Il certificate che rende fino al 14% annuo sui big dell’intelligenza artificiale: Nvidia, Intel e Asml
Il certificate di Vontobel con Isin DE000VD39CL6 su ASML, Intel e NVIDIA stacca premi trimestrali con memoria del 3,51% (14,04% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 40% dal livello iniziale.
Premi con Effetto memoria, possibilità di rimborso anticipato dal nono mese. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale. Durata tre anni
Gli ottimi risultati del primo trimestre di Nvidia e le indicazioni positive per il secondo trimestre, con numeri largamente superiori alle previsioni, confermano che la domanda di intelligenza artificiale è in costante crescita e non mostra segni di cedimento. Le aziende continuano ad aumentare gli investimenti, in particolare le big tech, per stare al passo con questa tecnologia rivoluzionaria, e Nvidia è di gran lunga il maggior beneficiario. Come dice Josh Gilbert, analista di eToro, “la prospettiva più interessante per gli investitori è che l'AI sembra essere appena iniziata”.
Per chi come investitore non ha ancora messo un piede nel mondo dell’intelligenza artificiale, o per chi vuole aumentare il peso di questo comparto nel suo portafoglio, la scelta più semplice potrebbe essere di acquistare direttamente azioni Nvidia. Fra l’altro, dopo avere superato i 1.000 dollari di quotazione (+97% dall’inizio dell’anno), Nvidia procederà il 10 giugno a uno split azionario, per cui ogni attuale azione verrà sostituita con 10 nuove azioni.
Resta però il dubbio di andare a comprare un titolo azionario sul suo massimo storico in una fase di euforia che, come la storia insegna, prima o poi è destinata a svanire. Il mercato oggi valuta Nvidia 40 volte gli utili futuri, un multiplo elevato ma non pazzesco, perché negli ultimi 12 mesi le aspettative di crescita dell’utile hanno continuato a salire.
Il grafico qui sotto, tratto da Bloomberg, mostra la fortissima impennata dei ricavi di Nvidia da quando, nel novembre 2022, OpenAI ha presentato la sua prima applicazione di intelligenza artificiale generativa, ChatGPT.
ChatGPT ha scatenato la corsa all’intelligenza artificiale dei quattro colossi tech americani, Google, Microsoft, Meta e Amazon, che oggi sono i maggiori clienti di Nvidia e nel primo trimestre hanno rappresentato circa il 40% delle sue vendite. Questa concentrazione del fatturato alla lunga potrebbe diventare un punto di debolezza. Alphabet, la casa madre di Google, e Microsoft stanno lavorando per realizzare un loro acceleratore di calcolo che possa fare il lavoro della Gpu H100 di Nvidia, che oggi è quasi insostituibile come elemento base dei data center dove vengono allenati i modelli di linguaggio (LLM) dell’intelligenza artificiale.
Con le sue H100 dal costo di svariate decine di migliaia di dollari, oggi Nvidia ha circa l’80% del mercato delle Gpu, ma la concorrenza si sta materializzando con i nuovi prodotti di AMD e di Intel, che intendono conquistarsi spazio nel crescente mercato dei data center per AI, quelli dove, secondo il Ceo di Nvidia Jensen Huan, si costruisce “la nuova merce preziosa, l’intelligenza artificiale”.
Secondo ARC (Analytic Research Consulting), nel 2022 esistevano in tutto il mondo 8.000 data center fisici. Questa cifra è destinata a crescere in maniera impressionante nei prossimi anni. Per il mercato dei data center è prevista una crescita media annua (Cagr) del 9,6% da qui al 2030, quando raggiungerà la dimensione di 418 miliardi di dollari. E’ inevitabile che ‘allargamento del mercato favorirà lo sviluppo di nuovi player.
Il certificate che rende e protegge
Tenuto conto di tutto questo, è sicuramente una proposta interessante per un investitore quella del certificate con Isin DE000VD39CL6 di Vontobel, un Cash Collect che ha come sottostanti Nvidia, Intel e Asml e offre un rendimento potenziale annuo del 14%.
E’ un investimento sul business del momento, che permette quindi di avere un alto rendimento, ma grazie alle caratteristiche del certificate riduce significativamente il rischio rispetto a un investimento azionario diretto. Infatti, il Cash collect garantisce il rimborso totale, a meno che al termine dei tre anni di durata uno dei sottostanti sia sceso di oltre il 40% rispetto al valore iniziale (barriera al 60% del livello iniziale).
Lanciato sul mercato il 19 aprile scorso a un valore di emissione di 1.000 euro, il certificate con Isin DE000VD39CL6 è acquistabile ancora oggi sul mercato secondario a 1.020 euro, nonostante nell’ultimo mese Nvidia sia salita del 21%, Asml sia rimasta pressocché invariata (+1,3%). A frenare le quotazioni del certificate, e a renderlo quindi interessante, è la discesa di Intel, in calo di circa il 15% dal lancio del prodotto.
Di seguito mostriamo una tabella con i livelli di riferimento del certificate.
Premi trimestrali con memoria del 3,51%
Il certificate paga ogni tre mesi un premio da 35,10 euro (3,51%), a condizione che alle date trimestrali di valutazione nessuno dei tre sottostanti quoti sotto la barriera, posizionata al 60% del valore iniziale (strike).
I premi del certificate sono dotati di memoria, per cui nel caso in cui a una data di osservazione non ci siano le condizioni per il pagamento del premio, la cedola non andrà persa, ma resterà in memoria e verrà corrisposta alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti saranno di nuovo sopra la barriera.
