Il certificate sull'energia pulita che rende fino al 18%

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Da Elon Musk a Bill Gates fino ai grandi istituti di ricerca sono tutti convinti che la fame di energia verde sia solo all'inizio. Il certificate di Vontobel con Isin DE000VU9WSU3 su Enel, Sunrun e Vestas tratta sotto la pari a 948 euro stacca premi trimestrali con memoria del 4,5% (18% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione, del 50% dal livello iniziale.

Le cedole godono dell'Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Rimborso anticipato dopo 12 mesi, durata due anni. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale.


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Il mondo avrà fame di energia, pulita. E nel settore della finanza in molti parlano di megatrend di lungo periodo. Transizione inizialmente finanziata dai governi, poi sostenuta dalla domanda di elettricità divorata da auto, pompe di calore al posto del gas e condizionatori a cui si aggiungono mega data center per cloud e intelligenza artificiale, aggiungete il 5g e la crescita demografica dei Paesi emergenti e gli ingredienti per un boom del fabbisogno ci sono tutti.

Tanto che, lo scorso 13 giugno, in una conference dall'Edison Electric Institute è stato stesso Elon Musk a lanciare l'appello: " Non posso sottolinearlo abbastanza ma abbiamo bisogno di più elettricità. Nonostante voi pensiate che basti, vi assicuro che ne serve di più, molta di più. E il più velocemente possibile”, ha detto l'a.d. di Tesla.

“Penso che ci sarà molto più fabbisogno di quello stimato. Credo circa tre volte superiore a oggi. Si tratta di una crescita esponenziale, difficile da immaginare e che spesso viene sottovalutata”.

Musk non è il solo a pensarla così, stando alle previsioni di un altro magnate come Bill Gates, una rete completamente green negli USA richiederebbe un carico circa 2,5 volte maggiore di oggi (1,2 milioni di MW del 2022). Non c’è più tempo da perdere.

Stessa musica nell’ultimo report della Iea (International Energy Agency), intitolato “Electricity Market Report 2023”, in cui si afferma che la domanda di energia elettrica crescerà nel triennio 2023-2025 a un tasso medio annuo del 3%, il che vuole dire che nei prossimi tre anni il consumo di elettricità aggiunto ogni anno sarà all'incirca equivalente a quello della Gran Bretagna e della Germania messi insieme.

La buona notizia è che all’aumento dei consumi e della produzione non corrisponderà un proporzionale aumento delle emissioni di CO2, perché “le energie rinnovabili e il nucleare stanno crescendo in maniera abbastanza rapida da potere soddisfare quasi per intero la nuova domanda di energia”, scrive Fatih Birol, direttore esecutivo della Iea. In termini più precisi, l’Agenzia stima che rinnovabili e nucleare rappresenteranno oltre il 90% della nuova capacità di generazione che verrà installata nel triennio.

Secondo la Iea la quota delle rinnovabili nel mix di produzione di energia elettrica a livello mondiale è destinata ad aumentare dall’attuale 29% al 35% entro il 2025. La Cina rappresenterà quasi la metà della produzione rinnovabile aggiuntiva, seguita dall'Unione Europea con il 15% e dagli Stati Uniti. Solo negli Stati Uniti, l'Inflation Reduction Act fornirà 370 miliardi di dollari per investimenti nell'energia pulita.

Investire su tre leader delle rinnovabili. Rendimento al 18%

Il quadro descritto dalla Iea smentisce chi pensa che sia ormai tardi per cogliere opportunità di investimento nelle energie rinnovabili. Al contrario, l’enorme quantità di fondi pubblici destinati alle energie rinnovabili moltiplica le possibilità di sviluppo delle principali aziende del settore. E sono proprio tre aziende leader dell’eolico e del fotovoltaico quelle scelte da Vontobel per il suo nuovo certificate Memory Cash Collect con codice Isin DE000VU9WSU3, un certificate che si caratterizza per un potenziale di rendimento molto alto, pari al 18% all’anno, e offre una protezione al capitale investito fino a un ribasso massimo dei sottostanti del 50%.

I sottostanti sono l’italiana Enel, la danese Vestas, leader mondiale delle turbine eoliche, e la californiana Sunrun, leader in Usa nei pannelli solari per abitazioni.

Di seguito una tabellina con i livelli di riferimento del certificate.

