Il Bitcoin entra nel bilancio del Paris Saint Germain

I vincitori della Champions League di calcio hanno convertito parte delle proprie riserve da valuta fiat alla principale delle criptovalute per una cifra corrispondente, secondo quanto trapela da alcune indiscrezioni, a 12,5 milioni di dollari.
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Il Paris Saint Germain e il Bitcoin
I campioni d’Europa di calcio del Paris Saint Germain puntano sulle criptovalute. L’annuncio è arrivato dal palco della Bitcoin Conference tenutosi la settimana scorsa a Las Vegas, quando i francesi hanno ufficializzato di detenere la principale delle cripto nel proprio bilancio.
Nel dettaglio, i freschi vincitori della Champions League ha convertito parte delle proprie riserve da valuta fiat al Bitcoin come parte di una più ampia strategia. “Abbiamo iniziato a convertire parte delle nostre riserve nel 2024. Continuiamo a mantenerle e pensiamo che Bitcoin abbia un ruolo nel nostro bilancio a lungo termine”, spiegava Pär Helgosson, a capo di Psg Labs, la divisione tecnologica e di venture capital del club.
La società non ha parlato di cifre ma, secondo alcuni media, la posizione ammonterebbe a circa 120 Bitcoin, per un valore di mercato attuale intorno ai 12,5 milioni di dollari. Si tratta di numeri non eccezionali, in quanto il fatturato del club nella passata stagione (2023-2024) aveva sfiorato gli 800 milioni di euro e il valore stimato della società è di 3,2 miliardi di dollari (secondo Forbes). Pertanto, la quota destinata al Bitcoin rappresenta meno dello 0,4% del valore societario e l’1,5% del fatturato.
Prezzo Bitcoin oggi
Intanto, oggi il Bitcoin scambia intorno la parità, a 105.250 dollari, dopo essere scesa a 103 mila dollari nel corso del fine settimane, colpita dalle prese di profitto dopo il massimo storico di 112 mila toccato a inizio maggio.
Per quanto riguarda il newsflow, poco ha fatto l’acquisto di circa 75 milioni di dollari in Bitcoin effettuato da Strategy, precedentemente nota come Microstrategy, quando in passato la stessa mossa aveva attirato acquisti sulla cripto.
L’andamento del Bitcoin, invece, ha seguito la debolezza dei mercati dovuta alla crescente incertezza circa la guerra commerciale e il suo impatto economico globale, alla luce del peggioramento delle trattative tra Stati Uniti e Cina sui dazi. Proprio in queste ore l’Ocse ha rivisto al ribasso le proprie stime sull’economia mondiale proprio a causa della guerra commerciale, riducendola al 2,9% per il 2025 e il 2026 dal 3,3% del 2024. A marzo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico prevedeva una crescita del 3,1% quest'anno e del 3% l'anno prossimo.
L’appetito per il rischio, compreso per le criptovalute, è stato ulteriormente compromesso dalle notizie secondo cui i colloqui nucleari tra Stati Uniti e Iran sarebbero vicini al fallimento, mentre le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina sono rimaste elevate dopo che i colloqui per il cessate il fuoco di lunedì hanno prodotto pochi progressi.
Coinbase sotto accusa
Ieri l’agenzia Reuters riportava l’indiscrezione secondo la quale Coinbase Global fosse a conoscenza della recente fuga di dati mesi prima che fosse divulgata pubblicamente, violazione che potrebbe costare all’exchange di criptovalute fino a 400 milioni di dollari.
La violazione è stata collegata a una società di outsourcing in India e ha portato gli hacker a ottenere informazioni sui clienti, che hanno poi chiesto in riscatto all’exchange per 20 milioni di dollari.
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