Il certificate su Banco BPM e MPS che rende fino al 18,6% annuo

Il rendimento di un Athena e la forza di un cash collect. Il certificate targato Vontobel con ISIN DE000VK2X786 su due soli sottostanti, Banca MPS e Banco BPM si compra sotto la pari a 996 euro e stacca premi mensili con memoria di 14,80 euro, pari a un rendimento potenziale annuo del 18,6%.
Il Certificate parte come un classico Athena ovvero stacca i premi con i sottostanti sopra il livello iniziale, poi, all'ultima data di valutazione la barriera dei premi scende dal 100% del livello iniziale al 60%. L’effetto memoria permette all'investitore di recuperare tutti gli eventuali premi mensili in memoria non staccati (anche quando la condizione era quella di avere i sottostanti pari 100% del livello iniziale) se a scadenza il peggiore dei sottostanti non sarà crollato del 40% dal livello iniziale. Questa struttura è studiata per offrire un ammontare cedolare molto elevato, con soli due sottostanti e una barriera cedolare finale interessante.
Possibilità di rimborso anticipato dopo 6 mesi.
A scadenza, prevista tra due anni, il capitale è protetto a patto che nessuno dei sottostanti perda oltre il 40% dal livello iniziale.
Indice dei contenuti
- 1. Prezzo sotto la pari e barriera finale profonda
- 2. Ogni mese un premio con memoria di 14,80 euro
- 3. Possibilità di rimborso anticipato da novembre
- 4. I due possibili scenari alla scadenza naturale (maggio 2027)
- 5. Gli attori del risiko bancario in Italia
- 6. Il parere degli analisti su Banca MPS e Banco BPM
Prezzo sotto la pari e barriera finale profonda
L’industria dei certificate non si ferma mai nel creare strutture sempre più innovative e funzionali. È il caso del certificato emesso da Vontobel con ISIN DE000VK2X786, attualmente scambiato sotto la pari a 996 euro, che unisce i vantaggi di un Athena con quelli di un Cash Collect. Il risultato? Un certificate in grado di offrire un ammontare cedolare molto elevato, con soli due sottostanti e una barriera cedolare finale interessante.
Il prodotto, con sottostante un paniere composto dai titoli Banca MPS e Banco BPM, prevede cedole mensili da 14,80 euro con effetto memoria, per un rendimento potenziale annuo del 18,6%. Come un classico Athena, il certificate prevede che venga staccata mensilmente la cedola se entrambi i sottostanti si mantengono sopra il livello iniziale. La caratteristica più interessante emerge però alla scadenza: all'ultima data di valutazione del 19 maggio 2027, infatti, la barriera per ricevere i premi scende dal 100% al 60% del livello iniziale. Ed ecco che qui il meccanismo dell’effetto memoria gioca un ruolo cruciale: se a scadenza il sottostante peggiore non ha perso oltre il 40%, verranno riconosciuti anche tutti i premi precedentemente non pagati (anche quando la condizione era quella di avere i sottostanti pari 100% del livello iniziale).
Al momento, solo Banco BPM quota sopra il livello iniziale, con un progresso del +3,8%, mentre Banca MPS risulta sotto del -3,4%. Acquistabile a 996 euro, il certificate consente l’incasso, in caso di tenuta della barriera fino alla scadenza, di 24 cedole mensili, per un ammontare complessivo di 355,2 euro. Rapportato alla vita residua di quasi due anni e aggiungendo il capital gain di 4 euro (differenza tra prezzo di acquisto di 996 euro e il rimborso a 1.000 euro), il rendimento annuo si attesta al 18,6% (355,2 di cedole più 4 euro di capital gain diviso 996 euro investiti siamo a 36% in meno di due anni ovvero con 1,94 di anni residue si arriva al 18,6%).
Il capitale a scadenza è protetto da una barriera al 60% del livello iniziale del sottostante con la performance peggiore. Dal sesto mese, l’investitore può approfittare del rimborso anticipato. Vediamo da vicino i livelli di riferimento del certificate:
Se rendimento elevato, barriere profonde a scadenza e possibile autocall possono rappresentare i pregi, il prezzo da pagare per avere un potenziale ritorno del 18,6% annuo è dato dal rischio di vedere un sottostante perdere il 40% prima della scadenza, senza ricevere premi o, in caso di recupero della performance, di riceverli posticipati, grazie all'effetto memoria.
Ogni mese un premio con memoria di 14,80 euro
Il certificate con ISIN DE000VK2X786 offre un flusso di premi mensili con memoria dell'1,48% sul nominale (1.000 euro), pari a 177,60 euro in un anno. Come tutti gli Athena, i premi sono condizionati al rispetto di una barriera posta al 100% del valore iniziale dei sottostanti, ma questa struttura è innovativa e prevede una barriera cedolare a scadenza che scende al 60% del livello iniziale.
