Il FtseMib riparte dai massimi degli ultimi 15 anni


Oggi Wall Street è chiusa per il Presidente Day. La settimana inizia di fatto domani con il dato relativo alle negoziazioni salariali in Europa, importante per le ripercussioni che potrebbe avere sulle future decisioni monetarie. Sul fronte trimestrali è particolarmente attesa quella di Nvidia di mercoledì a mercati chiusi, il cui risultato potrebbe condizionare l’andamento del settore tecnologico. Negli Stati Uniti, dopo il dato sui prezzi alla produzione, i traders danno al 24,9% l’ipotesi di tassi fermi in giugno, secondo CME FedWatch, in aumento dal 7,8% della settimana prima.


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L’incremento dei prezzi alla produzione più marcato del previsto ha un po’ disturbato chi sperava di partire per il fine settimana lungo con una chiusura in positivo della borsa degli Stati Uniti. Nell’ultima ora delle contrattazioni, quando le vendite sulle obbligazioni sono diventate più pesanti, l’S&P500 ha sterzato verso il ribasso, chiudendo con un calo dello 0,5%, il bilancio settimanale è -0,4%. Il Nasdaq ha perso lo 0,8%, -1,3% la settimana. Entrambi gli indici venivano da quattro settimane consecutive positive.

Il Treasury Note a due anni è arrivato al 4,68% di tasso di rendimento, massimo degli ultimi tre mesi. I prezzi alla produzione sono saliti in gennaio dello 0,3%, il consensus era 0,1%. I traders danno al 24,9% l’ipotesi di tassi fermi in giugno, secondo CME FedWatch, in aumento dal 7,8% della settimana prima.

Oggi Wall Street è chiusa per il Presidente Day.

Chris Larkin, managing director, trading and investing a E*TRADE di Morgan Stanley ha scritto che il dato di gennaio non basta a definire un trend, per cui, a meno che la Fed segnali l’evidenza di un’inflazione in rialzo, lo scenario sui tassi non cambia: “i tagli arriveranno nella seconda parte dell’anno”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future dell’indice Dax di Francoforte -0,4%. Il Ftse Mib di Milano ha chiuso sui massimi dal 2008, +1,9% la scorsa settimana.

AGENDA SETTIMANALE

La settimana entra nel vivo domani, con la BCE che pubblicherà il dato relativo alle negoziazioni salariali, importante per le ripercussioni che potrebbe avere sulle future decisioni monetarie. La Presidente Christine Lagarde ha, infatti, affermato che l’andamento di questa voce sarà particolarmente monitorato in vista di futuri tagli dei tassi. Mercoledì c’è la pubblicazione degli indici PMI delle principali economie, con focus soprattutto sull’Eurozona che tra le principali aree resta l’unica in contrazione (sia manifatturiero che servizi). L’ufficio studi MPS segnala inoltre che in Eurozona venerdì avremo la fiducia degli imprenditori tedeschi (indice IFO) ed il sondaggio BCE sulle attese di inflazione, mentre negli USA non sono attesi altri dati di rilievo con l’esclusione dei consueti dati settimanali sui sussidi alla disoccupazione (giovedì). Mercoledì e giovedì Fed e BCE pubblicheranno i verbali relativi all’ultima riunione, importanti per le possibili indicazioni sulle future decisioni. Mercoledì, infine, la banca centrale turca si pronuncerà sui tassi, attesi rimanere fermi al 45%. Sul fronte trimestrali è particolarmente attesa quella di Nvidia di mercoledì a mercati chiusi, il cui risultato potrebbe condizionare l’andamento del settore tecnologico (e potenzialmente degli interi listini) nei giorni/settimane successive.

L’indice MSCI Asia Pacific è intorno alla parità. Poco mosso l’indice Nikkei nel finale di seduta. L’indice Hang Seng di Hong Kong perde l’1%, prima seduta con il segno negativo dopo tre rialzi. In rialzo, dopo la lunga pausa per le feste del capodanno lunare, le borse cinesi: Shanghai Composite +0,8%.

CINA

La Banca centrale cinese (Pboc) ha lasciato invariato al 2,50% il tasso dei prestiti a medio termine (Mlf), tra le incertezze sui tempi di allentamento della Federal Reserve che limitano i margini di manovra di politica monetaria. Pechino è infatti alle prese con gli sforzi a sostegno dell'economia in un momento in cui i segnali di persistenti pressioni deflazionistiche richiedono ulteriori misure di stimolo. Tuttavia, qualsiasi movimento monetario aggressivo rischierebbe di rilanciare la pressione al ribasso dello yuan e i deflussi di capitali in scia ai differenziali di tasso negativi con il dollaro Usa. L'istituto centrale ha riferito domenica che terrà invariato il tasso su 500 miliardi di yuan (circa 69,51 miliardi di dollari) di linee di prestito a medio termine a un anno (Mlf) allo scopo di "mantenere la liquidità del sistema bancario ragionevolmente ampia", in base ad una nota online della Pboc. Il Financial News, testata sostenuta dalla Banca centrale, ha riferito domenica, citando gli osservatori del mercato, che il Loan prime rate (Lpr), tra i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore e un riferimento per quelli applicati agli altri prestiti, potrebbe scendere nei prossimi giorni, con maggiore probabilità di riduzione per quelli di durata di 5 anni.

