Il certificate sull'intelligenza artificiale che rende fino al 16,56% l'anno

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Il certificate di BNP Paribas con Isin XS2567776658 su Oracle, Nvidia e UiPath stacca premi mensili dell'1,38% (16,56% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione, del 50% dal livello iniziale.

Cedole con Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Rimborso anticipato dal nono mese, durata tre anni. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale.


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Governi e imprese a consulto sull’intelligenza artificiale

Se c’è un compito che rasenta l’impossibile è definire l’universo dell’intelligenza artificiale. Modalità di utilizzo e campi di applicazione si espandono di giorno in giorno e l’unico limite è la fantasia umana, limite che presto potrebbe essere superato ricorrendo alla fantasia artificiale... Battute a parte, l’ultima novità che ci dà l’idea di quanto l’AI sia condimento essenziale della nostra vita viene da Muscat, capitale dell’Oman. Nel piccolo regno della Penisola araba, il 29 ottobre, si sono svolte le elezioni per il rinnovo della Shura, un’assemblea di consultazione per il Sultano. La notizia è che le elezioni si sono svolte al telefono, con una procedura guidata dall’intelligenza artificiale, tramite un’app di riconoscimento facciale, unito alla lettura di un documento di identità con microchip. I dati delle votazioni sono stati elaborati in tempo reale dall’intelligenza artificiale, sotto forma di una donna che parla in cinque lingue e fornisce informazioni statistiche.

La notizia ha sorpreso anche i rappresentanti dei governi e i leader delle principali aziende del settore, riuniti in questi giorni a Bletchley Park, in Gran Bretagna, per l’iniziativa del premier inglese Rishi Sunak che li ha invitati a discutere su come realizzare controlli e regolazioni dell’AI in maniera coordinata fra i vari Paesi.

Intanto le aziende legate all’intelligenza artificiale, da Nvidia a Microsoft a Google, continuano a correre in Borsa in attesa di una possibile Ipo da oltre 30 miliardi di dollari di OpenAI, l’ex startup di Sam Altman che è alla base della febbre da AI che ha contagiato i mercati.

Un potenziale economico da 16.000 miliardi di dollari

Ormai è universalmente riconosciuto che l'intelligenza artificiale, con la sua capacità di eseguire compiti complessi in modo rapido ed efficiente, è al centro della crescita economica. Dall'automazione delle attività di routine alla previsione delle tendenze di mercato, l'AI sta trasformando tutte le operazioni commerciali. Il potenziale economico dell'intelligenza artificiale è immenso. Secondo studi recenti, l’AI potrebbe aggiungere fino a 16.000 miliardi di dollari all'economia globale entro il 2030.

Molte imprese stanno adottando l'AI per automatizzare processi aziendali, riducendo i costi operativi e aumentando l'efficienza. Investimenti in AI sono pianificati nel settore sanitario per migliorare la diagnosi medica e l'assistenza ai malati. L'AI è un elemento chiave nello sviluppo dei veicoli autonomi e delle soluzioni di mobilità intelligente.

Un macro-trend ricco di occasioni per gli investitori

Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenta un macro-trend pieno di opportunità per gli investitori, fatta salva la difficoltà di scegliere le aziende giuste su cui puntare. Ci sono i colossi che abbiamo ricordato sopra, come Amazon, Google e Microsoft, ma ci sono anche altri soggetti che si stanno affermando in nicchie specifiche con grandi potenzialità. Nell’impossibilità di fare una selezione che richiede informazioni e capacità di analisi da veri esperti, una scelta logica e interessante è quella di investire sull’AI attraverso strumenti che puntano su un paniere diversificato di aziende, ognuna con il suo specifico grado di appeal.

Rendimento potenziale del 16,5% con il certificate su Nvidia, Oracle e UiPath

I certificate si prestano molto bene a questo scopo, perché oltre alla diversificazione garantiscono anche rendimenti elevati con forte riduzione del rischio. Fra i più interessanti c’è il Cash Collect Memory di Bnp Paribas con codice Isin XS2567776658 che punta su Oracle, Nvidia e UiPath.

