Il contante è una specie in via d'estinzione?


Un’analisi di Thematics Asset Management (Natixis IM) sottolinea come la sicurezza sia un aspetto fondamentale nello sviluppo dei pagamenti digitali.

A cura di Frédéric Dupraz e Matthieu Rolin, co-gestori della strategia Thematics Safety, Sam Richmond-Brown, gestore del portafoglio clienti presso Natixis.


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Abbasso il contante!

Stiamo andando verso una società senza denaro contante? La questione va ben oltre il semplice abbandono di un metodo di pagamento. Tocca un nervo scoperto. Il contante è un mezzo di pagamento che chiunque può usare, e qualcuno ritiene che la sua abolizione comporterebbe la soppressione di un diritto fondamentale, limitando la nostra libertà personale. Tuttavia, dall’inizio della crisi sanitaria, accade piuttosto spesso che gli esercenti rifiutino le nostre banconote e monete. Da un punto di vista legale non potrebbero farlo, ma ci dicono chiaramente di non volere il nostro contante e di preferire il pagamento tramite carta, smartphone e persino smartwatch. Questo significa che siamo entrati in un’era in cui saremo obbligati ad utilizzare forme di pagamento digitali?

Il processo di digitalizzazione dei pagamenti è in atto da anni. Le carte di credito godono di una notevole popolarità fin dall’emissione dei primi esemplari negli Stati Uniti, nel 1950. Nel corso degli anni, le carte bancarie hanno acquisito una quota di mercato sempre crescente a scapito dei contanti e degli assegni.

Negli Stati Uniti, questa tendenza non potrebbe essere più evidente. Nel 2019, i pagamenti in contanti e con assegni hanno rappresentato solamente il 23% del volume totale delle transazioni effettuate nel paese, e gli esperti di Nielsen stimano che questa percentuale scenderà al 15% entro il 2023. Entro il 2023, gli assegni saranno completamente scomparsi. Attualmente gli assegni sono il metodo di pagamento meno sicuro, e molti negozi non li accettano già più.

Questo cambiamento dovrebbe essere analizzato alla luce del numero di carte bancarie pro capite: la percentuale appare molto elevata nei paesi sviluppati, specialmente negli Stati Uniti, dove ogni americano possiede in media cinque carte.

Ma le carte non sono la sola forma di pagamento digitale. Oggi abbiamo smartphone, app e smartwatch... a cui si aggiungeranno presto le auto e senza dubbio la maggior parte degli oggetti connessi, il cui uso subirà una forte accelerazione con il passaggio al 5G. Nel mondo dei pagamenti è in atto una rivoluzione, e il processo di digitalizzazione procede ad un ritmo sempre più serrato. L’innovazione tecnologica svolge un ruolo fondamentale in questa trasformazione. Ma c’è dell’altro...

La pandemia di covid-19 è stata un importante catalizzatore che ci ha indotto ad adottare metodi di pagamento elettronici. Il timore di diffondere il contagio maneggiando monete e banconote ha incoraggiato consumatori ed esercenti ad utilizzare sempre più i pagamenti digitali. Molti negozi hanno affisso vicino alle casse degli avvisi che chiedono ai clienti di pagare con carta e, se possibile, in modalità contactless. Ci sono buoni motivi di credere che i recenti cambiamenti del comportamento dei consumatori nei confronti del commercio elettronico e dei pagamenti non in contanti siano destinati a perdurare. I pagamenti contactless implicano una minore dipendenza dal contante e fanno ben sperare per l’ecosistema dei pagamenti elettronici.

Per meglio comprendere la rivoluzione in atto, analizzeremo innanzitutto il processo di pagamento digitale. Esamineremo quindi l’impatto di uno dei principali motori della digitalizzazione, l’ecommerce, e approfondiremo il pagamento contactless. Infine, concluderemo immaginando come potrebbe essere un futuro senza carte bancarie

Come funzionano i pagamenti digitali?

Il pagamento digitale è un processo relativamente complesso, che implica l’interazione di più soggetti per assicurare che le transazioni siano eseguite in condizioni di massima sicurezza ed affidabilità. Non dimentichiamo che i pagamenti tramite carta non sono semplicemente pratici. Sono anche sicuri, ed è questo il motivo della loro diffusione. I principali soggetti che intervengono in un pagamento digitale sono naturalmente il cliente, che effettua il pagamento, e l’esercente, che lo riceve. C’è poi la banca del cliente, detta “emittente”, e quella dell’esercente, definita “acquirente”. E al centro di tutti questi soggetti si situa l’elemento cardine del processo, senza il quale non sarebbe possibile effettuare alcuna operazione: la società di gestione dei pagamenti. Questa trasmette le informazioni sulle operazioni con carta all’esercente, alla banca emittente e alla banca acquirente.