Molto importante la presenza dell’effetto memoria, ovvero quell'opzione per cui un premio non pagato non è definitivamente perduto ma rimane in pancia al prodotto e, nelle successive date di osservazione, qualora si verifichino le condizioni che danno diritto al pagamento, i premi non pagati in precedenza vengono distribuiti tutti insieme compreso quello di pertinenza di quella data di valutazione.
L'obiettivo di questo certificate è quello di aumentare le possibilità di stacco di tutti i premi, grazie a una barriera a scadenza al 60% del livello iniziale unita all’effetto memoria. In virtù di questo meccanismo, per chiudere l’investimento in bellezza e portare a casa tutti i 24 premi previsti, basterà che il peggiore dei due sottostanti non abbia perso oltre il 40% dal livello iniziale all’ultima data di osservazione, ovvero il 19 maggio 2027. A quel punto l’investitore avrà portato a casa un flusso di cedole pari a 355,20 euro, più 4 euro di capital gain (differenza tra il prezzo di acquisto di 996 euro e il rimborso di 1.000 euro). L’incasso totale sarebbe di 359,20 euro che, su 996 euro (prezzo attuale), corrisponde a un rendimento annualizzato del 18,6%.
Il punto di forza è quello di lasciare lavorare al meglio il tempo e i soldi investiti per poter offrire premi più alti e una barriera a scadenza più bassa rispetto agli Athena tradizionali. Di contro, rispetto ai classici Cash Collect, l’investitore potrebbe, in una fase iniziale, non ricevere delle cedole se il prezzo dei sottostanti non riuscisse a riportarsi sopra il livello iniziale.
Va sottolineato che i premi del certificate sono considerati dal Fisco “redditi diversi”, e in quanto tali possono compensare le eventuali minusvalenze presenti nello zainetto fiscale dell’investitore. Grazie a questa particolarità, è possibile recuperare il credito fiscale derivante dalle perdite registrate entro i successivi quattro anni dalla loro realizzazione.
Possibilità di rimborso anticipato da novembre
Può succedere che il certificate non arrivi alla scadenza finale, perché dal sesto mese può essere ritirato in anticipo (autocallability). A partire dalla data di osservazione del 19 novembre 2025 e poi, in una data di valutazione mensile successiva, il prodotto verrà rimborsato in anticipo se tutti e due i sottostanti quoteranno a un valore pari o superiore al livello autocall, posto al 100% del valore iniziale per tutta la vita del prodotto.
Ad esempio, se alla prima finestra di autocall (19 novembre 2025) tutti i sottostanti saranno al di sopra del livello iniziale, il prodotto verrà rimborsato a 1.000 euro, ai quali si sommeranno la prime cinque cedole e la sesta maturata al rimborso (in totale 88,80 euro), per un incasso complessivo di 1.088,80 euro. A questo numero va aggiunto un capital gain di 4 euro come differenza sul nominale. In circa cinque mesi e mezzo (5,33 mesi) e acquistando oggi il certificate a 996 euro, il rendimento sarebbe pari al 9,3%, che corrisponde a un ritorno annualizzato del 21%.
I due possibili scenari alla scadenza naturale (maggio 2027)
In assenza di rimborso anticipato, per il certificate si prospettano due scenari alternativi alla scadenza naturale, fissata al 19 maggio 2027. La barriera a protezione del capitale, pari al 60% del valore iniziale dei sottostanti, verrà osservata esclusivamente alla scadenza, offrendo una protezione fino a un ribasso del 40% dal livello iniziale.
Nel primo scenario, se alla data di valutazione finale il peggiore dei sottostanti non sarà sceso sotto la barriera, il certificate verrà rimborsato al valore nominale di 1.000 euro, cui si aggiungeranno l’ultima cedola da 14,80 euro ed eventuali premi “in memoria” non ancora corrisposti. L’incasso totale raggiungerebbe così i 359,20 euro (355,20 euro di premi più 4 euro di capital gain), con un rendimento del 36% sul prezzo di oggi (996 euro) e su un orizzonte temporale di poco meno di due anni.
Nel secondo scenario, qualora anche solo uno dei sottostanti risultasse sotto la barriera, il capitale non sarebbe protetto e il rimborso sarà legato alla performance del titolo peggiore. Ad esempio, un calo del 50% del worst of comporterebbe un rimborso di 500 euro, a cui si sommerebbero le eventuali cedole mensili già incassate nei mesi antecedenti l'autocall, compensando parzialmente la perdita in conto capitale.
Al momento, i sottostanti si mantengono a distanze significative dalla barriera a scadenza: Banca MPS il 37,9% e Banco BPM il 42,2%.
Gli attori del risiko bancario in Italia
In questo 2025 tra i principali protagonisti del risiko bancario in Italia troviamo sicuramente Banca MPS, fino a pochi anni fa a un passo dal fallimento per poi risorgere con la cura dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio, e poi Banco BPM, un attore sempre più centrale nella nascita del terzo polo ma UniCredit non se lo vuol lasciar scappare.