ACCIAIO

Proprio alla riapertura del mercato del maggiore importatore di acciaaio, il minerale di ferro è stamattina in forte calo, dopo cinque giorni di guadagni. I future di riferimento trattati a Singapore e Dalian avevano toccato venerdì i massimi da inizio anno. In un intervento pubblico di qualche ora fa, il premier cinese Li Qiang ha affermato che il governo prepara un'azione "pragmatica e vigorosa" in grado di aumentare la fiducia nell’economia.

Il consumo di acciaio rimane tiepido, anche se i principali progetti nelle province, tra cui quella di Guangdong, stanno ripartendo, secondo Mysteel: gli ultimi dati hanno mostrato un aumento delle vendite di case esistenti nelle città più importanti della Cina.

EUROBOND PER LA DIFESA

Il cross euro dollaro è poco mosso a 1,078. Bund a 2,40%. L'Unione Europea dovrebbe lavorare a un piano per emettere 100 miliardi di euro (107,8 miliardi di dollari) in euro-obbligazioni per stimolare l'industria della difesa del continente e, nel frattempo, fare di più per far arrivare armi all'Ucraina, ha detto il primo ministro estone.

Kaja Kallas a Bloomberg in un'intervista alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera tenutasi ieri. ”Siamo in una posizione in cui dobbiamo investire di più e [esplorare] ciò che possiamo fare insieme, perché le obbligazioni che verrebbero emesse singolarmente dai singoli Paesi sono troppo piccole", ha detto. "Gli eurobond potrebbero avere un impatto".

L'idea di esplorare prestiti congiunti per incrementare le capacità di difesa del continente è stata sostenuta anche dal presidente francese Emmanuel Macron e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Paesi Bassi e Germania sono probabilmente meno entusiasti.

Il Bitcoin è poco sopra i 52.000 dollari, oro a 2.018 dollari.

TITOLI

Unicredit. Il Cda ha approvato la propria lista dei candidati per il rinnovo del board, proponendo la conferma di Andrea Orcel come amministratore delegato e di Pier Carlo Padon alla presidenza.

Eni è "pronto ad accogliere a braccia aperte" nuovi investitori se il Tesoro deciderà di cedere una quota del 4% alla fine del processo di buyback. Lo ha detto l'ad Claudio Descalzi in un'intervista a La Stampa pubblicata sabato.

Banco BPM. Il patto di consultazione tra Fondazioni e Casse di previdenza azioniste ha ridotto la propria quota al 6,50%, dopo l'uscita di Fondazione Crt che lo scorso 13 febbraio ha ceduto il proprio 1,8%.

Tod’s. Il delisting attraverso L Catterton, il fondo partecipato da LVMH non porterà ad una vendita al gruppo del lusso francese, ha dichiarato il fondatore e ad di Tod's Diego Della Valle, secondo quanto riportato dal Financial Times. L'azienda ha comunicato che a seguito degli acquisti effettuati il 16 febbraio L Catterton risulta complessivamente titolare di 1.576.930 azioni di Tod's, rappresentative del 4,7651% del capitale sociale di Tod’s.

Newlat Food ha interrotto le negoziazioni per l’acquisizione del 100% del capitale di Princes dopo che Mitsubishi Corporation, che possiede la società britannica, ha rifiutato una nuova offerta rivista. Il gruppo alimentare dice di essere disponibile a valutare nuovamente l'operazione qualora il venditore fosse disposto a prendere in considerazione nuovamente la vendita in base all'ultima offerta presentata.

Anima continuerà a remunerare gli azionisti con i buyback oltre che con i dividendi, ed è pronto a guardare "con molta determinazione" ad eventuali opportunità di M&A. Lo ha detto l'ad Alessandro Melzi D'Eril a Milano Finanza.

Juventus ha annunciato un aumento delle perdite nette a 95,1 milioni di euro nella prima metà dell'anno finanziario 2023-24, rispetto una perdita di 29,5 milioni di euro nel primo semestre 2022-23. "Il primo semestre dell'esercizio corrente è penalizzato per circa 60 milioni di euro a livello economico dagli effetti diretti correlati alla mancata partecipazione della Prima Squadra alle competizioni UEFA," ha detto il club.

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