Nell’ambito di un acquisto tradizionale, il cliente presenta una carta di pagamento fisica all’esercente. In questo caso, la società di elaborazione dei pagamenti è il solo intermediario richiesto per consentire l’effettuazione dell’operazione. Il terminale di pagamento convalida l’autenticità della carta del cliente. Le carte di credito utilizzano una tecnologia a chip EMV con encoding crittografico che ne garantisce l’autenticità. Dopo che la carta è stata autenticata e il cliente ha approvato la transazione, il terminale di pagamento invia i dettagli dell’operazione alla banca emittente, la quale autorizza o rifiuta la transazione quasi immediatamente. Nel momento in cui la banca emittente autorizza la transazione, la società di elaborazione dei pagamenti invia l’informazione sia all’acquirer che al terminale di pagamento, in modo da informare tutte le parti della corretta esecuzione dell’operazione. Si tratta di un processo fondamentale, in quanto garantisce che la transazione sia completata con successo e in sicurezza. Anche i circuiti delle carte bancarie, come Visa e MasterCard, svolgono un ruolo importante, poiché forniscono la tecnologia e la rete di pagamento sicura necessarie per la trasmissione delle operazioni di pagamento.

Per quanto riguarda le transazioni on-line, oltre alla società di elaborazione dei pagamenti entra in gioco anche un gateway di pagamento. Il gateway è responsabile dell’autenticazione delle credenziali digitali del cliente precedentemente all’invio delle informazioni sulla transazione alla società di elaborazione dei pagamenti; in sostanza, svolge la funzione di un terminale di pagamento, ma per le transazioni on-line. La sicurezza rappresenta un elemento ancora più cruciale per queste operazioni; per questo motivo, si utilizza una specifica tecnologia crittografica definita Secure Socket Layer (SLL), che rende indecifrabili i dati del cliente durante la trasmissione in rete.

E-commerce al primo posto

Nel 2018, le vendite on-line hanno raggiunto cifre record avvicinandosi ai 9.000 miliardi di Dollari, e la società di consulenza IDC prevede che il mercato dell’e-commerce raggiungerà un valore complessivo di 12.800 miliardi di Dollari nel 2023, con un tasso di crescita annuale composto del 7,6%.

Le vendite al dettaglio on-line possono essere suddivise in quattro categorie:

  • acquisti effettuati da computer tramite un browser
  • acquisti effettuati da smartphone tramite un browser
  • acquisti effettuati da dispositivi mobili tramite app
  • pagamenti effettuati utilizzando uno smartphone come terminale di pagamento (variante dei pagamenti fisici tradizionali effettuati nel punto vendita in cui gli smartphone sostituiscono semplicemente la carta bancaria).

Gli acquisti da computer rappresentano la forma di e-commerce di più vecchia data e matura. Negli Stati Uniti, si prevede che entro il 2021 più della metà delle operazioni on-line sarà effettuata da dispositivi mobili. Nei paesi in via di sviluppo, che presentano infrastrutture di telecomunicazione più recenti e un tasso di penetrazione dei dispositivi mobili superiore a quello dei PC, prevale invece il mobile commerce (m-commerce). Si stima che due terzi degli acquisti on-line nel mondo siano effettuati tramite dispositivi mobili, e che questo dato sia persino superiore nei paesi in via di sviluppo. Una situazione molto diversa da quella europea e statunitense, dove prevale l’e-commerce. L’Asia, in particolare la Cina, è in testa alla classifica in termini di volumi dell’e-commerce.

Con la crisi sanitaria e le misure di lockdown adottate nella maggior parte dei paesi, l’e-commerce è decollato. In occasione della pubblicazione degli utili del primo trimestre del 2020, il Chief Financial Officer di Visa, Vasant Prabhu, ha dichiarato che ad aprile il volume delle transazioni senza presentazione della carta (ad esclusione dei viaggi) ha registrato un incremento del 18%, mentre le operazioni con presentazione della carta sono crollate del 45%. Si tratta naturalmente di un effetto diretto delle misure di confinamento. Con la chiusura dell’economia e dei negozi durante i periodi di lockdown, è stato possibile effettuare acquisti solo attraverso i siti web e le app di e-commerce. Tuttavia, il lockdown è stato anche il momento in cui molte famiglie si sono avvicinate a questa forma di consumo. E molto spesso, provare l’e-commerce significa iniziare ad usarlo regolarmente.

Il pagamento contactless

Numerose innovazioni puntano a migliorare i pagamenti digitali. Fra queste, il pagamento contactless ha contribuito ad accelerare il processo di digitalizzazione dei pagamenti. I fornitori di carte bancarie hanno sviluppato questo tipo di pagamento mirando direttamente alle piccole spese quotidiane. Affinché i consumatori siano invogliati a pagare con carta i piccoli acquisti, ad esempio la spesa per il pane, questi pagamenti devono essere affidabili e pratici quanto quelli in contanti. L’adozione della tecnologia NFC per consentire il pagamento contactless ha reso molto più semplice utilizzare la carta anche in queste circostanze.