Premi trimestrali fino al 4,5% (18% annuo con memoria), barriera al 50%

Lanciato sul mercato il 14 luglio scorso a un valore nominale di 1.000 euro, il certificate DE000VU9WSU3 è acquistabile oggi sul mercato a 948 euro. La durata è di due anni.
Il prodotto paga ogni trimestre un premio di 45 euro (4,5%) a condizione che alle date di osservazione previste nessuno dei tre sottostanti sia sceso sotto la barriera, fissata al 50% del Valore iniziale.

Acquistando il prodotto oggi sotto la pari a 948 euro, in caso di rimborso a 1.000 euro oltre alle cedole si aggiunge un capitale gain di 52 euro pari a oltre il 5%. Dunque se i sottostanti dovessero recuperare i livelli di soli qualche giorno fa, entro la data di valutazione del 24 luglio prossimo (quando scatta la possibilità di rimborso anticipato) oltre alle cedole di 180 euro l'investitore porterebbe a casa altri 52 euro di capital gain (1.000 -948 di acquisto). Fatti due conti, in caso di rimborso a 1.000 euro, tra un anno circa, l'investitore incasserebbe 232 euro (al lordo delle tasse) su 948 euro iniziali ovvero il 24,4% in un anno. La finestra di rimborso anticipato si aprirà il 24 luglio 2024 e si ripresenterà ad ogni valutazione trimestrale successiva.

Capitale protetto fino a ribassi del 50%

La stessa barriera al 50% protegge il capitale investito, che alla scadenza finale del 14 luglio 2025 sarà rimborsato al 100% del valore nominale (1.000 euro) anche se le quotazioni dei sottostanti dovessero essere scese rispetto ai Valori iniziali. La protezione vale fino a un ribasso massimo del 50%. In caso di ribasso superiore, l’investitore subirà una perdita sul capitale investito, proporzionale alla performance del peggiore dei sottostanti.

I premi godono dell’effetto memoria, per cui se a una certa data di osservazione non ci dovessero essere le condizioni per il pagamento della cedola, il bonus sarà accantonato e verrà corrisposto alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra la barriera.

Grazie all’effetto memoria, basterà che alla scadenza finale del 14 luglio 2025 né Enel, né Vestas, né Sunrun siano sotto la barriera per avere la certezza di incassare tutte le otto cedole da 45 euro (in totale 360 euro).

Possibile il rimborso anticipato a partire da luglio 2024

Esiste, però, la possibilità che il certificate non arrivi a fine corsa perché potrebbe venire rimborsato in anticipo. L’autocall (rimborso anticipato) potrà scattare dopo un anno dall’emissione, a partire dalla valutazione del 15 luglio 2024 e in tutte le successive date di valutazione. La condizione è che tutti e tre i sottostanti abbiano una quotazione pari o superiore al Valore iniziale. Se dovesse succedere, l’investitore incasserà un rimborso pari al 100% del valore nominale del certificate (1.000 euro), più l’ultimo premio e gli eventuali premi congelati e non pagati per l’effetto memoria. A quel punto l’investimento si chiude e l’investitore non avrà più diritto a nessun altro premio.

Focus sui sottostanti

Andiamo ora ad esaminare le tre società scelte come sottostanti di questo certificate.

Vestas

E’ il primo produttore al mondo di turbine eoliche, con un fatturato previsto per quest’anno di 15,1 miliardi di euro, in crescita del 4,8%. Il 2023 dovrebbe essere l’anno del ritorno all’utile dopo un difficile 2022, che si era chiuso con una perdita di 1,5 miliardi di euro. Vestas è stata una delle principali vittime del caos che si è creato dopo la pandemia nelle catene globali di approvvigionamento. Le gigantesche turbine eoliche dipendono da fornitori lontani per migliaia di singoli componenti che vengono assemblati in centri di produzione prima di essere consegnati ai clienti. Gli intoppi lungo la catena della fornitura hanno comportato costosi ritardi, che sono stati per lo più assorbiti dal produttore.

Da mesi la situazione sembra tornata sotto controllo. Il primo trimestre si è chiuso con un piccolo utile e gli analisti stimano per l’intero 2023 profitti pari a 93 milioni di euro, destinati a crescere a 787 milioni nel 2024, quando i ricavi saliranno a 17,5 miliardi (+15%).

