Il governo Meloni mette le mani sugli utili delle banche

La tassa sugli extraprofitti inserita nell’ultimo decreto dovrebbe portare intorno ai due miliardi di euro al fisco. Per la borsa di Milano si profila un avvio di seduta piatto. In Asia scende l’Hang Seng di Hong Kong: sotto le attese la bilancia commerciale della Cina, sia le esportazioni che le importazioni.
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La borsa degli Stati Uniti ha iniziato la settimana con un rialzo di dimensioni notevoli, il +1,2% del Dow Jones è il miglior risultato giornaliero dai primi di giugno. Il Nasdaq, salito dello 0,6%, è stato frenato anche ieri da Apple: il titolo è arrivato alla quinta seduta consecutiva di ribasso, ieri -1,7%.
A parte la trimestrale di Berkshire Hathaway, non c’è stato molto altro a guidare il mercato all’insù. Nel commento sulla seduta, Barron’s afferma che il bimestre luglio-agosto è di solito un periodo dei movimenti erratici, qualche volta contrari ai trend visti nei primi sette mesi dell’anno. Un operatore citato dalla testata mette in evidenza il calo del 6% dell’indice della volatilità Vix, una flessione che potrebbe anticipare un altro buon periodo per le azioni.
Le indicazioni sulla traiettoria dei tassi d’interesse arrivate ieri potrebbero in effetti dare sostegno a Wall Street. Il Presidente della Federal Reserve Bank di New York, John Williams ha detto al New York Times che è necessario mantenere la politica monetaria statunitense restrittiva per un certo periodo di tempo, ma un taglio ai tassi di interesse potrebbe essere preso in considerazione l'anno prossimo se l'inflazione dovesse rallentare.
Le borse dell’Asia Pacifico sono contrastate dopo la pubblicazione della bilancia commerciale cinese, sia le esportazioni che le importazioni sono state più deboli delle aspettative.
La borsa di Milano dovrebbe aprire invariata, ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello 0,1%..
Ad appesantire di poco i future di Wall Street è arrivato stanotte l’annuncio di Moody’s.
BANCHE STATI UNITI
L’agenzia ha abbassato il rating di credito di 10 banche statunitensi di piccole e medie dimensioni. Nel report, gli analisti aggiungono che potrebbero declassare i principali istituti di credito, tra cui U.S. Bancorp, Bank of New York Mellon Corp., State Street Corp. e Truist Financial Corp.
Costi di finanziamento più elevati, potenziali carenze di capitale e l'aumento dei rischi legati ai prestiti immobiliari commerciali, in un contesto di indebolimento della domanda di spazi per uffici sono tra le ragioni che che hanno portato alla revisione. “Questi tre sviluppi hanno abbassato il profilo di credito di un certo numero di banche statunitensi, anche se non tutte allo stesso modo”. Tra le imprese che hanno subito un taglio del rating figurano M&T Bank Corp. Financial Corp., BOK Financial Corp., Old National Bancorp, Pinnacle Financial Partners Inc. e Fulton Financial Corp. Anche la Northern Trust Co. e la Cullen/Frost Bankers. Sono sotto esame per un declassamento, PNC Financial Services Group, Capital One Financial Corp., Citizens Financial Group Inc., Fifth Third Bancorp, Regions Financial Corp., Ally Financial ed altre.
BANCHE ITALIA
Il governo ha annunciato ieri sera l’arrivo di una nuova tassa sugli extraprofitti delle banche. L'imposta straordinaria istituita per il 2023 ha un'aliquota del 40%. "L'innalzamento dei tassi della Bce ha portato ad un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c'e' stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verra' a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche. Non entriamo nel merito delle cifre, ma basta guardare gli utili del primo semestre 2023 delle banche per capire che non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si puo' ipotizzare di alcuni miliardi". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini in conferenza stampa dopo il cdm. L’Ansa ha scritto che il governo si aspetta di incassare circa due miliardi di euro.
TITOLI
Credem chiude il primo semestre 2023 con un utile netto consolidato pari a 298,7 milioni di euro (+90,3% rispetto al dato di fine giugno 2022), influenzato dal positivo andamento del margine finanziario, oltre che dal costo del rischio che si e' mantenuto a livelli contenuti. Il margine di intermediazione, informa una nota, si attesta a 954,2 mln (+38,6% a/a). Il ritorno sul capitale (Roe annualizzato) e'' pari al 17,9%, mentre il Rote annualizzato e'' pari a 20,8%. Quanto ai coefficienti patrimoniali, la banca emiliana riporta un Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario al 15,8%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 14,4% rispetto a 7,56% minimo assegnato da Bce. Il rapporto tra crediti deteriorati netti (Npl netti) e impieghi netti e'' pari a 0,94% e il costo del credito annualizzato a 3 bps, ai vertici del sistema.
Banca Monte Paschi. La Fabi ha comunicato di aver raggiunto un accordo con l'istituto senese per l'introduzione di un premio aziendale ai dipendenti di 500 euro e che, a partire dai primi giorni di settembre, verrà imbastito un tavolo per affrontare il tema delle assunzioni.
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