Il 2024 sta iniziando male


Scende la propensione al rischio dopo gli eccessi di ottimismo delle ultime due settimane del 2023. Va giù anche il bitcoin. Negli Stati Uniti il settore servizi continua ad accelerare e uno dei membri del board della Federal Reserve ha avvertito che l’ipotesi di un altro rialzo dei tassi resta valida. I verbali della riunione del FOMC del 13 dicembre hanno mostrato che i dirigenti della banca centrale non sono affatto convinti della necessità di correre a tagliare i tassi, come invece pensa il mercato. Torna a salire il petrolio dopo l’attentato in Iran.


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La quarta seduta consecutiva di ribasso del Nasdaq costringe anche i più ottimisti a prendere in considerazione l’ipotesi di avvio di una fase di correzione dopo gli eccessi in ipercomprato dell’ultima parte del 2023. L’indice dei tech, ieri in calo dell’1,2%, è quasi tornato sui livelli del 13 dicembre, il giorno della riunione del board della Federal Reserve terminato con la terza conferma consecutiva dei tassi al 5,25%-5,50%. In tarda serata, ora italiana, sono uscite le trascrizioni di quel che si sono detti i membri del Federal Open Market Committe in quell’occasione.

VERBALI FED

I rialzi dei tassi sono probabilmente finiti ma il documento non offre alcuno spunto su quando sarà il primo taglio del costo del denaro: il mercato invece lo dà quasi per certo questa primavera. La banca centrale parla di progressi sul fronte dell'inflazione: il target del 2% si avvicina e i rischi di nuovi balzi sono diminuiti. Nonostante questo la politica monetaria è destinata a restare restrittiva per diverso tempo.

I tassi sono al "picco o vicino", si legge nelle minute dell'ultima riunione dell'anno. Un'affermazione con la quale la Fed si concede una maggiore flessibilità nel caso in cui fosse costretta a inasprire ulteriormente la sua politica monetaria "E' possibile che l'economia evolva in modo da rendere appropriati ulteriori rialzi.

Alcuni componenti hanno anche osservato come le circostanze potrebbero garantire" che il costo del denaro resti al "valore attuale più a lungo di quanto anticipato", proseguono i verbali riferendo delle posizioni all'interno del board della banca centrale. La Fed quindi ammette che sulle previsioni sull'andamento del costo del denaro c'è un'elevata incertezza.

TASSI

Nell’intervista alla CNBC di ieri, il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin ha parlato della possibilità di una frenata brusca del ciclo economico provocata dalle politiche monetarie restrittive, ma anche dell’ipotesi opposta, quella di un’economia che continua a essere sostenuta dai consumi e da un mercato del lavoro più che florido.

I dati matronimici diffusi ieri hanno mostrato che i servizi continuano a tirare: l’indice ISM Non Manifatturiero resta in fase espansiva e in dicembre è ulteriormente migliorato. I posti di lavoro vacanti restano relativamente alti, circa 8,8 milioni alla fine di novembre. Il tasso delle dimissioni però, in calo al 2,2%, rivela che sono sempre meno le persone convinte di poter trovare facilmente un impiego con una paga più alta.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, il future del Dax di Francoforte è invariato. Ieri l’indice di riferimento della borsa della Germania ha chiuso in ribasso dell’1,4%. Stamattina esce il dato sull’inflazione in Francia, alle 14 viene pubblicato il dato tedesco.

ASIA e CINA

Il mercato finanziario del Giappone è tornato stanotte in attività dopo le feste. Il Nikkei chiude in ribasso dello 0,6%.

Indice Shanghai Composite -1,4%, Hang Seng di Hong Kong -0,4%. La componente servizi dell’economia cinese accelera: l’indice PMI non manifatturiero di Caixin ha toccato i massimi degli ultimi cinque mesi a 52,9, da 51,5 di novembre: il consensus era 51,6.

I salari offerti ai lavoratori cinesi nelle principali città del Paese hanno subito il calo più consistente mai registrato negli ultimi otto anni, da quando è iniziata questa serie storica. Gli stipendi medi offerti dalle aziende ai nuovi assunti in 38 città cinesi sono scesi dell'1,3% a 10.420 yuan (1.458 dollari) nel quarto trimestre del 2023. Si tratta del peggior calo dal 2016, secondo i dati della piattaforma di reclutamento online Zhaopin. A Pechino, i salari sono diminuiti del 2,7% rispetto a un anno fa, nel quarto trimestre consecutivo di contrazione.

Petrolio ieri in rialzo del 3% per effetto della minaccia di uno stop alla produzione del più grande giacimento di idrocarburi della Libia. E’ tornato a farsi vedere sui mercati dell’energia il premio geo strategico, dopo l’attentato in Iran. Il greggio tipo Brent è stamattina intorno a 78,5 dollari il barile.

A sei giorni dal pronunciamento delle autorità di regolamentazione sulla nascita degli ETF collegati alle criptovalute, il bitcoin ha chiuso ieri in ribasso di quasi il 5%.

TITOLI

Stellantis ha chiuso il 2023 con una quota del 45,5% dei veicoli commerciali in Italia e volumi a oltre 88.600 unità vendute (+21% sul 2022). Fiat Professional è stato il Brand che ha realizzato la miglior performance con una quota del 26,1%. La quota di mercato per i veicoli commerciali elettrici è stata del 47,5%.

Saipem. Norges Bank detiene il 2,15% al 28 dicembre, secondo le comunicazioni Consob.

Eni. La bolletta del gas per la famiglia tipo in tutela ha registrato in dicembre un calo del 6,7% rispetto al mese precedente, comunica Arera in una nota, mentre per l'intero 2023 la contrazione è stata del 29,9%. Si tratta dell'ultima comunicazione di questo tipo da parte dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, alla luce della liberalizzazione del mercato da gennaio 2024.

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