Il certificate a prova di guerra: capitale totalmente protetto sull’oro in dollari

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Il certificate di Bnp Paribas con Isin XS2355884714 oggi si compra sotto la pari a 956 dollari e in ogni scenario, sia con un calo che con un rialzo del sottostante, in dollari, si guadagna sempre. Rimborso a 1.000 dollari +4,4% con l’oro a scadenza sotto il livello iniziale (scenario peggiore). Rimborso tra 1.000 e 1.400 dollari con un rialzo dell’oro tra lo 0 e il 40% dal livello iniziale (tra +4,4 e +44% per l'investitore). Per apprezzamenti dell’oro sopra il 40% dal livello iniziale, il rimborso sarà sempre a 1.180 dollari (+23% dalle attuali quotazioni). Durata 5 anni.


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Guerra e inflazione

Il leitmotiv dei mercati si chiama incertezza: sugli esiti del conflitto, sull’andamento dei tassi d’interesse, sull’inflazione, sulla crescita economica, sullo scenario geopolitico per finire ai colli di bottiglia alla catena delle forniture. Anche i manager dalle piccole alle grandi aziende hanno una visibilità ridottissima sia sui costi dei fattori produttivi, materie prime e mercato del lavoro, che sulla domanda finale mentre le strategie internazionali stanno facendo i conti con un nuovo fenomeno: la deglobalizzazione.

Sul fronte degli economisti, gli esperti rispolverano i timori della stagflazione ovvero l’inflazione che va a braccetto con un rallentamento economico. Da Francoforte, Madame Lagarde martedì ha smentito, “nessuna stagflazione” ma i toni da colomba sono diventati quelli di un falco, in gergo la Bce è pronta a una politica monetaria più rigida per combattere l’inflaziona ma sacrificando parte della crescita economica. Secondo Fitch quest’anno la zona euro crescerà meno delle stime al 3% dal 4,5% precedente.

Più deciso il numero uno della Fed, Jerome Powell che ieri si è detto pronto ad alzare i tassi anche di 50 punti base e non più solo 25 per volta.

Avere molta liquidità in portafogli in un momento di elevata inflazione, con i prezzi negli Stati Uniti che corrono di oltre il 7% e l’Europa al 5% significa vedere il patrimonio perdere potere di acquisto. Per sottrarsi a questo effetto, è necessario investire il proprio patrimonio su degli asset che rendono più dell'inflazione.

Investire oggi sui mercati finanziari, anche se alla lunga gli studi ci dicono che funziona, ci espone a rischi elevati. Così accade che anche i grandi fondi di oggi sono ricchi di liquidità in attesa che lo scenario sia meno incerto.

C’è chi riesuma i “portafogli di guerra”, tanti titoli della difesa e dell’energia, oro e bond indicizzati all’inflazione.

Capitale protetto al 100% sull'oro

L’oro è uno dei beni rifugio per eccellenza ma ha un rischio ovvero che le quotazioni possono scendere.

Siamo andati a cercare un prodotto che cercasse di riunire molte caratteristiche difensive offerte dall’oro e allo stesso tempo azzerasse il rischio del calo delle quotazioni. Il risultato è un certificate emesso da Bnp Paribas con Isin XS2355884714. I suoi punti di forza sono:

  • un capitale totalmente protetto
  • denominato in una moneta forte, il dollaro, meno esposta all’area di guerra come l’euro
  • legato al prezzo dell’oro
  • quota sotto la pari a 956 dollari

Come funziona

Il capitale è totalmente protetto, in dollari non si perde mai, ovvero anche in caso di calo del sottostante l’investitore non perderà. Il certificate quota sotto la pari, si compra a 956 dollari, e a scadenza nel marzo 2027, verrà comunque rimborsato a 1.000 dollari anche se il prezzo dell’oro dovesse scendere dal livello iniziale. Il risultato è che anche in uno scenario negativo di calo del sottostante dal livello iniziale, l’investitore guadagnerà il 4,4%, non è molto perché è da dividere sui 5 anni ma non vi è una perdita in dollari.

Il certificate emesso lo scorso 8 marzo, ha fissato il livello iniziale a 2.035 dollari l’oncia, oggi l’oro passa si mano a 1.929 dollari in calo del 5,4% questo spiega in parte perché quota sotto la pari. Il secondo motivo è legato all’andamento dei tassi di interesse. Oggi un titolo di Stato americano in dollari a 5 anni rende il 2,3% all’anno, lo 0,5% in più rispetto a quando il prodotto è stato emesso.

