Il debito americano cresce, per il congresso in 30 anni sarà il 144% del Pil

Il report annuale del Congressional Budget Office del Congresso americano dipinge scenari poco rassicuranti per l’indebitamento del governo di Washington, interrogandosi su quali mosse la politica possa fare per raddrizzare la situazione.
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Dalla seconda Guerra Mondiale...
Tempi di guerra. No, non ci stiamo riferendo alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente o al braccio di ferro commerciale tra Usa e Cina, ma al debito pubblico americano.
Secondo il rapporto annuale del Congressional Budget Office (Cbo) del Campidoglio, quest’anno è destinato a raggiungere i livelli dell’immediato dopoguerra.
Il Cbo prevede infatti che, proseguendo sull’attuale rotta, il debito raggiungerà il 78% del Pil entro la fine del 2019.
Vale la pena ricordare che la montagna da scalare è alta circa 22mila milardi di dollari.
...al 2049
Ciò che impressiona di più all’interno del report è che, se non ci sarà un’inversione di tendenza, tra 30 anni, nel 2049, questa percentuale potrebbe arrivare a toccare il 144% del Pil.
Si tratta però di stime che possono essere soggette a fortissime variazioni: basti pensare che, rispetto alle previsioni pubblicate nel rapporto del 2018, si nota un miglioramento undici punti percentuali (le stime del 2018 parlavano di un debito al 152% del pil nel 2048, contro il 141% di quest’anno).
Rischi sostanziali
Il report del Cbo sottolinea la possibilità che l’incremento senza freni del debito ponga “rischi sostanziali per il Paese”, presentando alla politica “una sfida molto significativa”.
Gli Stati Uniti vedrebbero aumentare ulteriormente il debito se la politica dovesse invertire la rotta sui piani di taglio della spesa entro il 2020 e se venissero abbandonati i tagli alle tasse previsti da qui al 2026.
Il deficit
Altro elemento, strettamente connesso al debito, è Il deficit, che è aumentato nei primi sette mesi dell’anno fiscale del 38%, facendo registrare un disavanzo che ha continuato ad aumentare nonostante un periodo in cui l’economia ha dato prova di solidità e in cui, tipicamente, il legislatore tenta di attuare politiche per ridurre lo stesso deficit.
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