Durante la crisi sanitaria del coronavirus, le banche hanno elevato i limiti di pagamento contactless per incoraggiare le persone ad utilizzare questo metodo di pagamento. In termini di rispetto delle restrizioni sanitarie, il pagamento contactless è infatti molto più indicato dei contanti, e in effetti durante la crisi sia i consumatori che gli esercenti hanno mostrato una preferenza per questa forma di pagamento. La graduale diffusione di questa modalità di pagamento per i piccoli acquisti quotidiani è favorita anche dall’uso crescente di oggetti connessi, che, così come le carte bancarie, gli smartphone e gli smartwatch, sono utilizzati sempre più frequentemente per effettuare pagamenti contactless. Con la rete 5G, saremo presto in grado di effettuare pagamenti con le nostre auto connesse a guida autonoma. La gamma di possibilità è quasi infinita.

Abbandoneremo le carte bancarie prima del contante?

Potrebbe in effetti accadere. Ma il contante non potrà mai essere abolito completamente. Una delle ragioni principali è che un’intera fetta dell’economia, ossia l’economia informale, o sommersa, si basa unicamente sulle operazioni in contanti. Le operazioni che aggirano il circuito economico legale necessitano di contante per sopravvivere. Il denaro contante non lascia traccia ed è totalmente anonimo, a differenza dei pagamenti digitali, le cui operazioni sono tutte registrate. Questo è probabilmente il motivo per cui i governi sono particolarmente favorevoli ai nuovi metodi di pagamento digitale.

Per contro, è possibile che forse già entro i prossimi 10 anni non si usino più le carte bancarie. Ci riferiamo naturalmente ai sottili pezzetti di plastica che oggi tappezzano i nostri portafogli. Ma il futuro della tecnologia appare ancora radioso. Di nuovo, la forza trainante è l’innovazione. I consumatori sono più appassionati che mai di dispositivi mobili e oggetti connessi. Questi strumenti pervadono sempre più le nostre vite, e i pagamenti non fanno eccezione. Il pagamento tramite smartphone o smartwatch continua a registrare una rapida crescita. Nell’ambito di una transazione, gli smartphone possono essere utilizzati in molti modi diversi:

  • come terminali di pagamento, dall’esercente,
  • come metodo di pagamento remoto, ad esempio quando usiamo il telefono per accedere a un’applicazione ed effettuare un acquisto,
  • come metodo di pagamento di prossimità con un terminale, e quindi come sostituto di una carta bancaria, dei contanti o di un assegno, in tal caso tramite la tecnologia NFC o un codice QR.

La crescente diffusione dei codici QR è favorita dai costi relativamente contenuti, ma anche dal fatto che questa tecnologia non richiede dispositivi particolari e funziona bene anche in caso di interruzione di elettricità e di problemi di connessione ad internet. Ciò spiega il boom della tecnologia dei codici QR in Asia ed in particolare in Cina, dove è diventato praticamente impossibile fare acquisti senza avere installato WeChat o Alipay sul proprio smartphone. Alibaba (Alipay) e Tencent (WeChat) detengono più del 90% del mercato dei pagamenti con codice QR in Cina. PayPal ha sviluppato di recente un servizio di pagamento per cercare di affermarsi in un mercato in cui non ha ancora consolidato la propria presenza, nonostante numerosi tentativi: il commercio fisico. A maggio 2020, la società ha lanciato la sua prima soluzione di pagamento con codice QR, che consente agli utenti di PayPal e Venmo di effettuare pagamenti presso gli esercizi commerciali. L’idea è semplice: il venditore crea un codice QR generato da PayPal e lo presenta al cliente, che procede al pagamento scannerizzando il codice con la telecamera del proprio smartphone tramite l’app di PayPal. Questa soluzione è stata studiata specificamente per gli esercizi commerciali indipendenti: è infatti la prima soluzione di pagamento contactless che non richiede un terminale di pagamento aggiuntivo, a differenza ad esempio del sistema fornito da Square. I pagamenti effettuati in contanti o con assegno presso i piccoli negozi fisici negli Stati Uniti sono stimati in oltre 3.000 miliardi di Dollari , e quindi per la società rappresentano un mercato potenziale molto vasto. PayPal offre questo servizio in 28 paesi, compresi gli Stati Uniti. Per quanto riguarda i punti vendita di maggiori dimensioni, PayPal ha adottato una strategia differente. La società ha in programma di installare i propri lettori di codici QR alle casse dei negozi per consentire il pagamento contactless. Alcune catene al dettaglio dispongono già di sistemi simili, come la soluzione di Amazon adottata da Whole Foods Market, da Netto in Germania o da Carrefour in Francia.