Al prezzo attuale di 177,8 corone corrisponde una capitalizzazione di 24,1 miliardi di euro. Dall’inizio dell’anno le quotazioni sono scese del 12%, ma la performance a cinque anni è saldamente positiva con +120%.

Su 25 analisti che coprono il titolo, 10 raccomandano di comprare le azioni, 10 hanno un giudizio neutrale e cinque consigliano di vendere. La media dei target price è 212 corone (+20% sul prezzo attuale). Da segnalare che dal novembre 2018 le quotazioni di Vestas non sono mai scese sotto il livello della barriera (90 corone).

Enel

Il colosso italiano dell’energia è uno dei primi produttori mondiali di energia da fonti rinnovabili. Gli investitori sono in attesa del nuovo piano industriale che verrà presentato in autunno dal nuovo Ceo Flavio Cattaneo, ma sono pronti a scommettere che su alcuni obiettivi il nuovo piano confermerà quelli del precedente management. Fra questi, l’impegno a installare entro il 2025 circa 21 GW di nuova capacità rinnovabile, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale.

Secondo l’agenzia DRBS, la nuova modulazione del Pnrr concordata dal governo italiano con la Commissione Ue vedrebbe l’Enel beneficiare dell’assegnazione di maggiori fondi all’interno del programma europeo REPowerEU. Finora Enel si è vista assegnare circa 3,5 miliardi di euro da fondi del Pnrr per finanziar progetti di transizione ecologica.

Dall’inizio dell’anno l’azione Enel è salita del 16%. All’attuale quotazione di 6,02 euro la società capitalizza 61,2 miliardi di euro ed è titolo a maggiore capitalizzazione della Borsa di Milano.
 All’inizio di luglio Goldman Sachs ha inserito Enel nella sua “Conviction Buy list” con un target price di 7,65 euro, leggermente più alto del target price medio dei 23 analisti che coprono il titolo, pari a 7,50 euro (+24% sulla quotazione attuale).

Dall’ottobre 2013 le quotazioni di Enel non sono mai scese sotto il livello della barriera (3,085 euro).

Sunrun

Su 26 analisti che coprono Sunrun, sono 20 quelli che consigliano di comprare le azioni (Buy o Outperform). Gli altri sei raccomandano comunque di tenerle in portafoglio (Hold). La media dei target price è 34,3 dollari, poco meno del doppio dell’attuale prezzo della società californiana, leader negli Usa nell’installazione di impianti fotovoltaici per immobili residenziali.

All’inizio di agosto l’azienda ha annunciato i risultati del secondo trimestre, che si è chiuso a sorpresa con un utile per azione di 25 centesimi contro una stima del consensus che indicava una perdita di 24 centesimi. I ricavi sono saliti dell’1% a 590 milioni di dollari.

Nella storia di Sunrun, il valore delle azioni è sceso fugacemente solo per alcuni giorni nel marzo 2020 sotto i 9 dollari. Il certificate fissa una barriera a 9,52 dollari.

Due scenari alla scadenza finale

Se il certificate non sarà stato rimborsato in anticipo, alla scadenza finale del 14 luglio 2025 potranno realizzarsi due ipotesi:

  • Tutti e tre i sottostanti quotano sopra la barriera (o allo stesso livello). Il certificate viene rimborsato a 1.000 euro (100% del Valore nominale) e l’investitore riceve l’ultimo premio e tutti i premi precedenti eventualmente non pagati e accantonati per l’effetto memoria.
  • Anche solo uno dei sottostanti accusa un ribasso superiore al 50% rispetto al Valore iniziale. L’investitore non riceve nessun premio e il certificate viene rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei due sottostanti. Ipotizziamo che il peggiore sia Sunrun con una discesa del 65% dal Valore iniziale: il certificate verrà rimborsato al 35% del Valore iniziale, cioè a 350 euro.
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Idea di investimento
Possibile premio del 18% annuo con il certificate su Enel, Sunrun e Vestas
Sottostanti:
Enel SpAVestas Wind Systems A/SSunrun Inc
Rendimento p.a.
18%
Cedole
4,5% - €45,00
Memoria
si
Barriera Cedole
50%
ISIN
DE000VU9WSU3
Emittente
Vontobel
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