Due precisazioni, la prima il capitale è sempre protetto, non garantito, significa che un rischio estremo esiste, ovvero in caso di fallimento dell’emittente, in questo caso Bnp Paribas, il prodotto non verrà rimborsato. Bnp Paribas è una delle banche europee con il rating più alto: S&P le assegna A+, Moody’s Aa3.

Secondo aspetto da guardare è il rischio/opportunità di un prodotto in dollari, il tasso di cambio con l’euro potrebbe avere un effetto positivo in caso di rafforzamento del dollaro sulla moneta unica, negativo in caso contrario.

Su questo tema crediamo sia utile diversificare il proprio portafoglio anche sotto il profilo monetario, scegliendo una valuta che perché lontana dal conflitto in Ucraina potrebbe dimostrarsi più forte del nostro euro.

Secondo scenario quello intermedio

Alla data di valutazione finale, l’8 marzo del 2027, con una performance dell’oro tra lo 0 e il +40% dal livello iniziale il certificate verrà rimborsato riflettendo questa performance, e aggiungendo il 4,4% perché quota sotto la pari, ovvero verrà rimborsato tra 1.000 dollari e 1.400 dollari.

Se ad esempio l’oro dovesse portarsi a scadenza a ridosso di 2.849 dollari l’oncia (+40% dal livello iniziale e +47% dalle attuali quotazioni) il certificate verrebbe ritirato a 1.400 dollari. Nel caso di un aumento del 30% dal livello iniziale il certificate verrebbe ritirato a 1300 dollari.

Terzo scenario: l’oro guadagna oltre il 40% dal livello iniziale

Sempre a scadenza, se l’oro dovesse aver superato la performance del +40% il rimborso sarà sempre a 1.180 dollari, ovvero il 23,4% dai livelli attuali.

Lo scambio interessante è che per offrire all’investitore un capitale totalmente protetto in dollari e dunque non lasciarlo esposto alla possibile perdita di valore legata al calo del metallo giallo, il prodotto mette un tetto massimo al guadagno.

Possibili scenari sull'oro

Ora la domanda da porsi è se l’oro salirà nei prossimi 5 anni? Il metallo giallo è un bene finito. In particolare se dovessimo raccogliere tutto l’oro estratto nel mondo formeremmo un cubo da 21,7 metri per lato, in totale 6,1 miliardi di once a cui se ne aggiungono altri 1,768 ancora da estrarre, ovvero 7,876 miliardi (secondo gli esperti è difficile credere che nel sottosuolo ci siano altri giacimenti non ancora scoperti).

A fronte di una quantità totale di oro nel mondo finita, un aumento della quantità di moneta, corrisponde a un aumento del prezzo dell’oro, in grado di mantenere costante il rapporto tra quantità di moneta totale e valore mondiale dell’oro.

Questo è uno dei motivi che fa del metallo prezioso uno dei beni rifugio preferito a fronte della crescita dell’inflazione. Negli ultimi anni con l’esplosione della massa monetaria M2 sostenuta dalle politiche monetarie espansive l’oro si è apprezzato. Ora a richiamare gli acquisti potrebbe essere l’inflazione.

Infine segnaliamo l’analisi di Zoltan Pozsar, strategist sui tassi di Credit Suisse che ha messo in evidenza come le uniche riserve della banca centrale Russa che si sono salvate dalle sanzioni sono state quelle in oro. Questo, secondo Pozsar spingerà molte banche centrali ad aumentare il peso dell’oro nelle proprie riserve.

La forza di questo prodotto è la protezione totale del capitale, un prezzo sotto la pari e l’esposizione a un bene rifugio. A fronte di queste protezioni l’investitore trova un tetto al massimo guadagno.

Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento. Vontobel gode di un buon rating: Aa3 da parte di Moody’s. I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione. Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.

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Idea di investimento
Possibile Rendimento fino al 40% con il Certificate a Capitale Protetto sull'Oro in dollari
Sottostanti:
ORO
ISIN
XS2355884714
Emittente
BNP Paribas
Comunicazione Pubblicitaria
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