Il dollaro resta debole dopo il 'bazooka' della Federal Reserve

24/03/2020 12:00
Il dollaro resta debole dopo il 'bazooka' della Federal Reserve

Il programma di acquisto della Fed continua ad indebolire il dollaro, mentre le notizie sulla diffusione del coronavirus continuano a guidare l'andamento del biglietto verde

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Il calo del dollaro

Resta ancora debole il dollaro dopo l'intervento della Federal Reserve che ha deciso un Quantitative Easing 'illimitato'. Il biglietto verde si è indebolito per il secondo giorno consecutivo sia nei confronti dell'euro, con la coppia EUR/USD scambiata a 1,08, sia nei confronti dello yen.

Il dollaro aveva iniziato un calo dopo la notizia del nuovo 'bazooka' targato Fed, e i dati negativi del Pmi nell'eurozona di oggi “è dato per scontato e potrebbe limitare la reazione al ribasso dell'euro”, scrivono gli analisti di Unicredit.

Nella mattinata successiva all'annuncio della Fed, l'euro guadagnava l'1,5% contro il dollaro, “mentre le altre banche centrali promettono di fare tutto ciò che è necessario!", spiegano gli analisti di ActivTrades. Secondo questi esperti, la mossa “titanica punta a sostenere l'economia reale, ma è positiva anche per i mercati e ha portato un ritorno alla propensione al rischio”.


Le previsioni degli esperti

Negli Stati Uniti Jp Morgan annunciava una contrazione del Pil USA del 14% nel secondo trimestre del 2020, mentre Goldman Sachs arrivava a prevedere una flessione del 24%, crollo superato da Morgan Stanley con un -30%. Addirittura peggiori le previsioni della stessa Fed: -50% nei primi sei mesi.

"Un ulteriore apprezzamento del dollaro sarebbe dannoso sia per la crescita americana che per quella globale", avvertono gli analisti di Goldman Sachs. "Sebbene le linee di swap della Fed siano uno strumento importante, potrebbero non essere in grado di stabilizzare il dollaro nei mercati spot".

Pertanto, gli esperti dell'istituto non escludono un intervento coordinato e mirato sui mercati valutari guidato dagli Stati Uniti se la valuta statunitense dovesse continuare ad apprezzarsi.

"Sull’annuncio il biglietto verde ha corretto, salvo poi risalire temporaneamente, comunque entro e non oltre i massimi di venerdì, su attese di nuovo stimolo fiscale”, sottolineano gli esperti dell'ufficio studi di Intesa Sanpaolo.

Gli esperti dell'istituto di Torino, inoltre, si attendono oggi dati macro statunitensi caratterizzati da indebolimento, “ma in questi giorni sarà ancora il flusso di notizie in merito al coronavirus, e conseguenti interventi delle autorità di politica economica, a guidare la dinamica del dollaro".

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