Emesso lo scorso 21 agosto a un valore nominale di 100 euro, ora quota sul mercato secondario poco sopra la parità (102 euro) e la quotazione rischia di salire ulteriormente se la recente tendenza al rialzo dei titoli tech si dovesse consolidare. Il prodotto ha una durata di tre anni e offre un rendimento potenziale annuo del 16,56%, grazie a premi mensili dell’1,38% (1,38 euro) che vengono pagati a condizione che alle date di osservazione nessuno dei tre sottostanti accusi un ribasso di oltre il 50% dal valore iniziale (barriera al 50%).

La tabella sotto mostra i livelli di riferimento del certificato:

Capitale protetto da una barriera al 50%

La stessa barriera al 50% giocherà a protezione del capitale alla scadenza finale nell’agosto 2026. Infatti, il certificate sarà rimborsato al 100% del valore nominale (100 euro) anche se i sottostanti dovessero presentarsi con quotazioni inferiori rispetto alle valutazioni iniziali. La protezione ha effetto fino a un ribasso massimo del 50%. In caso di ribasso maggiore, il certificate verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti dal livello iniziale e l’investitore subirà una perdita parzialmente compensata da eventuali premi.

Premi con effetto memoria

I premi godono dell’effetto memoria, il che vuole dire che, se a una scadenza, non ci saranno le condizioni per pagare la cedola, il bonus non andrà perso, ma resterà nella memoria del certificate e verrà corrisposto alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti quoteranno di nuovo sopra la barriera (o allo stesso livello).

Di conseguenza, per avere il pieno successo dell’investimento con il certificate XS2567776658 basterà che tutti e tre i sottostanti quotino sopra la barriera (o allo stesso livello) alla scadenza finale del 18 agosto 2026.

Rimborso anticipato possibile da maggio 2024

Il certificate XS2567776658 potrà essere rimborsato anticipatamente a partire da maggio 2024 se alle date di osservazione tutti e tre i sottostanti quoteranno allo stesso livello o al di sopra del Valori iniziali.
In caso di rimborso anticipato, l’investitore riceverà la cedola relativa alla scadenza del momento e le eventuali cedole precedentemente non pagate. A quel punto l’investimento si chiude e nessun premio sarà più pagato.

I due scenari possibili alla scadenza finale

Se non sarà scattato il rimborso anticipato, alla scadenza finale, nell’agosto 2026, per l’investitore ci saranno due possibilità.

  • Se nessuno dei sottostanti accuserà un ribasso di oltre il 50% rispetto ai Valori iniziali, il certificate verrà rimborsato al 100% del valore nominale (100 euro). L’investitore riceverà la cedola relativa all’ultima scadenza e le eventuali cedole precedentemente non pagate.
  • Se anche solo uno dei sottostanti segnerà un ribasso di oltre il 50% il certificate verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. Ipotizziamo che il sottostante peggiore segni una perdita del 60%: il rimborso sarà pari al 40% del valore nominale, cioè 40 euro. L’investitore non riceverà l’ultima cedola e nemmeno le cedole eventualmente non pagate e conservate nella memoria del certificate.

Focus sui sottostanti

UIPATH

Fondata a Bucarest nel 2005 da due imprenditori romeni, Daniel Dines e Marius Tîrcă, UiPath si è trovata sotto i riflettori questa primavera quando Cathie Wood, fondatrice dei fondi ARK specializzati in società tech, l’ha definita una dei titoli più interessanti dell’AI. UiPath ha trasferito da anni la sede a New York, ha una presenza globale e dal 2021 è quotata a Wall Street. Con l’Ipo di due anni fa la società ha raccolto capitali freschi per 1,3 miliardi di dollari.