Barriera al 60%
I premi del certificate sono dotati di memoria, per cui nel caso in cui a una data di osservazione non ci siano le condizioni per il pagamento del premio, la cedola non andrà persa, ma resterà in memoria e verrà corrisposta alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti saranno di nuovo sopra la barriera.
Da gennaio 2025 possibile il rimborso anticipato
Il certificate con Isin DE000VD39CL6 potrà essere rimborsato in anticipo a partire da gennaio 2025. Il rimborso avverrà se alla data di osservazione tutti e tre i sottostanti avranno una quotazione pari o superiore al valore iniziale. Il certificate verrà rimborsato al 100% del valore di emissione e l’investitore riceverà l’ultima cedola, più le eventuali cedole precedenti non pagate e conservate nella memoria del prodotto.
Alla scadenza finale due possibili scenari
Se poi il certificate non dovesse venire ritirato anticipatamente, alla scadenza finale del 19 aprile 2027 ci potranno essere due possibilità:
- Se tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra la barriera (o allo stesso livello), il prodotto verrà rimborsato al 100% del valore nominale (1.000 euro), l’investitore riceverà l’ultima cedola e i premi eventualmente non pagati e conservati nella memoria. L’investimento si chiude nella maniera migliore.
- Se anche solo uno dei sottostanti quoterà sotto la barriera, il prodotto verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. Supponiamo, ad esempio, che il peggiore abbia perso il 60% dalla quotazione iniziale: il rimborso avverrà al 40% del valore nominale, vale a dire a 400 euro. L’investitore non riceverà l’ultima cedola e nemmeno i premi eventualmente presenti nella memoria.
Il caso Intel
Negli ultimi anni Intel ha subito pesanti difficoltà che hanno inciso drasticamente sulla quotazione delle azioni, passate dai 68 dollari dell’aprile 2021 ai 25 dollari dell’ottobre 2022. Dall’inizio di quest’anno il titolo è sceso del 39% ed è sostanzialmente invariato rispetto a dove si trovava un anno fa.
Intel è stata per decenni l’azienda più importante nel mercato dei chip per computer, con oltre l'80% del mercato delle Cpu (unità di elaborazione centrale) e fornitore esclusivo di chip per i Mac di Apple. Lo sviluppo della concorrenza ha fatto scendere la sua quota di Cpu al 64%, mentre Apple è passata a utilizzare processori progettati internamente.
Intel si è trovata costretta a ristrutturarsi e a ripensare al proprio modello. Le linee di indirizzo impostate dal management puntano sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e sulla creazione di fonderie per realizzare fisicamente chip, in linea con il desiderio della Casa Bianca di affrancare l’industria americana dalla dipendenza dei chip realizzati a Taiwan. Supportata da miliardi di dollari di incentivi pubblici, Intel sta realizzando impianti di produzione in tutti gli Stati Uniti.
Poco più di un mese fa Intel ha presentato il suo acceleratore Gaudi 3, un chip progettato per competere direttamente con le GPU di Nvidia.
Per Intel ci vorrà ancora del tempo prima di iniziare a vedere ritorni significativi sui suoi investimenti nell'AI, ma gli ultimi dati indicano che si sta muovendo in una direzione promettente. Dal quarto trimestre del 2023 al primo trimestre del 2024 il free cash flow di Intel è migliorato di 2 miliardi di dollari, passando da un valore negativo di 14 miliardi di dollari a un valore negativo di 12 miliardi di dollari.
Al prezzo attuale di 31,40 dollari, la società vale 30 volte gli utili stimati dal consensus per il 2025 (dati di Market Screener), contro le 40 volte di Nvidia. Il consensus prevede che in due anni i ricavi saliranno dai 54,2 miliardi di dollari del 2023 ai 62,7 miliardi del 2025. Nello stesso periodo l’utile dovrebbe correre da 1,68 miliardi a 4,41 miliardi.
La media dei target price degli analisti indica 40 dollari, con uno spazio di rivalutazione del 26% in 12 mesi, ben lontano dalla barriera di 21,68 dollari.
Il quasi monopolio dell’olandese Asml
L’olandese Asml è il primo produttore al mondo di macchine litografiche per stampare semiconduttori. Senza i prodotti di Asml oggi si fermerebbe la produzione dei chip.
Segnato dalle tensioni internazionali, in particolare dai veti degli Usa a esportare in Cina i chip più avanzati, il primo trimestre 2024 è stato caratterizzato da un calo dell’utile di Asml, sceso a 1,2 miliardi di euro dai quasi 2 miliardi nel primo trimestre del 2023. In ogni caso il risultato è stato superiore alle attese degli analisti.
Il Ceo Peter Wennink ha ricordato che il 2024 è un “anno di transizione” per il gruppo prima della “crescita significativa” prevista per il 2025. Il consensus degli analisti stima per quest’anno un fatturato di 27,7 miliardi di euro, destinato a salire a 35,1 miliardi nel 2025. L’utile atteso per il 2024 è di 7,4 miliardi di euro, in lieve calo rispetto all’anno precedente. Per il 2025 è previsto un utile di 11,4 miliardi. Dall’inizio dell’anno il titolo segna un rialzo del 28%. Il consensus degli analisti (Market Screener) indica un target price di 996 euro, che implica un potenziale di rialzo del 15%.
Attenzione: Il Certificate DE000VD39CL6 è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.
Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento.
Vontobel gode di un buon rating:
- Aa3 da parte di Moody's
I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione.
Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.
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