Lo scorso aprile, la banca senese ha ottenuto l’ok all’aumento di capitale con l’86,4% dei voti, in vista dell’offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca. Il via libera è arrivato pochi giorni dopo l’annuncio del governo di non voler esercitare il golden power. L’offerta, rivolta al 100% del capitale di Mediobanca, prevede 23 nuove azioni MPS ogni 10 azioni Mediobanca portate in adesione. Ma da piazzetta Cuccia è arrivato subito un no secco, definendo l’operazione “non concordata e fortemente distruttiva di valore”.
Con questa mossa, Banca MPS ambisce a guidare la nascita di un terzo polo bancario, unendo la propria rete retail con le competenze di Mediobanca in investment banking e asset management. Secondo gli analisti, l’Ops potrebbe partire tra fine giugno e inizio luglio, con chiusura prevista entro agosto. Tuttavia, il quadro si è complicato dopo che Mediobanca ha annunciato una controffensiva: un’Ops su Banca Generali da 6,3 miliardi, finanziata con azioni Assicurazioni Generali già in portafoglio.
In questo scenario in rapida evoluzione, Banco BPM emerge come attore chiave. Il cda si è detto favorevole all’aumento di capitale di MPS per l’Ops su Mediobanca, allineandosi con i principali soci privati, Caltagirone e Delfin, e con il MEF, ancora titolare dell’11,73% di MPS. Tuttavia, Piazza Meda ha più volte ribadito l’intenzione di restare stand-alone, senza superare il 10% in MPS.
Ad aprile, Banco BPM ha concluso con successo l’Opa su Anima Holding, acquisendone quasi il 90%, ben oltre la soglia del 66,67% inizialmente fissata. L’operazione ha rafforzato il posizionamento strategico della banca, che però è ora nel mirino di UniCredit: il 28 aprile è partita l’Ops su BPM.
L’offerta si scontra con le condizioni stringenti del golden power, tra cui l’obbligo per Anima di mantenere per cinque anni l’attuale livello di investimenti in titoli governativi italiani (circa 90 miliardi) e la cessazione delle attività in Russia entro gennaio 2026. Il ceo di UniCredit, Andrea Orcel, ha espresso perplessità sulle prescrizioni del decreto e preannunciato un ricorso al TAR del Lazio, con il supporto dell’UE per ottenere un chiarimento formale sull’applicazione del golden power, non adottato invece per l’operazione MPS-Mediobanca.
A maggio UniCredit ha ottenuto da Consob una sospensione dell’offerta fino al 21 giugno. Il tempo aggiuntivo dovrebbe appunto servire per chiarire gli aspetti legali sul dpcm con cui a Pasqua il governo è intervenuto sull’operazione. Dopo un periodo di scontri si è riaperto il dialogo.
UniCredit, si legge in una nota, ha spiegato di "aver preso atto del tenore della risposta fornita dal MEF e in cambio ha ritirato la richiesta di misure provvisorie per consentire un dialogo costruttivo” con lo stesso Ministero, aggiungendo che "mantiene la propria posizione sul merito del golden power, ma ha chiesto che la sentenza del TAR del Lazio sia accelerata per fare definitiva chiarezza". Si attende ora la decisione da parte del TAR il 9 luglio.
Nel frattempo, la Commissione europea ha inviato una lettera a UniCredit contenente la decisione di non avviare un’indagine approfondita sull’Ops su Banco Bpm, pertanto l’offerta è stata autorizzata a partire da ieri ai sensi del regolamento sulle sovvenzioni estere. Il via libera arriva dopo la chiusura dell’esame preliminare, conclusasi positivamente.
Il parere degli analisti su Banca MPS e Banco BPM
Il sentiment degli analisti sui due titoli sottostanti si conferma sostanzialmente positivo, rafforzando ulteriormente le prospettive favorevoli per il prodotto.
Banca MPS è seguita da 9 analisti: di questi, 3 raccomandano l’acquisto (buy), 5 suggeriscono di mantenere la posizione (hold) e 1 ha un giudizio di vendita (sell). Il target price medio si attesta a 8,09 euro, con un upside potenziale dell'11% rispetto alle quotazioni correnti su Piazza Affari.
Su Banco BPM, il sentiment si presenta mediamente neutrale, ma privo di indicazioni negative: 5 analisti consigliano buy, mentre 10 suggeriscono hold. Nessuna raccomandazione negativa. Il prezzo obiettivo medio è di 10,57 euro, che implica un potenziale di crescita del 2% rispetto ai prezzi attuali.
La combinazione tra distanza dalle barriere, prospettive positive degli analisti e supporti tecnici solidi dovrebbe offrire una cornice di relativa tranquillità per gli investitori che valutano l'acquisto del certificate.
Attenzione: Il Certificate DE000VK2X786 è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.
Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento.
Vontobel gode di un buon rating:
- Aa3 da parte di Moody's
I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione.
Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.
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