I venti di guerra spingono ancora Leonardo dopo un “solido” inizio di 2022


Il gruppo continua a beneficiare dell’aumento generalizzato delle spese per la difesa deciso dai vari governi alla luce del conflitto in Ucraina, dopo una trimestrale superiore alle attese degli analisti.


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Nuovo rally per Leonardo

Leonardo resiste ancora alle vendite generalizzate sui mercati nella seduta odierna e prosegue la sua corsa. Oggi le azioni della ex Finmeccanica arrivano a guadagnare oltre il 3% dopo circa due ore di scambi, toccando un massimo di 10,10 euro, tra i pochi titoli del Ftse Mib (-1,10%) in verde.

Con il nuovo rally odierno, Leonardo porta la sua crescita di inizio anno al 58%, “tra i pochi a beneficiare dei venti di guerra”, secondo il giudizio di un trader raccolto da Reuters.

Il “sentiment resta positivo sul titolo alla luce dell’aumento generalizzato delle spese per la Difesa”, commenta un gestore, mentre Leonardo viene giudicato nelle sale “sottovalutato rispetto ai concorrenti e ci si aspetta che possa conquistare nuovi contratti all’estero”.

La trimestrale

Venerdì scorso Leonardo aveva diffuso i dati relativi al primo trimestre 2022, definiti dall’amministratore del gruppo, Alessandro Profumo, “un buon inizio anno, in linea con le aspettative”, per poi sottolineare che la società resta “on track” per raggiungere i suoi obiettivi.

Il periodo si è chiuso con un aumento degli ordini del 10,8% a 3,8 miliardi, i ricavi sono cresciuti del 7,7% a 3 miliardi, mentre l’utile netto è tornato positivo (74 milioni) rispetto alla perdita di 2 milioni dello scorso anno.

Confermata, inoltre, la guidance 2022 che prevede ordini per circa 15 miliardi, ricavi per 14,5-15 miliardi, Ebita di 1.180-1.220 milioni, un Free Operating Cash Flow (Focf) di circa 500 milioni e un indebitamento finanziario netto di circa 3,1 miliardi.

“Anche se il primo trimestre è di solito il minor contributore ai risultati dell’anno, abbiamo realizzato performance molto buone. Siamo di nuovo su un sentiero di crescita, con una ripresa nelle aerostrutture”, aggiungeva il manager.

La view degli analisti

Da Intesa Sanpaolo parlano di un “avvio d’anno solido e robusto, sopra il consensus”, in attesa “di vedere gli effetti del previsto incremento delle spese militari da parte dei governi”.

Alla luce di queste prospettive, “il posizionamento di Leonardo nei principali programmi europei ci fa restare positivi sul gruppo”, aggiungono dalla banca dopo aver alzato il target price a 11,1 da 10,7 euro e confermato il giudizio 'add'.

Raccomandazione ‘buy’ sul titolo Leonardo anche da Banca Akros, citando indiscrezioni secondo cui il gruppo potrebbe stringere accordi in Slovacchia e in Colombia, Paese nel quale si potrebbe arrivare a un contratto per la fornitura di aerei militari da 0,5 miliardi, scrive in un report.Infine, i giudizi degli analisti su Leonardo raccolti da Bloomberg si dividono in 17 ‘buy' , 1 ‘hold' e 2 ‘sell' , con un target price medio a dodici mesi di 11,84 euro pari a un potenziale upside di oltre il 15% rispetto alle quotazioni attuali.

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