riflettere se un titolo appare sopravvalutato, anche un titolo come Nvidia”, secondo Kathleen Brooks, research director di XTB.

Malgrado le turbolenze degli ultimi giorni, Jefferies resta ottimista su Nvidia e i suoi analisti hanno rafforzato il rating ‘buy’, alzando il target price a 150 dollari per azione dai 135 dollari precedenti.

Sguardo alla Fed

In attesa dell’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, l'indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE) previsto per venerdì, oggi sono in programma il Redbook e i dati sulla fiducia dei consumatori, mentre nel corso della giornata arriveranno le dichiarazioni della componente votante del consiglio dell’istituto centrale statunitense, Lisa Cook, e oggi Michelle Bowman ha ribadito la sua opinione secondo cui mantenere il tasso di riferimento stabile “per un po' di tempo” sarà probabilmente sufficiente per tenere l'inflazione sotto controllo, ma ha anche ribadito la sua volontà di aumentare i costi di finanziamento se necessario.

Gli operatori di mercato vedono il 61% di probabilità di un taglio del tasso di interesse di 25 punti base a settembre e, secondo i dati del FedWatch di LSEG, prevedono due tagli entro la fine dell'anno.

In agenda anche le trimestrali di due importanti società quali Carnival e FedEx, previste dopo la chiusura della seduta.

“La crescita della spesa al consumo negli USA si sta gradualmente spostando da un ritmo robusto a uno più moderato. Con i consumi personali responsabili di circa due terzi di tutta l'attività economica, anche la crescita del Pil subirà un inevitabile rallentamento, fornendo maggiore fiducia alla Fed per iniziare a tagliare i tassi di interesse entro la fine dell'anno. Gli attuali prezzi di mercato implicano una probabilità del 60% di un taglio della Fed a settembre, seguito da un altro a dicembre. Indipendentemente dal fatto che la Fed tagli una o due volte quest'anno, il quadro più ampio è che probabilmente si imbarcherà in un ciclo pluriennale di tagli dei tassi al fine di normalizzare la politica monetaria”, scrive Antonio Tognoli, responsabile macro analisi di Cfo Sim.

Notizie societarie e pre market USA

Boeing (-0,60%): ha proposto l’acquisto di Spirit AeroSystems Holdings (-6%) per circa 35 dollari per azione, secondo indiscrezioni pubblicate ieri da Bloomberg News. L'offerta rappresenta un premio di quasi il 6% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni Spirit di lunedì (33,07 dollari).

Pool Corp (-11): ridotte le previsioni di eps diluito per l'anno fiscale 2024 a 11,04-11,44 dollari, dai precedenti 13,19-14,19 dollari.

GE Aerospace (-1%): il suo cliente Airbus ha ridotto ieri le sue previsioni di consegna di jet per il 2024 a 770 da 800.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 515 dollari.

Apple

JP Morgan: ‘buy’ e target price fermo a 245 dollari.

Alphabet

Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo di nuovo a 195 dollari.

Meta

Goldman Sachs: ‘buy’ e target price invariato a 500 dollari.

Amazon

Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo a 225 dollari.

Boeing

UBS: ‘buy’ e target price che non cambia dai 240 dollari precedenti.

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