Lo sviluppo di portafogli digitali come PayPal e Venmo suscita anche un interrogativo pressante sulla futura utilità dei circuiti di pagamento come Visa e MasterCard. Con i pagamenti digitali, potrebbe venire meno la finalità stessa dei circuiti delle carte bancarie, poiché gli utenti possono trasferire denaro direttamente dal conto corrente al proprio portafoglio digitale. E lo stesso principio vale per i pagamenti: il portafoglio digitale comunica direttamente con il portafoglio dell’esercente, bypassando quindi i circuiti tradizionali.

Lo sviluppo di questi nuovi metodi di pagamento è ancora in fase iniziale, ma nel lungo termine questi sistemi potrebbero rappresentare una minaccia sostanziale per questi due circuiti tradizionali, che sono stati costretti ad adattarsi e ad innovare, creando un loro servizio di portafogli digitali.

Conclusione

Nonostante una trasformazione apparentemente inevitabile, il contante – banconote e monete – non sembra per ora destinato a scomparire. Il processo potrebbe essere irreversibile, ma numerosi fattori stanno rallentando il percorso verso la digitalizzazione dei pagamenti, come ad esempio il diritto alla privacy. Con i pagamenti digitali, i consumatori possono essere tracciati, e ciò comporta una possibile violazione della loro privacy. È il motivo della perdurante riluttanza di alcuni mercati, come la Germania, ad adottare i pagamenti digitali.

C’è inoltre il rischio di esclusione delle fasce di popolazione più povere, che talvolta non dispongono di un conto corrente e non hanno quindi accesso a soluzioni di pagamento digitali. Il denaro contante continua ad essere considerato come un bene rifugio in tempi di crisi, specialmente in un contesto di bassi tassi di interesse come quello attuale. I consumatori hanno perso la fiducia nel settore bancario e preferiscono tenere il loro denaro sotto il proverbiale materasso. Le generazioni più anziane continuano a preferire le banconote e le monete e non hanno adottato queste nuove tecnologie.

Tuttavia, il mondo dei pagamenti è in costante evoluzione. L’innovazione tecnologica svolge un ruolo fondamentale in questo settore, e determinerà il modo in cui pagheremo beni e servizi in futuro. Il denaro contante non scomparirà mai totalmente, ma il suo uso sarà ridotto al minimo. Il mercato dei pagamenti digitali è un segmento complesso ma dinamico. I ricavi delle società operanti in questo settore sono cresciuti mediamente del 16% all’anno negli ultimi cinque anni. Anche l’attività di fusione ed acquisizione ha dato impulso al comparto in questi ultimi anni, in un contesto in cui i colossi dei pagamenti digitali sono alla ricerca di nuove competenze e rafforzano la propria offerta di soluzioni, in una corsa frenetica all’espansione. Fra le operazioni di maggiore rilievo figurano l’acquisizione di Worldpay da parte di Fidelity National Information Services per oltre 40 miliardi di Dollari, quella di Total System Services da parte di Global Payment per più di 25 miliardi di Dollari e quella di First Data da parte di Fiserv, per circa 40 miliardi di Dollari.

La digitalizzazione dei pagamenti rimarrà una fonte di crescita negli anni a venire. Le società più innovative, percettive e lungimiranti emergeranno rafforzate da questa trasformazione. Il futuro sarà digitale, ma assumerà una molteplicità di forme. Quando ogni oggetto connesso potrà essere utilizzato per effettuare un pagamento, la questione della sicurezza diventerà ancora più cruciale. E con la digitalizzazione dei pagamenti, la sicurezza non potrà mai essere totalmente a prova di attacchi. Con la crescente diffusione dei metodi di pagamento digitali, persisteranno sempre delle minacce alla sicurezza delle nostre transazioni. Parallelamente alla crescita esponenziale del numero di transazioni digitali, gli hacker hanno sviluppato metodi sofisticati per appropriarsi delle coordinate bancarie degli utenti, come il phishing. Ecco perché la sicurezza di queste transazioni sta diventando una priorità assoluta. Le normative diventano sempre più rigide: a settembre 2020 entrerà in vigore una nuova direttiva europea a completamento delle disposizioni legali relative alla protezione di queste operazioni, la PSD2. Le nuove norme mirano a rafforzare la sicurezza imponendo procedure di autenticazione del cliente più rigorose. La sicurezza rappresenta decisamente la questione più importante. Oggi più che mai, i soggetti che non possiamo vedere mentre paghiamo con il nostro portafoglio digitale o con il nostro smartwatch e che garantiscono la nostra sicurezza digitale, saranno i grandi vincitori di questa rivoluzione.

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