Il lusso di una Maxicedola del 10% già ad ottobre

Il lusso di una Maxicedola del 10% già ad ottobre grazie all’Express emesso da Leonteqcon Isin CH0566282049. Il certificate a breve distribuirà 100 euro se i tre maggiori big del lusso italiano: Ferrari, Moncler e Ferragamo non crolleranno del 65% in poco più di due settimane. Nella loro storia nessuno dei tre sottostanti ha mai perso tanto in così poco tempo.

La data di valutazione della Maxicedola è il 14 ottobre, il pagamento il 21. Si passa, poi, a premi trimestrali dell’1% (4% annuo) se, alle date di valutazione, nessuno dei titoli sottostanti avrà perso più del 30% dal livello iniziale. I premi trimestrali godono dell'effetto memoria per recuperare eventuali cedole trimestrali non staccate. A scadenza la barriera sul capitale è al 65% dal livello iniziale.

Ad oggi il certificate quota vicino alla parità 1.012 euro in lettera. Dopo lo stacco della cedola, a meno di forte variazione dei sottostanti, il certificate perderà quasi tutto il 10% staccato dalla maxicedola. A questo punto entra in gioco il fattore tempo, perché dal 15 settembre 2021, il certificate gode della possibilità di rimborso anticipato a 1.000 euro con tutti i sottostanti sopra il livello iniziale.Dunque più passa il tempo, con i sottostanti sopra il livello iniziale, più il certificate si apprezza recuperando la Maxicedola. Dal 15 giugno 2023 il rimborso scatterà anche con i sottostanti al 95% del livello iniziale.

La scadenza è fissata nel settembre del 2025. La lunga durata del prodotto permette di sfruttare un periodo di rialzo per godere del rimborso anticipato. Oltre al tempo una variabile importante è legata al movimento dei sottostanti: a fronte di un forte guadagno il valore del certificate quoterà sui 1.000 euro massimi, anche prima dell’avvicinarsi al rimborso anticipato. L’ultima variabile da tenere sott’occhio è la volatilità: più aumenta e più è maggiore la possibilità di forte variazioni fino sotto alla barriera.

La forza di questo certificate, oltre che alla lauta Maxicedola, e alla durata, risiede nei sottostanti. Il settore lusso infatti è stato molto penalizzato dai lockdown. Molte vendite sono legate al turismo o al semplice shopping, limitato dalle chiusure.

Ora le trimestrali, anche delle marche di retail minori evidenziano che qualcosa si muove. Venerdì Goldman Sachs, in uno studio sul settore ha promosso il comparto. In particolare Goldman Sachs si aspetta un calo delle vendite quest’anno del comparto del -25%, in miglioramento rispetto al -30% stimato fino a pochi giorni fa. Il settore online dovrebbe registrare un incremento del 22%

A guardare le quotazioni, i big internazionali del lusso hanno già sovraperformato, al contrario sono rimasti indietro i marchi minori. Goldman Sachs ha promosso da neutral a buy, Salvatore Ferragamo. Il titolo da inizio anno perde il 31%. Il certificate è riuscito a fissare il livello iniziale a quotazioni interessanti. Mentre sullo sfondo continuano a circolare le voci di interesse da parte di qualche big internazionale. Il consensus Bloomberg ha un target price sul titolo a 12,75 euro, in linea con il prezzo attuale, contro i 14,8 euro di Goldman.

Si è difeso meglio Moncler, ma la performance da inizio anno rimane ancora negativa (-11%) a confronto invece del -2% di Lvmh e di Kering. Anche su Moncler non si spengono le voci di interessi internazionali. Sempre venerdì gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato il giudizio Buy (acquistare il titolo ) con un target price portato da 38 € a 44 €; attualmente quota 35,8 €.

Passando all’ultimo sottostante del certificate, Ferrari è valutata alla stregua di qualsiasi altro gruppo del lusso. Le motivazioni sono evidenti e il titolo ha sempre mostrato di saper sovraperformare i mercati anche nei momenti di crisi. Da inizio anno il titolo guadagna il 6% e il consensus Bloomberg è nettamente schierato sul giudizio Buy (17) contro 3 neutrale e un 4 sell. Target price a 163 euro.

In breve la forza di questo certificate risiede in una maxicedola con forte probabilità di essere staccata a breve e la possibilità di un rimborso anticipato su un settore che si è sempre mostrato in grado di sovraperformare in periodi di crisi.

E’ dalla fine del 2017 che questo titolo non scende sotto la quota di 56,49€ ovvero della barriera della maxicedola di 100€. Da quella data il titolo è salito e nemmeno nella prima fase di lockdown, nel marzo 2020 ha toccato questi minimi. Ferrari è attualmente ben 64 punti percentuali sopra la barriera della maxicedola ed è molto stabile. Dal 2016 la crescita dell’azienda è stata costante.

Il titolo non scende sotto la barriera della maxicedola dal 2016 e si posiziona anch’esso a +64 punti percentuali sopra tale livello. Anche la barriera delle cedole è molto bassa.

La barriera per la maxicedola è così bassa che per rappresentarla nel grafico è stato necessario ingrandire i valori minimi. Attualmente Ferragamo dovrebbe perdere quasi il 67% in pochissimi giorni per mancare all’appuntamento con la maxicedola. Il titolo non è mai sceso sotto i valori delle barriere.