UiPath è leder mondiale dei software RPA (Robotic process automation), quelli che permettono di automatizzare funzioni manuali e ripetitive di backoffice. La società ha circa 11.000 clienti e Gartner, società specializzata sulla ricerca nel settore IT e tech, stima che UiPath abbia una quota di mercato globale nei processi di automazione robotici del 36%, superiore alle quote dei concorrenti principali che sono Microsoft, Sap, Salesforce e Ibm.

Secondo il consensus degli analisti, UiPath chiuderà l’esercizio attualmente in corso con ricavi pari a 1,2 miliardi di dollari, in crescita del 20% sull’anno precedente. Il risultato finale dovrebbe essere una perdita di 170 milioni, la metà della perdita dell’anno prima. Gli analisti non si aspettano il primo utile prima del 2027.
Al prezzo attuale di 15 dollari per azione, UiPath capitalizza 8,5 miliardi di dollari. Dall’inizio dell’anno il titolo è salito del 23%. La media dei target price degli analisti è 20,1 dollari, più alta del 29% rispetto all’attuale quotazione.

ORACLE

Oracle è un colosso dei software aziendali che ha registrato un aumento del fatturato dell'8,7% nell'ultimo trimestre, in calo rispetto alla crescita del 18% registrata nel 2022. L'azienda sta incorporando funzioni di intelligenza artificiale generativa nelle sue offerte SaaS e sta costruendo data center per fornire le enormi potenze di calcolo di cui i clienti hanno bisogno per eseguire i modelli di intelligenza artificiale.

Tuttavia, i suoi sforzi non vengono ancora rispecchiati nei risultati finanziari come gli investitori avrebbero sperato. “L'avvio di questi prodotti richiede un'immensa quantità di investimenti, con un impatto negativo sul free cash flow. Questo ostacola la valutazione a breve termine, ma alla fine è un compromesso per avere una crescita più elevata a lungo termine”, ha recentemente scritto Jamie Meyers, analista di Laffer Tengler Securities.

Per quanto riguarda il lato positivo, Oracle non ha avuto carenza di richieste: come altri, sta lottando per assicurarsi un numero sufficiente di GPU per costruire la sua infrastruttura di cloud computing. Inoltre, l'acquisizione da 28 miliardi di dollari dell'azienda di cartelle cliniche Cerner ha posto delle sfide. Dopo aver inizialmente ottenuto una spinta dall'assorbimento dell'azienda, Oracle è tornata a cercare una crescita organica.

Oggi Oracle quota a Wall Street a 105 dollari, che corrisponde a una market cap di 289 miliardi. Il consensus stima per l’esercizio in corso un utile di 11,1 miliardi, in crescita del 30% sull’esercizio precedente. Il multiplo P/E è di 26 volte. La media dei target price degli analisti è 128 dollari, un obiettivo di prezzo che incorpora un upside del 21%.

NVIDIA

Nvidia è il titolo per eccellenza dell’intelligenza artificiale. Senza i suoi processori grafici (GPU) dotati di capacità di calcolo ultraveloce non potrebbero esserci gli attuali sviluppi dell’AI.
Da quando all’inizio di quest’anno la presentazione di Chat GPT ha fatto scoppiare la febbre dell’intelligenza artificiale, le quotazioni di Nvidia sono triplicate. La distanza tecnologica dal suo principale rivale, AMD, resta molto forte.
La società si avvia a chiudere l’esercizio in corso con ricavi raddoppiati a 54 miliardi di dollari (da 26,9 miliardi) e un utile di 23,5 miliardi, pari a 5,4 volte i profitti dell’anno precedente.
Il consensus degli analisti indica un target price di 641 dollari, che è più alto del 51% rispetto al prezzo attuale di 429 dollari.

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Idea di investimento
Possibile premio del 16,56% annuo con il certificate su Oracle, Nvidia e UiPath
Sottostanti:
Uipath IncNVIDIA CorporationOracle Corporation
Rendimento p.a.
16,56%
Cedole
1,38% - €1,38
Memoria
si
Barriera Cedole
50%
ISIN
XS2567776658
Emittente
BNP Paribas
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